Quale Etf sulla Russia?
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Quale dei due?
Interessante vedere cosa succede, se succede qualcosa, a questi Etf con la cacciata della Russia dal sistema swift
Il rublo crolla sui mercati asiatici. Borsa Mosca aprirà in ritardo, Sberbank a rischio fallimento in Slovenia e Croazia
Le nuove sanzioni del G7 che colpiscono le banche e la Banca centrale russa scatenano una corsa al contante, in cerca soprattutto di dollari
Crolla al minimo storico il rublo dopo le nuove sanzioni alla Russia, tra cui l’esclusione selettiva delle banche dal circuito dei
pagamenti Swift, per l’invasione in Ucraina. La moneta russa cede quasi il 30% sul dollaro: sui mercati asiatici la valuta (
qui l’andamento) è indicata in calo del 28% a 117.8170 sul biglietto verde nel trading offshore. Con le sanzioni alla Russia vola il petrolio: il Wti, dopo aver toccato un +7,5%, cresce del 5,5% a 96,63 dollari al barile. Il Brent guadagna il 4,67% a 102,50 dollari.
Oggi la Borsa di Mosca inizierà le contrattazioni del mercato monetario con tre ore di ritardo. Lo ha deciso, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, la Banca Centrale Russa che sta valutando se aprire gli altri mercati più tardi. Se la decisione di aprire sarà presa, sarà alle 15 di Mosca. Gli spread sul rublo sono aumentati di otto volte, con i market maker da Sydney a Hong Kong che si tirano indietro. La Banca Centrale Europea (BCE) ha inoltre valutato che Sberbank Europe AG e le sue due filiali nell’unione bancaria, Sberbank d.d. in Croazia e Sberbank banka d.d. in Slovenia, stanno fallendo o rischiano di fallire a causa di un deterioramento della loro situazione di liquidità.
In Russia non a caso si registrano da qualche giorno lunghe code agli sportelli dei bancomat, in cerca di rubli ma soprattutto di dollari, sempre più difficili da trovare. Nelle ultime ore le file sono cresciute ancora dopo le nuove, pesanti,
sanzioni finanziarie approvate dai Paesi del G7 e dall’intera Unione europea che escludono alcune banche russe dal sistema di pagamenti internazionali Swift e congelano gli attivi della Banca centrale di Mosca detenuti all’estero.
«Sono stato in coda per un’ora, ma la valuta straniera è sparita ovunque, solo rubli», ha detto all’agenzia Bloomberg Vladimir, un programmatore di 28 anni, mentre aspettava in una lunga fila a un bancomat in un centro commerciale di Mosca. «Mi sono mosso tardi perché non pensavo che tutto questo potesse accadere. Sono sotto shock».
La corsa ai dollari non è stata rallentata nemmeno dal cambio «punitivo» offerto da alcune banche, che in alcuni casi scambiano le valute ben oltre i 100 rubli per un dollaro, a fronte di un cambio ufficiale di 83,7.
Il timore diffuso è che la valuta russa crolli ancora sui mercati, in un «panic selling» di cui sono visti i primi accenni nella settimana scorsa.
I tassi di cambio offerti dalle banche domenica 27 febbraio riflettono già la grande incertezza: si va dai 98,08 rubli per dollaro di Alfa Bank ai 99,49 di Sberbank, fino aI 105 di Vtb Group e i 115 rubli di Otkritie Bank.
Molti cittadini temono di non poter più usare i circuiti internazionali delle carte di credito per i pagamenti quotidiani e quindi è scattata la corsa al contante. La Banca centrale russa ha affermato che le carte di credito continueranno a funzionare normalmente e che dispone di risorse sufficienti ma la corsa ai bancomat non si è fermata nonostante queste rassicurazioni.
Le nuove sanzioni del G7 che colpiscono le banche e la Banca centrale russa scatenano una corsa al contante, in cerca soprattutto di dollari
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