Insomma, faccio anch'io gli auguri, anche se mi sembrano un po' posticci.
Non per assenza di buon cuore ma per triste attenzione ai tempi che corrono.
Tempi bui, un medioevo tecnologico vuoto di senso. Un arido deserto di ideologie che prosciuga l'intelletto e tramortisce l'intenzione. Un soufflè sintetico che non si sgonfia ma che non ha odore né sapore. Un rincorrersi di cinguettii che babele al confrronto è Beethoven.
Tempi di quadrupedi: pecore e somari.
Carne da macello.