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Siamo sicuri che il "paziente uno" sia Mattia di Codogno?

Un'inchiesta di Report fa luce su un anziano che si sarebbe ammalato di Coronavirus a gennaio:
dopo essere stato ricoverato in una clinica privata di Piacenza sarebbe stato portato via dal personale che indossava tute da biocontenimento.

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Come riportato da La Repubblica, a raccontare la situazione è stata una radiologa della clinica Piacenza del gruppo Sanna,
dove ora si contano in malattia 150 operatori su 250, alcuni dei quali probabilmente infettati prima che venisse diagnosticato
il primo caso ufficiale.

Quell'anziano è infine deceduto dopo essere risultato positivo: è lui il vero "paziente uno"?

L'inchiesta del programma condotto da Sigfrido Ranucci, in onda questa sera su Rai 3, proverà a dare risposte in merito.

Bisognerà vederci chiaro anche sul fatto che uno dei medici della clinica
che ha accusato i primi sintomi lo stesso giorno della diagnosi di Codogno:
il chirurgo - che ha operato fino al 12 febbraio - avrebbe scoperto di essere stato contagiato dieci giorni dopo a Tenerife;

alla Sant'Antonino (un'altra clinica del gruppo) il 17 febbraio un ulteriore anziano
sarebbe stato portato via dal 118 e poi sarebbe risultato positivo.


Va considerato che già da fine dicembre nella zona si è registrato un anomalo incremento
di polmoniti particolarmente virulente e refrattarie alle cure: nessuno ha dato l'allarme?

Nessuno ha cercato il virus?

Perché?

Report
ha scoperto che il Ministero della Salute mediante una circolare avrebbe dato due indicazioni precise:
cercare nei pazienti sospetti un link con la Cina ma anche una polmonite che non risponde alle cure.

Proprio questo secondo punto sarebbe scomparso in una circolare di cinque giorni dopo per poi ripresentarsi solamente il 9 marzo.
 
«Siamo a casa».

Così Wanda Nara, moglie del bomber argentino ex Inter e ora al Psg Mauro Icardi,
ha annunciato sui social il ritorno sul lago di Como nella villa di Brienno, insieme al resto della numerosa famiglia.

Nelle ultime ore, l’agente di calcio e showgirl argentina ha postato le fotografie dei figli nel giardino della villa di Brienno,
tutti sorridenti e apparentemente lontano dalle insidie del coronavirus.

Wanda e Mauro, dunque, hanno ritenuto opportuno rientrare da Parigi per trascorrere sul Lario i giorni di quarantena.

Ma non senza polemiche: se molti calciatori sono scappati dall’Italia tornando nelle terre d’origine,
gli Icardi hanno fatto l’opposto e alla domanda di qualche tifoso che ha chiesto come avessero fatto
a spostarsi nonostante la quarantena, lei ha risposto semplicemente che sono tornati a casa.
 
Burioni....come è caduto in basso.......

Sulla discesa dell’ondata epidemica prolifera il rumore.

Quello su un servizio vecchio di cinque anni di TG Leonardo è del tutto inutile (a parte che non è, pure se fosse? Serve a qualcosa?).

Altro bersaglio sono i trial su Avigan.
Bersaglio anche giusto volendo, da un lato, dall’altro in condizioni del genere tutto fa, anche un “non generico” cinese perché l’originatore non lo fornisce.

A parte la storia del video etc avigan non è il più peregrino dei trattamenti a cui si può pensare
(Kaletra lo è molto di più e anche Plaquenil se la cava bene).
Certo i migliori mezzi a disposizione sono Remdesivir e Tocilizumab,
ma la disponibilità è limitata (fortunatamente si sono aggiunti gli inibitori JAK, come prospettiva)


Comunque gran fervore di sbufalamento su Avigan. Tanto fervore. Pure troppo.

Perché se per sbufalarlo arrivi a dire “gli antivirali non funzionano, l’unica speranza è il vaccino” sei già andato di fuori, ma c’è di peggio.

Favipiravir/Avigan è un farmaco che inibisce la RNA polimerasi virale, inducendo rapida mutagenesi nei virus esposti
(e quindi, con questo meccanismo, riducendone la letalità). In realtà, proprio questo tipo di meccanismo di azione
(denominato “mutagenesi letale”, ove si intende che sia letale per il virus), causa anche resistenza,
portando all’emersione ceppi virali mutati in grado di tollerare il composto
.”

Questo passo è da un articolo di blog riportato integralmente dal sito medico più cliccato della rete italiana.

Avete letto bene?

Non Favipiravir, ma la stessa inibizione di RdRp porterebbe alla veloce propagazione di ceppi virali mutati.

Sapete cosa è Nonstructural protein 5B (NS5B)? Una proteina del virus dell’epatite C. E’ la sua RNA polimerasi RNA dipendente.

Alla fine del 2013 FDA approvò Sofosbuvir, inibitore di NS5B, ed all’improvviso l’epatite C diventò curabile.

A distanza di sette anni lo è rimasta, nel senso che non è emersa una quota significativa di mutazioni del virus resistente ai nuovi farmaci disponibili.

Questa uscita su “inibizione di RdRp mutagena” pare sia intesa solo per Avigan, ma suona assai diversa:
a leggere pare che l’inibizione di RdRp sia deleteria in sé.

La migliore speranza per il trattamento di COVID-19 che abbiamo nel campo degli antivirali è Remdesivir, e Remdesivir è un inibitore di RdRp.

A questa cosa si aggiunge un post di MF in cui si fa “spettacolo” con foto di un saggio fenotipico su Plaquenil (idrossiclorochina)
quando è già stato ripetutamente pubblicato il suo EC50 (4 uM, decisamente peggio degli 1.4 uM della clorochina https://www.elsevier.com/__data/assets/pdf_file/0007/988648/COVID-19-Drug-Therapy_Mar-2020.pdf
https://www.elsevier.com/__data/assets/pdf_file/0007/988648/COVID-19-Drug-Therapy_Mar-2020.pdf ).

Poi si ripete la cosa in TV e va a finire che, sul nulla, si ottengono titoli tipo

Coronavirus, Burioni annuncia in TV: abbiamo testato il Plaquenil utilizzato contro la SARS e funziona” oppure

Plaquenil, idrossiclorochina vaccino per il Coronavirus? Il virologo Roberto Burioni annuncia primi risultati di uno studio: “Efficace se usato prima e dopo l’infezione”.

Al che uno si chiede: ma a quale diavolo di gioco si sta giocando?
 
DA DOVE VIENE IL VIRUS?




La risposta è ovvia: dalla Cina.

Ma da quando al Sacco hanno completato l'analisi del virus che circola in Lombardia
sono aumentati gli interrogativi, perché non era direttamente collegabile alla Cina.

Questo semplice dato è stato giocato dalla comunicazione globale nel modo più bieco: la Cina ha potuto dire

"Noi abbiamo un problema, ma non abbiamo originato un problema".

In giro per il mondo sono cominciati ad apparire codognesi untori all'origine di nuovi casi e focolai,
fino ad arrivare ad un'infografica CNN piuttosto infame, con l'Italia fonte del contagio globale.




Ma Trevor Bedford, genetista del Fred Hutchinson Cancer Reasearch Center di Seattle,
analizza i genomi dei vari ceppi condisi in tempo reale su auspice .

E traccia l'albero genealogico del ceppo lombardo.

Il legame con la Cina c'è, eccome, ma è indiretto.

Il ceppo diffuso in Lombardia è direttamente collegato a quello isolato a Monaco di Baviera, che a sua volta è direttamente collegato alla Cina.

Thanks to rapid global data sharing of #SARSCoV2 genomic data via GISAID - Global Initiative on Sharing All Influenza Data,
we can reconstruct large and small scale patterns of #COVID19 spread.
This is a thread discussing this intersection of large and small. 1/7
— Trevor Bedford (@trvrb) March 4, 2020

Già, la Germania.

In Germania i giornali hanno parlato di un inusitato picco influenzale con un anormale numero di casi gravi.
Ma non c'era verso di conoscere il numero di polmoniti virali tra gli ospedalizzati.

Alla fine, giusto ieri, il ministro della sanità di Berlino l'ha detto: c'è COVID-19, in Germania, e i casi registrati stanno crescendo
(ma sui social la paranoia era cresciuta ed è radicata la convinzione che siano molti di più di quelli dichiarati dal governo)
Coronavirus is now a 'worldwide pandemic,' German health minister says | DW | 04.03.2020

Ma la versione ufficiale è che un cittadino tedersco va a sciare in Alto Adige e il virus lo prende lì.

Germany/BavPat1/2020 è stato nascosto sotto il tappeto.
 
Non ho conoscenze farmaceutiche per dire con quale farmaco si combatte il corona virus, ammesso che ce ne sia uno già esistente.

Resta che un ricercatore ha il solo sistema empirico che gli permette di scoprire la verità, che scienza e dogmi non vanno a braccetto.

E di fronte a paesi che in pratica hanno contenuto alla grande il corona virus, che non hanno chiuso fabbriche,
che hanno avuto pochissimi morti rispetto ai nostri io due domande me le farei, e non in tempi biblici, se funziona o no questo .azzo di Avigan o altro.

E sarei andato in Giappone già da almeno un mese per chiedere come mai voi solo poche decine di morti e noi tante migliaia.

Medicinali, diete, cosa?

Ma noi forse abbiamo tempo (e morti) da sprecare, e soprattutto tante chiacchiere da fare
per cui perderemmo ancora altro tempo per la sperimentazione sull'Avigan perché non ci fidiamo
di cosa possano dirci paesi incivili tipo Giappone e Corea sui farmaci da loro autorizzati non ieri ma 5/6anni fa.

Poi se volete ridere... https://www.dagospia.com/vi...
 
VERGOGNOSO. Allibito. Senza parole.
l'ordinanza della protezione civile per l'assegnazione dei buoni acquisti di generi alimentari
non individua un requisito base per l'assegnazione dei buoni pasto.
E' lasciato tutto alla completa "discrezione" dei servizi sociali............
andranno a beeficiarne "i soliti amici".

6. L’Ufficio dei servizi sociali di ciascun Comune individua la platea dei beneficiari
ed il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici
derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno,
per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico.
 

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