Portogallo: sciopero generale paralizza Paese
24 novembre, 18:05
ROMA - Aerei e treni fermi, servizio minimo negli ospedali, stop alla raccolta delle immondizie nei centri urbani: il Portogallo oggi è rimasto paralizzato dallo sciopero generale proclamato dai sindacati contro il pesante giro di vite anti-deficit deciso dal governo del premier socialista José Socrates, sotto pressione di Bruxelles e dei mercati. Lo sciopero è stato deciso insieme, per la prima volta da oltre 20 anni, dai due principali sindacati del paese, il pro-comunista Cgtp e il socialista Ugt, a due giorni dall' adozione definitiva, venerdi', della dura finanziaria 2011, che punta a riportare al 4,6% il deficit pubblico l'anno prossimo. La finanziaria è stata definita dai sindacati "una dichiarazione di guerra ai lavoratori".
VAN ROMPUY: NESSUN RISCHIO CONTAGIO PER IL PORTOGALLO. Il presidente della Ue, Herman Van Rompuy, intervenendo sulla crisi attraversata dalla zona euro davanti alla plenaria del Parlamento europeo, ha espresso la convinzione che "la crisi sarà superata" e ha escluso che vi sia un rischio contagio per il Portogallo: "Non sbagliamo mira - ha detto - perché se qualcuno parla di rischio contagio non lo fa sulla base della situazione economica e finanziaria reale del Paese". Van Rompuy ha quindi sottolineato come il piano di risanamento dei conti pubblici messo in campo da Lisbona sia efficace ed in grado a riportare le finanze sotto controllo nei tempi previsti. Inoltre - ha ricordato il presidente della Ue - in Portogallo "non vi sono bolle immobiliari e il settore finanziario non presenta esposizioni eccessive rispetto alle dimensioni del Paese".
SINDACATI, IL PIU' GRANDE SCIOPERO DI SEMPRE. Lo sciopero generale proclamato oggi contro il duro giro di vite antideficit deciso dal governo socialista del premier José Socrates è "il più grande mai realizzato" nel Paese, ha affermato questo pomeriggio il leader del sindacato Ugt Joao Proenca. Secondo il sindacalista, è stato più importante di quello del 1988", quando per l'ultima volta il Paese si era fermato all'appello congiunto dei due sindacati.