Perche' nessun strumento prezza l'invasione dell'Ucraina?

non so il raffronto con l'anno scorso

Mentre i prezzi scendono, i paesi europei hanno continuato a riempire gli stoccaggi. In particolare l’Italia ha aumentato le sue riserve al 46%, con una crescita di circa mezzo punto percentuale al giorno in modo da affrontare in sicurezza l’inverno.

L’altro grande consumatore europeo di gas russo, ossia la Germania, ha portato il livello di stoccaggio al 44% della capacità. La Spagna è al 65%, la Polonia al 90%. La media dei paesi Ue è, ad oggi, del 42,6%


Per affrontare in sicurezza l’inverno e i picchi della domanda serve raggiungere il 90% entro l’autunno. Questo mentre continuano a mantenersi su valori ridotti i flussi in arrivo al Tarvisio dalla Russia (a 0,4 milioni di metri cuba l’ora, circa un quinto del normale).
 
in giro per i negozi russi
rublo basso o alto non fa differenza, inflazione alle stelle

....quindi, ad esempio, le cipolle di Yalta sono aumentate di prezzo del 124% (da 84,8 rubli a 190 rubli)

nemmeno qua costano 3 euro al kg ma gli stipendi sono 3/4 volte




le motivazioni
Il motivo dell'aumento dei prezzi del latte, gli esperti della banca di Russia chiamano interruzioni nelle forniture internazionali di mangimi importati e farmaci veterinari, nonché un aumento del costo delle apparecchiature e dell'imballaggio. E le conserve di pesce, ad esempio, sono aumentate di prezzo a causa delle interruzioni nella produzione di lattine "per mancanza di materiali importati"




 
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Medvedev ha suggerito che i russi che non supportano "l'operazione speciale" lascino la Russia e non tornino. Così ha reagito alla decisione della Germania di semplificare l'ingresso dei cittadini russi che non sono d'accordo con la politica estera del regime.


anche da questa banalita' si capice come la germania sia sempre avanti
chi puo' spostarsi ha le skills giuste per integrarsi e renderla + forte
si e' letto che stanno uscendo migliaia di specialisti IT (almeno 40 mila)
noi invece pensiamo ad importare stagionali della frutta o simili (quando va bene)
 
Commentando l'approvazione da parte dell'Unione Europea del sesto pacchetto di sanzioni, che include un embargo sulla fornitura di petrolio russo, Alexei Belogoriev , vicedirettore dell'Istituto per l'Energia e le Finanze , osserva che non c'è nulla di positivo in questo.

“Ora stiamo pompando 2,7 milioni di barili di petrolio al giorno in Europa, di cui fino a 100.000 attraverso l'oleodotto Druzhba. L'allentamento che si prevede - cioè il mantenimento degli approvvigionamenti attraverso gli oleodotti - e questo è solo il 30% del volume delle nostre esportazioni. Ma ancora il 70% è perso", sottolinea.

In precedenza, il capo del Consiglio europeo, Charles Michel , ha scritto sul suo Twitter che i capi di Stato e di governo dell'UE, durante un vertice dell'UE non programmato sull'Ucraina, hanno concordato un embargo sull'importazione di due terzi del petrolio russo. “L'accordo per vietare l'esportazione di petrolio russo nell'UE <…> copre più di due terzi delle importazioni di petrolio dalla Russia, riducendo un'enorme fonte di finanziamento per la sua macchina da guerra. Massima pressione sulla Russia per porre fine alla guerra", afferma la pubblicazione.

Allo stesso tempo, come osserva Aleksey Belogoryev, la Russia può reindirizzare i volumi di petrolio delle petroliere rilasciati in Europa verso altri mercati: “Il nostro petrolio viene venduto con uno sconto enorme, arrivando fino a $ 35-40 al barile. Gli Urali sono le nostre migliori varietà dell'Estremo Oriente che sono andate bene nell'Unione Europea. Senza uno sconto, ci sono molti acquirenti, soprattutto nei paesi poveri e in via di sviluppo, inclusa l'India, perché gli attuali prezzi del carburante per molti paesi sono estremamente onerosi. Quindi il petrolio russo troverà un acquirente per se stesso, un'altra cosa è che perderemo molto valore".

Allo stesso tempo, secondo le previsioni dell'esperto, la fase di transizione sarà piuttosto difficile per la stessa UE: “Il mercato petrolifero è liquido, è abbastanza facile vendere e acquistare petrolio su di esso. Grandi volumi vengono venduti a pronti, quindi l'Europa potrà acquistare i volumi mancanti. Ma l'intera questione sta nel prezzo: se il nostro paese vende a uno sconto, molto probabilmente ora l'Europa dovrà pagare un extra, perché nessuno si aspettava una domanda aggiuntiva.

Come nota la fonte della Free Press, il mercato asiatico è stato tradizionalmente il principale motore della crescita del prezzo dell'"oro nero", e ora l'Europa proverà a "tirare la coperta": "Non dobbiamo dimenticare che c'è una cronica carenza di gradazioni medie e pesanti sul mercato mondiale del petrolio, a differenza dell'americano leggero. Pertanto, il mercato è più scarso, il che significa che l'Europa dovrà pagare di più. Quanto pagare in più è una questione aperta, ma questo significa che nel prossimo anno i prezzi del petrolio rimarranno al livello attuale, o addirittura aumenteranno".
 
Gli introiti realizzati dalla Russia nei primi mesi del 2022 dalla vendita del petrolio sono aumentati del 50% nonostante le sanzioni internazionali, con il Cremlino che ha incassato circa 20 miliardi di dollari al mese dalla vendita giornaliera di circa 8 milioni di barili di petrolio e prodotti collegati.

quindi conto a spanne 20*12= 240 - sconto 30%= -80 miliardi tiriamo via qualcosa perche' importeremo ancora qualcosa col tubo...sicuramente > 50 miliardi di danni (bloomberg dice 20 ma sembrano francamente pochi con questi presupposti)
 
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sono prossimi alla canna del gas

UPD: il vicepresidente della Banca centrale Ksenia Yudaeva ha confermato in conferenza stampa che si sta valutando la possibilità di introdurre tassi negativi sui depositi in valuta estera per le persone giuridiche.

La quota dei depositi in valuta estera nelle imprese, come risulta dalle ultime statistiche disponibili della Banca Centrale per gennaio, era del 31,2%. Nella popolazione è molto più basso - solo il 20,6%. Già nel 2019, la Banca Centrale ha pensato alla possibilità di introdurre tassi negativi sui depositi in valuta estera, ma ha osservato che ciò "richiede un cambiamento significativo nella legislazione".
 
anzi gia' lo sono se hanno paura di youtube

⚡️Roskomnadzor ha iniziato a rallentare il traffico di YouTube in Russia - 14Fonte di notizie nel dipartimento del dipartimento per la Yakutia
 
Gli introiti realizzati dalla Russia nei primi mesi del 2022 dalla vendita del petrolio sono aumentati del 50% nonostante le sanzioni internazionali, con il Cremlino che ha incassato circa 20 miliardi di dollari al mese dalla vendita giornaliera di circa 8 milioni di barili di petrolio e prodotti collegati.

quindi conto a spanne 20*12= 240 - sconto 30%= -80 miliardi tiriamo via qualcosa perche' importeremo ancora qualcosa col tubo...sicuramente > 50 miliardi di danni (bloomberg dice 20 ma sembrano francamente pochi con questi presupposti)
Credo abbiano fatto il conto della serva:
1,5 milioni di barili giorno via mare x 35$ sconto x 1 anno = 20 b$
 
il prezzo gli va giu' su tutto il fatturato...eccetto il ns fino a dicembre
se noi importavamo dalla russia 1/3 dell'oil....2/3 andranno a sconto sicuro...poi dovranno trovare chi compra il ns
cina e india terranno putin per le 00...gia' adesso si parla di sconti di 30 40 dollari...un'enormita'
 

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