Perche' nessun strumento prezza l'invasione dell'Ucraina?

questo e' sempre stato uno dei problemi di chernobyl, ora con sti numeri maestosi nessuno se ne cura

Nella zona di esclusione di Chernobyl, le foreste stanno bruciando su un'area di 10.111 ettari. Lo ha riferito il Ministero delle risorse naturali dell'Ucraina.

La principale causa degli incendi è la lotta, hanno notato lì. Con riferimento ai dati satellitari, il ministero ha parlato del verificarsi di 31 centri di grandi incendi in ecosistemi naturali e villaggi abbandonati della zona di esclusione.

Prima dello scoppio delle ostilità, il livello delle radiazioni era monitorato utilizzando un sistema automatizzato di monitoraggio delle radiazioni in 39 punti, ma ora il suo lavoro, così come l'estinzione degli incendi, è impossibile, ha affermato il ministero. "Gli incendi nella zona di esclusione comportano grandi rischi radiologici", hanno osservato.
 
per quello che ci posso capire io, per una settimana pare che i venti non arriveranno da noi
ma poi mangeremo il loro grano

 
gli aerei buoni non li tiri giu' con gli stinger...arma orami datata

Tutto verte su cosa verrà fornito agli Ucraini ed in quali quantità.
Un singolo missile è evitabile..ma se te ne lanciano da più punti le cose si complicano e le scorte di flares sono limitate.
 
all'inizio pensavo anch'io che fosse propaganda lo sminuire l'esercito russo

ma poi si sono visto errori enormi, tipo conversazioni non criptate tanto da finire addirittura sui giornali, carri non protetti dalla fanteria, logistica deficitaria e tante altre cose dette da chi ne sa' di +
poi sto leggendo diversi blogger russi per avere una visione interna e ho visto che tutto si tiene....e' veramente mal messo
A parte Kamil Galeev, che già conoscevo, ne hai altri da consigliare?
 
giornali indipendenti

 
a voglia prima di sostituire i 150 e rotti che manda in europa


Ad inizio febbraio Mosca e Pechino hanno siglato un contratto di 30 anni per la fornitura di gas tramite un nuovo gasdotto. Gazprom fornirà 10 miliardi di metri cubi di gas aggiuntivi all’anno. I primi flussi attraverso il gasdotto, che collegherà la regione dell’Estremo Oriente russo con la Cina nord-orientale, dovrebbero iniziare tra due o tre anni, ha affermato la fonte nei commenti che sono stati successivamente seguiti dall’annuncio dell’accordo da parte di Gazprom. La Russia invia già gas alla Cina tramite il gasdotto Power of Siberia, entrato in funzione nel 2019 a cui si sommano le spedizioni di gas naturale via nave. Nel 2021 ha esportato complessivamente verso la Cina 16,5 miliardi di metri cubi che con l’entrata in funzione della nuova condotta dovrebbero più o meno raddoppiare.

 
neanche detto

Il giornale russo ‘Novaya Gazeta‘, dopo aver ricevuto un nuovo avviso da Roskomnadzor, l’agenzia federale russa per i mezzi di comunicazione, “ha deciso di sospendere le pubblicazioni del giornale sul web e sulla carta “fino alla fine dell’operazione speciale sul territorio dell’Ucraina”. Lo rende noto Novaya Gazeta.
 
Raggiunti i 2k mezzi persi (con conferma visiva)
Screenshot.jpg
 
Alla sua elezione nel 2019, Zelensky ricevette un caldo benvenuto da parte di una organizzazione che si chiama: UKRAINE KRISIS M.C.

Questi, pubblicarono una lunga lista di “linee rosse” che il nuovo presidente non avrebbe dovuto oltrepassare, pena la perdita di consenso internazionale occidentale che vale a due livelli: il grande pubblico, il piccolo vertice dei “portatori di interesse” ovvero governi e loro diramazioni, tra cui i finanziatori, protettori, armatori della giovane democrazia ucraina.

Il documento era sottoscritto da una lunga lista di organizzazioni ucraine e non che troverete in fondo al testo. Il movente era dato dal fatto che su quel primo mese di governo del neo-presidente, eletto su una piattaforma anti-corruzione e di relativa pacificazione con la Russia, l'organizzazione aveva da ridire allarmata. Tanto da scrivergli non dei ragionamenti politici o punti di vista legittimi, ma una chiara lista della spesa di "linee rosse", da non superare in alcun modo, un diktat insomma, l'oggetto di un contratto.



  1. CHI FINANZIA L’UKRAINE KRISIS? L’elenco completo è nell’allegato. Segnaliamo con distinzione: International Renaissance Foundation (IRF membro del network Open Society Foundation di George Soros); il National Endowment for Democracy (una stella di primaria grandezza della galassia di fondazioni ed ONG americane tese a “promuovere” con ogni mezzo la democrazia ed il mercato, non l’una o l’altro ma l’abbinata perché controllando il mercato si controlla la democrazia; la NATO; istituzioni della Lega del Nord Europeo-Anglosassoni (olandesi, svedesi, norvegesi, finlandesi, polacchi, canadesi, estoni, cechi, tedeschi ed americani a capo di tutto)
  2. QUALI ERANO LE LINEE ROSSE DA NON OLTREPASSARE SEGNALATE A ZELENSKY? Una selezione delle tante cose che il neo-Presidente NON avrebbe dovuto fare pena a perdita di finanziamenti e protezione comprendeva:
- Consultare il popolo con appositi referendum per decidere come negoziare con la Russia.

- Fare negoziati diretti con la Russia senza i partner occidentali

- Cedere qualsivoglia punto nei negoziati con la Russia sulle varie questioni (NATO, Donbass, Crimea, allineamento internazionale etc.) non cedere neanche un millimetro di territorio, non riconoscere a Mosca alcun punto per il quale l’Occidente ha elevato sanzioni alla Russia (Crimea).

- Ritardare, sabotare o rifiutare il corso strategico per l'adesione all'UE e alla NATO

- Ripensare la legge sulla lingua, l’ostracismo a media e social media russi, dialogare coi partiti di opposizione filo-russi (poi di recente messi direttamente fuori legge, sono 11), venire a patti politici con precedenti figure coinvolte nel governo Janukovich (democraticamente eletto e rovesciato col colpo di Stato del 2014), lanciare operazioni giudiziarie contro il governo precedente di Poroshenko (appoggiato dagli stessi firmatari) contro il quale Zelensky vinse le elezioni con il 30%.

Il documento è regolarmente on line. Datato 23 maggio 2019 (il secondo turno delle elezioni ucraine che elessero a sorpresa Zelensky era il 21 aprile, un mese prima). L’ho trovato seguendo un semplice link della pagina Wiki del IRF di Soros. Tempo di ricerca 2 minuti.

Si noterà in tutta evidenza che pur essendo del 2019, tocca gli stessi punti a base oggi del conflitto e relative, impossibili, trattative di pace. Se ne volgete il testo dal negativo al positivo, è in pratica buona parte della piattaforma 3+2 avanzata dai russi per risolvere il conflitto.

Io non sono un giornalista ma come studioso faccio certo ricerche per comprendere gli eventi. Ma evidentemente “fare ricerche” per inquadrare fenomeni non è giudicato necessario nel regime democratico di mercato. Ma io non sono un “democratico di mercato”, ma un democratico radicale cioè uno che pensa che la democrazia dovrebbe essere l’ultima istanza di decisione politica di una comunità.

Se avete amici che rispettate ed a cui volete bene, che pensano in buona fede di esser "democratici" e di star parteggiando per l'esercito di difesa della democrazia, mandateglielo, fateglielo leggere tutto (con Google translator) e chiedetegli onestamente cosa ne pensano. La democrazia siamo noi, almeno in teoria.

Tanto vi diranno che poiché questo tipo di post si può qui scrivere ma in Russia no, questa nostra è "vera democrazia" e tanto basta. L'importante infatti è non avere la più pallida idea di cosa è democrazia e cosa no.

Ecco chi c'è dietro "UKRAINE KRISIS M.C.", la Ong che tiene in pugno Zelensky (e paralizza le trattative con la Russia).

 

Users who are viewing this thread

Back
Alto