Pirelli acquista il 12,4% di Avanex e confonde il mercato
Pirelli acquista il 12,4% di Avanex e confonde il mercato 29/10/2007
Pirelli & C. acquista il 12,4% di Avanex e scivola in Borsa sui minimi di giornata. Il gruppo della Bicocca ha comprato la quota della società di fotonica quotata al Nasdaq da Alcatel-Lucent a un prezzo di circa 33,4 milioni di euro.
Con questa intesa, Pirelli diventa il principale investitore industriale di Avanex, uno dei maggiori player mondiali nei moduli e componenti ottici per le telecomunicazioni.
Inoltre, l'accordo rafforzerà il ruolo dell'Italia, in particolare dell'area di Milano, come hub tecnologico globale per le infrastrutture di telecomunicazioni, grazie alla contestuale presenza di Pirelli Labs, di uno dei principali centri di ricerca e sviluppo di Alcatel-Lucent per le soluzioni ottiche e del centro di ricerca locale di Avanex.
Nell'ambito della stessa transazione, Alcatel-Lucent ha siglato accordi di fornitura con Pirelli e Avanex nel settore dei componenti ottici. Tuttavia a piazza Affari il titolo Pirelli & C. ha accentuato il ribasso (-1,29% a quota 0,872 euro, a un soffio dal minimo di giornata a 0,871 euro).
"Il mercato è stato preso in contro piede da questa operazione", afferma a caldo Mf Online una analista di una banca d'affari, "perché si aspettava che con i 3,3 miliardi di euro incassati dalla vendita della quota di Olimpia Pirelli si volesse focalizzare sul core business e quindi anche sul riacquisto delle minorities di Pirelli Tyre. Perché dunque puntare sulla fotonica?".
"Il prezzo non è eccessivo visto che è solo circa l'1% dei 3,3 miliardi incassati", aggiunge l'esperta. "Ma l'intera operazione è poco coerente con la logica finora perseguita dal gruppo", ribadisce l'esperta, aggiungendo peraltro che: "la scorsa settimana l'azione ha anche ridotto il suo premio rispetto al Net Asset Value per cui qualche realizzo sul titolo ci sta".
In effetti l'azione la scorsa ottava ha cominciato a scontare al rialzo la distribuzione di un dividendo straordinario grazie all'incasso per la cessione della quota in Olimpia di 3,3 miliardi di euro "che riteniamo altamente probabile per un ammontare che potrebbe sfiorare i 20 centesimi di euro", stimano a Banca Akros.
"Considerando che la quotazione del titolo è in media oscillata interno a 80 centesimi di euro, è probabile che questo raggiunga quota 1 euro in vista dello stacco per poi correggere in misura più che proporzionale allo stacco", prevedono gli esperti della banca d'affari che sull'azione Pirelli & C. mantengono un rating di accumulate e un target price a 1 euro.
Mentre Euromobiliare sim ha un rating di buy e un target a 0,99 euro in attesa non solo della cedola extra, ma anche del riacquisto delle minorities di Pirelli Tyre. Secondo alcune fonti ci sarebbero infatti già stati i primi contatti tra Pirelli e soci finanziari di Pirelli Tyre per il riacquisto del 39% detenuto da questi ultimi. Le banche sarebbero disponibili a vendere intorno ai valori di Borsa che sarebbero superiori a quelli ipotizzati da Pirelli.
"Difficilmente si dovrebbe trovare un accordo prima della fine dell'anno", affermano sempre a Euromobiliare sim. "Le nostre ipotesi sull'utilizzo sono il rimborso del debito della holding system per un miliardo di euro, un buy-back sul 38,9% di Tyres, sempre per un miliardo di euro (1,9 miliardi di euro per Cheuvreux, outperform su Pirelli con un target a 1,02 euro, ndr), investimenti nel core business e un dividendo extra con la distribuzione di 0,5-0,7 miliardi".
Quest'ultima operazione farebbe fluire cash nelle casse di Camfin, socio con il 25,4% delle azioni, che per Euromobiliare potrebbe distribuire una cedola extra per 45-62 milioni, operazione finalizzata a ridurre il debito a monte della catena di controllo (il ratio tra debito e asset si ridurrebbe al di sotto di 0,4 rispetto all'attuale 0,43).
A proposito, invece, di Telecom Italia, in flessione dello 0,55% a quota 2,17 euro, ha preso tempo l'Ad di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, sul dossier TI. Sarà questa la settimana decisiva per il rinnovo dei vertici dell'operatore tlc dopo il passaggio delle azioni dal gruppo Pirelli a Telco? "Vedremo", è stata la risposta di Passera.
Qualche novità circa il potenziale rinnovo del vertice di Telecom potrebbe emergere per l'8 novembre, data in cui TI approverà i risultati del terzo trimestre 2007. I nomi di cui si parla sono sempre gli stessi, Galateri e Bernabè come potenziali alternative a Pistorio per la poltrona di presidente e Dal Pino come Ad.
Sullo sfondo, resta l'indagine dell'Antitrust avviata su Telecom, che si concluderà a fine 2008 per verificare la fondatezza delle accuse mosse da alcuni concorrenti circa presunti comportamenti anticompetitivi. In passato TI è già stata sanzionata per comportamenti simili ed è stata diffidata dal reiterare tali comportamenti, pena il pagamento di una penale di 500 euro a utente.
Su segnalazioni di Fastweb e Wind, TI sfutterebbe il vantaggio competitivo costituito dal patrimonio informativo che deriva dalla titolarità della rete pubblica, per implementare politiche commerciali di recupero di clienti acquisiti dai nuovi entranti (winback). In base a quanto segnalato, negli ultimi anni TI avrebbe: lanciato offerte personalizzate e discriminatorie riservate ai clienti Fastweb; offerto un sistema di premi fidelizzanti ai propri agenti commerciali, finalizzato all'esclusione dei concorrenti; denigrato i concorrenti attraverso la diffusione di apprezzamenti sull’attività di Fastweb idonei a determinarne il discredito.
Da parte sua Telecom Italia giudica le accuse prive di fondamento. Di fatto tale indagine sembra inserirsi nella negoziazione della separazione della rete. "Se pur negativo, il newsflow relativo all'avvio dell'istruttoria Antitrust si inserisce all'interno di una fase cruciale di TI che sarà segnata dalla conferma o meno del top management, espressione della nuova proprietà", commenta Carmelo Pappalardo di Allianz Bank. "Riteniamo tale evento un catalyst di gran lunga più importante, e, pertanto, riteniamo neutrale l'impatto della notizia. Manteniamo il target a 2,03 euro e il rating di neutral su Telecom Italia".
Francesca Gerosa