QUELLO CHE CHIAMIAMO IL NOSTRO DESTINO E' IN REALTA' IL NOSTRO CARATTERE E IL CARATTERE

D'accordo con Te. Berlusca e Lega si accorgeranno di cosa andranno a perdere. Dopo.
Amen.

....comincia a comperare qualche XBR ......ahahahahah
 
Bio....contaminata....ahahahahah
è da allocchi pagare di più ahahahah a casa mia il bio si fa con la natura e stop.

Farina di Polenta
contaminata da fumonisine, ovvero micotossine “possibili agenti cancerogeni per l’uomo”,
sono state trovate oltre i limiti consentiti dalla legge.
Il ritiro dal mercato è per la farina di mais gialla bramata venduta con il marchio “AZ. AGR. BUONO E BIO”.

Il Ministero della Salute ha diposto il provvedimento sul lotto L 17081 con scadenza 22-03-2018
delle confezioni da un kg prodotto dal molino MULINO ZAPPAROLI SRL con sede in provincia di Mantova in via Della Chiesa, Sermide.

Il motivo del richiamo, che si legge sul comunicato del Ministero è:
“Fumonisine in eccesso (oltre i limiti previsti dal Regolamento CE n. 1881/2006)”.

Sul provvedimento è consigliato di non consumarlo e chi lo deve riportare al rivenditore.

Fesa di tacchio “Forno D’oro”
Il Ministero della salute ha disposto il ritiro dal commercio delle confezioni di arrosto di fesa di tacchino,
marchiato e commercializzato da Capitelli F.lli srl che sono state ritirate dal commercio per la presenza del batterio patogeno Listeria monocytogenes.

Il lotto contaminato, è stato confezionato nello stabilimento Forno D’Oro in provincia di Vicenza
in via Vallelunga, 60 – 36030 S. Tombio (VI), con il numero 26092017/14112017.
La data di scadenza indica il 14 novembre 2017.

Si tratta di confezioni da 3,1 e 3,4 kg destinate al catering o al banco salumeria dei supermercati.
 
Metterli in galera per un paio di mesi..no vero ? Troppo bello.
Ma all'Asinara.

Circolano a piede libero viaggiando nell'impunità. E senza alcuno scrupoli continuano a minacciare le persone e a compiere reati in giro per il Veneto.
La banda di nordafricani che per due volte ha preso in ostaggio il treno Venezia-Bassano del Grappa
ha fatto razzia di bottiglie al supermercato Maxì di Borgo Padova, minacciando un'impiegata e rubando alcolici.
Lo stesso supermercato che avevano rapinato prima di compiere il primo raid nel convoglio.

A riconoscerli, come racconta La Tribuna di Treviso, è stato il titolare del negozio
che aveva visto le loro facce in televisione dopo le aggressioni in treno all'altezza della stazione di Godego.

"Erano visibilmente alterati, forse ubriachi o qualcos’altro, uno in particolare.
Quando si sono trovati la commessa alle calcagna, le hanno intimato di andarsene e farsi i fatti suoi.
Dopo che mi hanno segnalato la loro presenza, sono intervenuto io, facendo loro presente che non era proprio il caso di andare avanti,
visto che le telecamere avrebbero ripreso tutto", ha raccontato il titolare.

Nonostante le telecamere di videosorveglianza abbiano ripreso tutti, i nordafricani sono ancora liberi.
 
3 calcinkulo anche a questi ed a cavare sassi dalle cave.

La prof Fiorenza Pontini, docente al liceo Marco Polo di Venezia,
dovrebbe finire a processo per aver scritto alcuni insulti razzisti su Facebook due anni fa aveva scritto:
"Poi ho torto quando dico che bisogna eliminare i bambini dei mussulmani perché tanto sono tutti delinquenti").

Il fatto è che lei stessa ieri è finita per essere vittima di insulti sul noto social network.
Ad augurarle di essere "sodomizzata da bidelli mascherati da pagliacci", secondo quanto riporta il Gazzettino,
sarebbero stati i componenti del gruppo "Lo Schitto" durante una diretta su Fb.

David Marchiori, Luca Corsato e Lorenzo Soccoli, insomma, avrebbero augurato alla prof di essere stuprata durante la lettura dei quotidiani.

"Io spero che lo facciano, non è che ce l' ho con le donne, ce l' ho con lei - avrebbe detto Scoccoli -
Quella prof ha vomitato tutta la sua cattiveria e avrà un processo. Bidelli che la... vestiti da pagliaccio...
Ma guardi che non è un' offesa, potrebbe essere anche piacevole, i pagliacci piacciono quasi a tutti".

Il video subito dopo le polemiche scatenate dal Gazzettino è stato rimosso.
E il gruppo si è giustificato così:

"Lorenzo, in relazione ad un fatto di cronaca che trattava un' accusa di frasi razziste,
ha composto una risposta con toni di pari violenza con lo scopo di evidenziare
l' assurdità delle frasi incriminate e del tono".
 
E dai...si continua alla ricerca di voti.....propaganda.

Il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, tenta il colpo gobbo sulla legge di Bilancio con un pacchetto di misure che vale circa un miliardo di euro.

Il piatto forte, dal chiaro retrogusto elettorale, è rappresentato dall'assunzione di circa 6mila addetti tecnico-amministrativi
(i cosiddetti «Ata», bidelli inclusi) e da vari aumenti salariali per il comparto scuola e università.

In particolare, l'intervento più atteso (e largamente anticipato nelle scorse settimane) riguarda le retribuzioni dei presidi
i cui emolumenti saranno progressivamente equiparate a quelle dei dirigenti della pubblica amministrazione.
Per avviare questo percorso dovrebbero essere stanziate risorse per circa 100 milioni di euro.
Secondo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, l'ipotesi consisterebbe nella riduzione del divario tra la paga base
(la cosiddetta «posizione fissa») dei presidi e quella della dirigenza. L'obiettivo della categoria è la piena perequazione.

Ma è il piano straordinario di assunzione del personale di circa 6mila Ata a costituire una sorta di jolly
che il Pd potrebbe spendere durante la campagna elettorale per fidelizzare
una categoria tendenzialmente simpatizzante per la sinistra come i dipendenti pubblici.

Nel dettaglio, le assunzioni sarebbero in numero superiore a quelle previste per coprire il turn over.
Nell'intento dei tecnici del ministero dell'Istruzione vi sarebbe anche lo sblocco delle supplenze Ata
e alcuni interventi relativi al prossimo concorso per dirigenti amministrativi,
includendo la possibilità di derogare in casi eccezionali ai titoli di studio richiesti.

Si cercherà, inoltre, di far passare nel pacchetto anche 500 assunzioni per personale interno
poiché pare che gli Uffici scolastici regionali siano sotto organico.

Sul fronte università, invece, Fedeli & C. cercheranno di aprire il percorso di stabilizzazione di circa 1.500 ricercatori di tipo B.
L'intento sarebbe quello di assumerne oltre 800 negli atenei e il resto negli enti di ricerca,
anche se al Cnr si chiede la stabilizzazione di circa 2.600 precari su 4.500.

Insomma, i presupposti per parlare di «infornata» ci sono tutti, considerando anche che si tenterà di assumere
pure negli asili e nelle scuole materne rimasti fuori dalla precedente tornata di assunzioni della «buona scuola»,
ma è altrettanto chiaro che si interverrà anche sul fronte salariale per garantire sia i rinnovi contrattuali
ai docenti scolastici (85 euro al mese) che lo sblocco degli scatti di anzianità dei professori universitari.
 
Maiali geneticamente modificati per produrre una quantità di carne superiore di almeno il doppio rispetto a quella naturale.
È questo il risultato di un lavoro di ingegneria genetica in un allevamento della Cambogia
Decine, forse centinaia di super-maiali, con una muscolatura enorme, superiore di gran lunga a quella tipica dei suini.

Ora, l’Europa non è la Cambogia.
Ma il concetto resta lo stesso: si può accettare che un animale modificato arrivi sulle nostre tavole?

Nel 2011 la Cina comprò dal Regno Unito interi Boeing stipati di migliaia di maiali per portarli negli allevamenti del proprio Paese.
Di questi maiali, il programma cinese scelse centinaia di esemplari obesi, incapaci di camminare,
imbottiti di antibiotici e altri medicinali per renderli utili esclusivamente alla macellazione.
Maggiore quantità, maggior profitto.

In Canada salmoni creati in laboratorio con l’aggiunta nel Dna di geni del salmone di Chinook,
che producono un particolare ormone della crescita, e i geni di Zoarces americanus.
Il tutto allo scopo di creare un “salmone” che cresca molto più rapidamente di quello normale
per commercializzarlo in quantità superiori.
La società americana AcquaBounty Technologies ha già iniziato a venderlo da questa estate in territorio canadese.

A prescindere dal dibattito etico, quello che bisogna capire, non è se sia un bene o male modificare tout-court qualsiasi essere vivente,
ma capire l’importanza di queste modifiche sulla salute del cittadino.
La divisione manichea fra bene e male non serve a comprendere né i rischi né le potenzialità di queste ricerche
e molto spesso ci si ferma su posizioni ideologiche prive di fondamento.
Quello che è certo è che è necessario creare coscienza a livello pubblico sul fatto
che esiste un segmento importantissimo d’ingegneria genetica che studia modifiche sugli organismi,
sia vegetali sia animali, allo scopo di ottimizzare la produzione alimentare
 
mi sembra giusto

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Bisogna leggerlo 3 volte per capirla e poi ci sono ancora dubbi.
Ma la porcata più grossa - secondo me - è bella chiara.

NON E' POSSIBILE IL VOTO DISGIUNTO

Una sola scheda che vale per camera e senato.

I capisaldi del Rosatellum bis

- MIX PROPORZIONALE E MAGGIORITARIO: il testo della legge elettorale prevede una quota del 64% di collegi plurinominali proporzionali e del 36% di collegi uninominali maggioritari.

- CIRCOSCRIZIONI: sono 20 le circoscrizioni per il Senato, una per ogni regione, mentre sono 28 quelle della Camera.

- COLLEGI: Alla Camera i 630 seggi sono così assegnati: 232 in collegi uninominali, di cui 6 per il Trentino Alto Adige, 2 per il Molise, 1 per la Valle d'Aosta; i restanti deputati saranno eletti in collegi plurinominali (circa 65 in tutto), 12 nella circoscrizione Estero. Al Senato i 315 seggi saranno assegnati 102 in collegi uninominali, di cui 1 per il Molise, 1 per la Valle d'Aosta. I restanti senatori saranno eletti in 207 collegi plurinominali, 6 nella circoscrizione Estero. Il Rosatellum bis assegna al governo la delega per ridisegnare i collegi. Durante l'esame in commissione è stato deciso di ampliare l'ampiezza dei collegi plurinominali diminuendone il numero, che scende da circa 70-75 previsti inizialmente a circa 65. Il governo ha 30 giorni di tempo.

- SOGLIE DI SBARRAMENTO: i partiti e le singole liste che vogliono accedere in Parlamento devono ottenere almeno il 3% dei voti validi su base nazionale, sia alla Camera che al Senato. Per le coalizioni la soglia di sbarramento sale al 10%, sempre su base nazionale. C'è poi la soglia dell'1% valida per i partiti in coalizione che consente di ripartire i voti ottenuti dalla lista alla coalizione stessa. Sotto questa soglia i voti vanno dispersi.

- PLURICANDIDATURE: sono consentite fino a un massimo di 5 pluricandidature nei listini proporzionali, non sono invece consentite pluricandidature nei collegi uninominali. E' invece consentita la candidatura dello stesso candidato in un collegio uninominale e nei collegi plurinominali, anche in questo caso fino a un massimo di cinque.

- LISTINI: i listini per il proporzionale sono molto corti: non possono contenere un numero di candidati inferiori a 2 e superiori a 4.

- SCHEDA CON "ISTRUZIONI PER L'USO": l'elettore avrà un'unica scheda per il maggioritario e il proprozionale, una per la Camera e una per il Senato, che conterranno le "istruzioni per l'uso" sul frontespizio, ovvero verrà spiegato come si vota e come saranno redistribuiti i voti. Non è consentito il voto disgiunto. Ogni elettore dispone di un voto da esprimere sulla scheda che reca il nome del candidato nel collegio uninominale ed il contrassegno della lista o delle liste collegate, corredate dei nomi dei candidati (listino) nel collegio plurinominale.

- VOTO: l'elettore vota il contrassegno della lista prescelta ed il voto è attribuito anche al candidato nel collegio uninominale. Nei collegi uninominali il seggio è assegnato al candidato che consegue il maggior numero dei voti. Per i seggi da assegnare alle liste nei collegi plurinominali, il riparto avviene a livello nazionale, con metodo proporzionale, tra le coalizioni di liste e le liste che abbiano superato le soglie di sbarramento. Per le coalizioni non vengono comunque computati i voti dei partiti che non hanno superato la soglia dell'1 per cento. Nel caso il candidato nel collegio uninominale venga eletto sia nel maggioritario che nel proporzionale, prevale il collegio uninominale. Al candidato in più collegi plurinominali che dovesse essere eletto in diversi listini, sarà assegnato il collegio plurinominale in cui la lista a lui collegata ha ottenuto il minor numero di voti. In caso di pareggio tra due candidati, sarà eletto il candidato più giovane.

- QUOTA DI GENERE: il testo del Rosatellum bis riconosce una quota di genere nella proporzione di 60-40%. Dispone infatti che nei collegi uninominali e in quelli plurinominali nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore al 60%. Le future senatrici avranno più chance: il testo dispone infatti che la ripartizione della quota di genere per il Senato, sia nell'uninominale che nel proprozionale, venga rispettata a livello regionale e non più nazionale.

- TAGLIANDO ANTI-FRODE: Ogni scheda ha un tagliando removibile, dotato di codice alfanumerico progressivo che sarà rimosso e conservato dall'ufficio elettorale prima dell'inserimento della scheda nell'urna. L'obiettivo è evitare possibili brogli elettorali e la circolazione di schede prestampate.

- FIRME: sono state approvate in commissione due modifiche, ribattezzate 'salva-Mdp' e 'soccorso ai nuovi partiti'. Si prevede infatti che i gruppi parlamentari che si sono costituiti prima del 15 aprile 2017 (come appunto Mdp) non dovranno raccogliere le firme. Si dispone, inoltre, che solo per le prossime elezioni politiche il numero di firme venga dimezzato (da circa 1.500 a circa 750) per le nuove formazioni politiche e per chi non ha un gruppo autonomo in Parlamento. Sempre una tantum gli avvocati cassazionisti potranno autenticare le firme a supporto delle liste elettorali.
 
Però manca sempre il punto fondamentale.

VINCOLO DI MANDATO

Così si evitano i salti della quaglia.
 

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