Primarie csx in Puglia

Juan el paso ha scritto:
Lascia perdere questo tono da cac.ca moscia... ed eviti i PRRRRODI, i baffini, e compagnuzzi...



Io lavoro fin troppo ma partecipo ad un evento democratico... parolina che nemmeno conosci...

al massimo come donna ti fanno fare la hostess a qualche MONOCRATICA CONVENTION... o l'amante di Previti...

...buon LAVORO.....

tipico del sinistroide, l'attacco verbale, l'intimidazione, la presunzione....
ti ripeto, abbiamo opinioni diverse, specie della democrazia.
cac.ta moscia dillo a tua sorella e a quella di fleurdumal :lol:
dove lavori, al centro sociale leoncavallo? :eek:

vai, caro. se ti vuoi confrontare su temi di sostanza sono qui, ma se elevi la dialettica a cac.ta moscia, vai pure a quel paese, caro :)
Ed :)
 
Fleursdumal ha scritto:
capito, questa vuole fare la lecca-lecca a più alto livello, well una dritta, al tg4&5 ci sono cambiamenti in corso, lì ce la puo' fare :ghh: , forse......forse.....





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per te carissimo, ci vogliono delle barriere architettoniche virtuali, mi pare.
vedi un pò te se riesci a capire come ti definirei altrimenti
 
Ed ha scritto:
smile ha scritto:
ragzzi un po di bon ton è una signora :-D

meno male che esistono ancora dei galantuomini :ops:
cominciavo ad essere delusa :)
Ed :)

bionda è bionda.....
che, a guidarla, sia un galantuomo non c'è dubbio....(è anche alpino)
ed?
11066746177m40_nani-ballerine.jpg

...veramente complimenti?.....
d'altronde non poteva essere altrimenti...
le cose che scrivi si confanno all'ambiente....veramente di classe(tutti in lungo come alle convention di FI)... altro che leoncavallo.. con questi poverazzi di compagnuzzi sinistroidi ed arretrati....
;)
 
UN'IDEA POLITICA


DI MAURIZIO MAGGIANI
Credo che sia successo qualcosa di importante in Puglia quando ottantamila elettori simpatizzanti della sinistra si sono messi di buona voglia a scovare i seggi allestiti - e ben nascosti - per concedere loro la possibilità di scegliersi il candidato a presidente della Regione. Sganciando pure un euretto a testa per esercitare questo nuovo loro diritto. Non credo che elezioni primarie siano la forma perfetta della democrazia - se mai la democrazia potrà essere perfetta - ma sono una forma, sono un modo. E il risultato è sorprendente solo se abbiamo scarsa familiarità con la gente che sente il bisogno di dire la sua in fatto di rappresentanza democratica.
Vai a vedere te che dopo l'avvenimento sorprendente possa capitare anche quello inverosimile?

E se la Puglia scegliesse di eleggere a presiederla un gay, come già hanno deciso i cittadini di Londra e Parigi? Se Parigi avesse lu meri sarebbe 'na piccola Beri, dicono di loro stessi i baresi. Chissà. Ma se in Puglia è successo qualcosa di importante, io ho avuto l'onore di assistere a un vero e proprio evento storico. Giovedì, in un'osteria di Metello, frazione di centodieci abitanti nella valle di Soraggio, la valle più segreta e distante della distante Garfagnana, ho partecipato a una cena -menù: biroldo garfagnino, prosciutto bazzone, zuppa di farro e frittelle di neccio- di cui ero il sedicesimo convitato. Gli altri quindici erano abitanti della valle che vado così a presentare: una giovane coltivatrice di fiori e due giovani contadini, tre studenti universitari, tre operai delle cartiere di Lucca, un manager di multinazionale, due impiegati della comunità montana, una maestra, due pastori. Gente che ha deciso di vivere nella propria valle, anche se deve, come l'altra sera, farsi largo tra la neve a palate per andare a cenare; anche a costo di pagare un sacco di soldi di collegamento internet per stare appresso al mondo. I quindici abitano le tre frazioni della valle, che complessivamente fa 570 abitanti; alla cena partecipavano quattro valligiani su cento. La cena dei quindici è periodica; si incontrano per discutere di politica applicata alla loro valle, alla loro vita, ai loro bisogni. Hanno tutti votato per i partiti di centro sinistra, ma nessuno di quei partiti si è dimostrato all'altezza delle loro aspettative. Vorrebbero fare e non lasciar fare, come gli viene richiesto. Vorrebbero che i loro rappresentanti, semplicemente, li rappresentassero. E siccome questo non accade, si arrangiano da soli. Infatti a cena hanno discusso, proposto, deciso; si sono divisi su alcuni argomenti e riuniti su altri. Hanno preso iniziative a suo tempo, le stanno portando avanti. Fanno cose concrete per se stessi e per gli altri. Sono una potenza enorme. Fare un po' di conti: se ciò accadesse a Genova, ad esempio, ci sarebbero a cena 2800 persone, a Roma 16000, il 4% della popolazione, appunto. Non c'è partito, lobby, potere forte in grado di mobilitare tante persone, e quelli di Soraggio si sono auto mobilitati. Secondo me quei quindici cambieranno la storia, quella della loro valle. Non hanno altre ambizioni.

A Soraggio come in Puglia, e chissà in quali altre parti del Paese, stanno accadendo cose che hanno a che fare con il bisogno di democrazia, di rappresentanza, di partecipazione. In un Paese che troppo in fretta si è pensato, si è voluto pensare, abitato da plebi asserenti -da scolari dodicenni nemmeno troppo profittevoli, come ha definito i suoi elettori il nostro primo ministro- c'è chi va in cerca di ogni minimo varco nella fortezza del potere politico per assumersi una qualche responsabilità di cittadinanza, per professarla e rivendicarla. Io so di gente di sinistra, ma non sono certo che debba essere solo così. E il potere politico come accoglie e come risponde? Organizzandosi per neutralizzare ogni proditorio attacco alla sua primizia, da qualsiasi parte provenga.

La Toscana, regione di pertinenza della Garfagnana, ha approvato una legge elettorale che rende impossibile, di fatto, qualunque forma di decisione diretta dei cittadini elettori. La Liguria sta lavorando a una riforma che, qualunque sia il giudizio dell'elettorato sui candidati, ne possano essere eletti un bel mazzetto di garantiti dai partiti. Tutti d'accordo, i partiti, naturalmente. Il Paese si è espresso a suo tempo per un sistema maggioritario, ma non vuol dire. La gente, ne sono certi, ha altre preoccupazioni. Se c'è una ragione prima per cui la sinistra dovrebbe distinguersi a occhio nudo dalla destra, dovrebbe essere proprio qui: nell'idea che la democrazia è responsabilità diretta di tutti, è partecipazione di ognuno alle responsabilità. E che nessuno e per nessun motivo possa sfuggire al giudizio dei cittadini. Che la destra abbia riluttanza ad affermare i principi di cittadinanza, si può anche capire, ma la sinistra?

A chi sta parlando la sinistra in questi giorni, chi sta guardando mentre parla? Certe volte mi chiedo se non ci sia un'ombra di infastidito disprezzo in certi sguardi, in certi toni, con cui i leader, i vice leader, gli attendenti dei vice e i segretari degli attendenti, si rivolgono agli interrogativi miei e di qualche altro milione di disgraziati come me. O è quello, o è che proprio con la loro zucca non ce la fanno ad afferrare l'idea che fare politica è fare servizio alla cittadinanza e non assicurarsi il posto di lavoro più sicuro e più ricco di benefits oggi disponibile nel paese.

Maurizio Maggiani
Fonte:http://www.ilsecoloxix.it/
23.01.05
 
Fleursdumal ha scritto:
UN'IDEA POLITICA


DI MAURIZIO MAGGIANI
Credo che sia successo qualcosa di importante in Puglia quando ottantamila elettori simpatizzanti della sinistra si sono messi di buona voglia a scovare i seggi allestiti - e ben nascosti - per concedere loro la possibilità di scegliersi il candidato a presidente della Regione. Sganciando pure un euretto a testa per esercitare questo nuovo loro diritto. Non credo che elezioni primarie siano la forma perfetta della democrazia - se mai la democrazia potrà essere perfetta - ma sono una forma, sono un modo. E il risultato è sorprendente solo se abbiamo scarsa familiarità con la gente che sente il bisogno di dire la sua in fatto di rappresentanza democratica.
Vai a vedere te che dopo l'avvenimento sorprendente possa capitare anche quello inverosimile?

E se la Puglia scegliesse di eleggere a presiederla un gay, come già hanno deciso i cittadini di Londra e Parigi? Se Parigi avesse lu meri sarebbe 'na piccola Beri, dicono di loro stessi i baresi. Chissà. Ma se in Puglia è successo qualcosa di importante, io ho avuto l'onore di assistere a un vero e proprio evento storico. Giovedì, in un'osteria di Metello, frazione di centodieci abitanti nella valle di Soraggio, la valle più segreta e distante della distante Garfagnana, ho partecipato a una cena -menù: biroldo garfagnino, prosciutto bazzone, zuppa di farro e frittelle di neccio- di cui ero il sedicesimo convitato. Gli altri quindici erano abitanti della valle che vado così a presentare: una giovane coltivatrice di fiori e due giovani contadini, tre studenti universitari, tre operai delle cartiere di Lucca, un manager di multinazionale, due impiegati della comunità montana, una maestra, due pastori. Gente che ha deciso di vivere nella propria valle, anche se deve, come l'altra sera, farsi largo tra la neve a palate per andare a cenare; anche a costo di pagare un sacco di soldi di collegamento internet per stare appresso al mondo. I quindici abitano le tre frazioni della valle, che complessivamente fa 570 abitanti; alla cena partecipavano quattro valligiani su cento. La cena dei quindici è periodica; si incontrano per discutere di politica applicata alla loro valle, alla loro vita, ai loro bisogni. Hanno tutti votato per i partiti di centro sinistra, ma nessuno di quei partiti si è dimostrato all'altezza delle loro aspettative. Vorrebbero fare e non lasciar fare, come gli viene richiesto. Vorrebbero che i loro rappresentanti, semplicemente, li rappresentassero. E siccome questo non accade, si arrangiano da soli. Infatti a cena hanno discusso, proposto, deciso; si sono divisi su alcuni argomenti e riuniti su altri. Hanno preso iniziative a suo tempo, le stanno portando avanti. Fanno cose concrete per se stessi e per gli altri. Sono una potenza enorme. Fare un po' di conti: se ciò accadesse a Genova, ad esempio, ci sarebbero a cena 2800 persone, a Roma 16000, il 4% della popolazione, appunto. Non c'è partito, lobby, potere forte in grado di mobilitare tante persone, e quelli di Soraggio si sono auto mobilitati. Secondo me quei quindici cambieranno la storia, quella della loro valle. Non hanno altre ambizioni.

A Soraggio come in Puglia, e chissà in quali altre parti del Paese, stanno accadendo cose che hanno a che fare con il bisogno di democrazia, di rappresentanza, di partecipazione. In un Paese che troppo in fretta si è pensato, si è voluto pensare, abitato da plebi asserenti -da scolari dodicenni nemmeno troppo profittevoli, come ha definito i suoi elettori il nostro primo ministro- c'è chi va in cerca di ogni minimo varco nella fortezza del potere politico per assumersi una qualche responsabilità di cittadinanza, per professarla e rivendicarla. Io so di gente di sinistra, ma non sono certo che debba essere solo così. E il potere politico come accoglie e come risponde? Organizzandosi per neutralizzare ogni proditorio attacco alla sua primizia, da qualsiasi parte provenga.

La Toscana, regione di pertinenza della Garfagnana, ha approvato una legge elettorale che rende impossibile, di fatto, qualunque forma di decisione diretta dei cittadini elettori. La Liguria sta lavorando a una riforma che, qualunque sia il giudizio dell'elettorato sui candidati, ne possano essere eletti un bel mazzetto di garantiti dai partiti. Tutti d'accordo, i partiti, naturalmente. Il Paese si è espresso a suo tempo per un sistema maggioritario, ma non vuol dire. La gente, ne sono certi, ha altre preoccupazioni. Se c'è una ragione prima per cui la sinistra dovrebbe distinguersi a occhio nudo dalla destra, dovrebbe essere proprio qui: nell'idea che la democrazia è responsabilità diretta di tutti, è partecipazione di ognuno alle responsabilità. E che nessuno e per nessun motivo possa sfuggire al giudizio dei cittadini. Che la destra abbia riluttanza ad affermare i principi di cittadinanza, si può anche capire, ma la sinistra?

A chi sta parlando la sinistra in questi giorni, chi sta guardando mentre parla? Certe volte mi chiedo se non ci sia un'ombra di infastidito disprezzo in certi sguardi, in certi toni, con cui i leader, i vice leader, gli attendenti dei vice e i segretari degli attendenti, si rivolgono agli interrogativi miei e di qualche altro milione di disgraziati come me. O è quello, o è che proprio con la loro zucca non ce la fanno ad afferrare l'idea che fare politica è fare servizio alla cittadinanza e non assicurarsi il posto di lavoro più sicuro e più ricco di benefits oggi disponibile nel paese.

Maurizio Maggiani
Fonte:http://www.ilsecoloxix.it/
23.01.05

Va bé. E ora dimmi: sei d'accordo con quello che scrive questo tizio o no?
 
zappolaterra1 ha scritto:
Ed ha scritto:
smile ha scritto:
ragzzi un po di bon ton è una signora :-D

meno male che esistono ancora dei galantuomini :ops:
cominciavo ad essere delusa :)
Ed :)

bionda è bionda.....
che, a guidarla, sia un galantuomo non c'è dubbio....(è anche alpino)
ed?
11066746177m40_nani-ballerine.jpg

...veramente complimenti?.....
d'altronde non poteva essere altrimenti...
le cose che scrivi si confanno all'ambiente....veramente di classe(tutti in lungo come alle convention di FI)... altro che leoncavallo.. con questi poverazzi di compagnuzzi sinistroidi ed arretrati....
;)
zappo, vedi che ti immaginavo come l'accompagnatore di quella signora (s minuscola). proprio con minuscolo paravento davanti :lol:
povero...
 
per el paso e fleurdumal.
Leggo che c'è il congresso dei ds. bene.
leggo lo slogan del congresso: finisce l'italia delle illusioni, inizia l'italia

adesso, ognuno mette lo slogan che gli pare, ma...

io mi sentirei offesa, se fossi di sinistra, che tutte le volte LORO (i miei rappresentanti politici) mi debbano ricordare che berlusca è come houdini, un illusionista, appunto.
ma che mi hanno preso per deficiente? pensano, LORO, che io non sia capace di pensare? di valutare? me lo devono ripetere LORO?

Allora, è più giusto, per un partito serio, iniziare un discorso dando addosso all'avversario, fare il teatrino, la polemica, il battibecco, oppure sarebbe meglio che si affrontassero prima i problemi e si trovassero le soluzioni?

E invece, quello che è capace di fare questa sinistra (il regista girotondino docet, ma LORO non impararet :) ) è solo l'attacco, lo smontare le tesi della destra. Insomma non è propositiva, e quanto lo è lo fa con delle formule così antiquate da risultare poco digeribili.

Mi potete voi far capire meglio :)?

Grazie
Ed :)
 
Ed ha scritto:
zappolaterra1 ha scritto:
Ed ha scritto:
smile ha scritto:
ragzzi un po di bon ton è una signora :-D

meno male che esistono ancora dei galantuomini :ops:
cominciavo ad essere delusa :)
Ed :)

bionda è bionda.....
che, a guidarla, sia un galantuomo non c'è dubbio....(è anche alpino)
ed?
11066746177m40_nani-ballerine.jpg

...veramente complimenti?.....
d'altronde non poteva essere altrimenti...
le cose che scrivi si confanno all'ambiente....veramente di classe(tutti in lungo come alle convention di FI)... altro che leoncavallo.. con questi poverazzi di compagnuzzi sinistroidi ed arretrati....
;)
zappo, vedi che ti immaginavo come l'accompagnatore di quella signora (s minuscola). proprio con minuscolo paravento davanti :lol:
povero...

immaginare, spesso, è = a vivere in un mondo di sogno, ed :)

io non volevo dirlo, ma:
visto il contesto festaiolo,
il piglio decisionista perchè si è fatto da solo,
le scarpe da footing perchè è uno sportivo,
la bella pancia tesa perchè anche lì s'è fatto il lifting,
il cappello al posto della bandana(era ancora estate),
e caratteristica inimitabile....l'altezza,

l'avevo rassomigliato a qualcuno che tu conosci sicuramente.......
:rolleyes:

sull'essere microdotati..... oggi è una caratteristica molto comune.....
visto lo scarso uso che qualcuno ne fa.....
non ci farei caso se fossi in te...
piuttosto mi dispiacerei.
;)
 

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