cagata su cagata
Secondo Fitch Ratings il recente decreto anticrisi del governo, che contiene una serie di misure che rivoluzionano il meccanismo della formazione del prezzo della borsa elettrica, ha aggiunto incertezze sulla futura configurazione del mercato, e aumenta le prospettive negative dell’agenzia di rating per il settore dell'elettricità.
"Il forte ribasso dei prezzi del petrolio, insieme al rallentamento della crescita dei consumi e alla crescente pressione competitiva nel segmento retail, costituiscono i principali driver delle prospettive negative per il settore italiano", sostiene Francesca Fraulo, direttore del team per l'energia e le utility europee dell’agenzia a stelle e strisce.
"L'ambiguità di alcune misure contenute dal decreto incrementano le incertezze regolatorie, che aumentano il rischio sulla prevedibilità dei prezzi dell'elettricità nel futuro", incalzano ancora da Fitch. Il decreto stabilisce che entro 60 giorni dall'approvazione del provvedimento stesso, il ministro per lo Sviluppo Economico, di concerto con l'Authority per l'energia, proporrà modifiche sul metodo di determinazione dei prezzo dell'energia elettrica.
Fitch ritiene che questo possa portare a un meccanismo "pay-as-bid", in cui ogni impianto è remunerato sulla base del prezzo di offerta, un sistema che è stato abbandonato da molti Paesi per la sua difficile applicabilità e per la dubbia efficacia nel contribuire alla riduzione dei prezzi, obiettivo principale che il Governo italiano sta cercando di perseguire.
Le azioni delle società del comparto quotate a piazza Affari vedono al momento
A2A arretrare dell'1,07% a 1,2070 euro,
Enel dello 0,35% a 4,2675 euro. Nel Midex
Acea lascia sul terreno il 2,28% a 9,235 euro,
Enia il 2,79% a 3,4 euro e
Iride l'1,56% a 0,9135 euro. In controtendenza invece
Hera, +1,7% a 1,499 euro, e
Edison, +0,53% a 0,945 euro.
La società di Foro Bonaparte questa mattina aveva visto
Mediobanca ridurre il target price a 1,53 da 1,85 euro e la conferma del rating a outperform il rating dopo la presentazione del nuovo piano industriale. In linea con il parere di Fitch, il taglio del prezzo obiettivo riflette "una più cauta valutazione delle attività domestiche legate alla generazione di energia alla luce della maggiore incertezza regolatoria".