le posto l'articolo sui goocles,che sono anche degli occhiali ingranditori da dentista oltre a scovare i tumori del cavo orale:
Tumore del cavo orale: gli occhiali GOCCLES per scovarlo precocemente 
Si chiamano GOCCLES ovvero Glasses for Oral Cancer - Curing Light  Exposed – Screening e rappresentano il nuovo strumento diagnostico  semplice e maneggevole con cui scovare precocemente i tumori del cavo  orale. Si tratta di occhiali in grado non solo di individuare lesioni  tumorali al loro insorgere, ma anche di tracciarne i margini con estrema  precisione. Tale apparato tecnologico è stato ideato, progettato,  realizzato ed infine brevettato da un team di ricercatori italiani,  appartenenti all’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-facciale del  Complesso integrato Columbus-Università Cattolica di Roma, diretta dal  prof. Sandro Pelo. 
Il tutto nasce da un progetto di ricerca durato ben due anni, rivolto  alla prevenzione del tumore del cavo orale, una neoplasia che nel tempo  si è dimostrata estremamente sensibile, in fatto di sopravvivenza, alla  diagnosi precoce. Basti pensare che ogni anno solo in Italia si  assiste al decesso di circa 3.000 persone su un totale di 4.500 diagnosi  di carcinoma del cavo orale (labbra, lingua, gengive, interno delle  guance, pavimento orale e palato, oltre che la zona dietro ai denti del  giudizio che si chiama "trigono retro molare"). Questo perché si tratta  di una neoplasia che si scopre nel 60 % dei casi troppo tardi. 
Ecco allora che i GOCCLES entrano in gioco. Questi occhiali sfruttano  principi di fisica e tecnologia già noti ed utilizzati da tempo:  osservare il cavo orale ad occhio nudo difficilmente indirizza ad una  comprensione del problema, mentre alcune metodiche ottiche basate  sull’autofluorescenza dei tessuti permettono di farlo. Il nuovo  dispositivo si serve di questo principio grazie all’utilizzo delle  lampade fotopolimerizzanti presenti in ogni studio dentistico, quelle  cioè dalla luce blu che serve solitamente per ricostruire un dente  quando si cura una carie. Questa luce, compresa in un intervallo di  lunghezze d’onda da circa 400 a 500 nanometri, viene riflessa in modo  diverso dal tessuto a seconda che sia sano, in procinto di ammalarsi o  malato, ed è osservabile grazie ad un particolare filtro ottico che  caratterizza le lenti. 
Gli strumenti simili presenti finora sul mercato, erano dotati di  una fonte di illuminazione propria e da diverso filtro ottico, con costi  ed ingombro assolutamente maggiori. 
I GOCCLES, sfruttando la luce della lampada fotopolimerizzante già in uso da ogni odontoiatra, caratterizzati  dalla leggerezza e praticità di un paio di occhiali da sole, hanno un  costo molto relativo, che si aggira intorno ai mille euro. Questo significa che ogni specialista privato potrebbe usufruirne, ma anche il servizio sanitario nazionale, che  con uno screening così preciso e la diagnosi precoce potrebbe abbattere  i costi delle cure di un paziente oncologico in fase avanzata, oltre  che, soprattutto, garantirne una maggiore sopravvivenza. 
I risultati ottenuti in questo senso con i test effettuati sono estremamente incoraggianti.
Li ha spiegati il dott. Francesco Di Nardo, che insieme al dott.  Alessandro Moro ha coordinato il progetto di ricerca dal quale è nato il  brevetto: "abbiamo impiegato questo strumento per 12 mesi, effettuando  su 32 pazienti appartenenti a categorie a rischio un’ispezione  tradizionale della bocca, seguita dall’autofluorescenza effettuata con  il nostro dispositivo. Ne sono emerse 13 positività. Di queste, 12  risultate vere neoplasie tramite biopsia di conferma. Tra le 12  neoplasie riscontrate 3 lesioni erano invisibili ad occhio nudo e 9  risultavano essere molto più piccole di quanto non fossero in realtà". 
Si tratta di dati che comparati ai costi potrebbero rivoluzionare il  principio di screening di routine per queste forme di tumore, finora non  ritenuto necessario per pazienti anche privi di sintomi. 
Rimane il fatto che un’osservazione di questo tipo (e comunque una seria  attenzione), andrebbe effettuata in tutti quei pazienti considerati a  rischio. Quali? Il cancro della bocca colpisce nel 95 % dei casi dopo i  40 anni: l’età media dell’insorgenza di questa neoplasia è di 64 anni. 
Altri fattori da non sottovalutare: tabagismo, e/o masticazione del  tabacco, consumo eccessivo di alcool, scarsa igiene orale, traumi della  bocca (anche causati da una protesi dentaria mal posizionata),  precedenti tumori della bocca o situazioni di displasie e lesioni  croniche. Tra i sintomi che devono insospettire il medico (e prima  ancora il paziente): la presenza di una qualche forma di tumefazione,  una lesione che non si rimargina dopo circa 20 giorni, dolore o bruciore  localizzato.