Telecom Italia (TIT) riparte da Recchioni.

Telecom Italia: esaminato e approvato dal Consiglio di Amministrazione il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2015
07/05/2015 - 19:08 Telecom Italia: esaminato e approvato dal Consiglio di Amministrazione il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2015 | Gruppo Telecom Italia

Ricavi: 5,1 miliardi di euro, -2,6% rispetto al primo trimestre 2014
EBTIDA: oltre 2 miliardi di euro, -7,7% rispetto al primo trimestre 2014 con un’incidenza sui ricavi del 40,2%
EBIT: 979 milioni di euro, - 188 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2014 con un’incidenza sui ricavi del 19,4%
Utile netto attribuibile ai soci della controllante: 80 milioni di euro, Il dato risente degli effetti connessi all’operazione di riacquisto di obbligazioni proprie nonché delle DInamiche di valutazione del Mandatory Convertible Bond. Senza tali impatti il dato dell’ utile del primo trimestre 2015 si sarebbe attestato sopra 300 milioni di euro. Nel primo trimestre 2014 l’utile è stato di 222 milioni di euro
Margine di liquidità al 31 marzoO 2015: 14,1 miliardi di euro, permette una copertura delle scadenze oltre i prossimi 24 mesi
Gli investimenti nel trimestre sono stati pari a circa un miliardo di euro. I maggiori investimenti sia in italia, sia in brasile sono in linea con le indicazioni del piano industriale. Ad oggi in italia la rete in fibra ottica raggiunge Il 32% della popolazione (piU’ di 140 città) e la rete Mobile 4g lte oltre l’80% della popolazione
 
Ma è una persecuzione!

Telecom Italia, Consiglio di Stato conferma multa Antitrust da 103,8 milioni

venerdì 15 maggio 2015 17:53





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ROMA (Reuters) - Il Consiglio di Stato ha depositato oggi la sentenza che conferma la multa da 103,8 milioni inflitta dall'Antitrust a Telecom Italia per abuso di posizione dominante nell'accesso alle infrastrutture di rete
 
una bella notizia per i clienti telecom italia

Telecom I.: da 1/7 arriva assicurazione gratuita per la casa
ROMA (MF-DJ)--Dal 1* luglio tutti i clienti che hanno scelto Telecom Italia da più di 10 anni avranno gratuitamente "Tim protezione casa", il nuovo pacchetto assicurativo realizzato grazie alla partnership con Bnp Paribas Cardif per la tutela del patrimonio domestico.

La soluzione "Tim protezione casa", si legge in una nota, sarà effettiva per circa sei milioni di clienti della compagnia di telecomunicazioni che per un anno potranno affrontare i danni causati da incendio, acqua e fenomeno elettrico. Il pacchetto prevede infatti la copertura assicurativa del contenuto della propria abitazione (mobili, libri, abiti, oggetti personali, apparecchi elettronici), oltre ai danni arrecati a beni di terzi.

I clienti Telecom I. che hanno un contratto di linea telefonica fissa antecedente al 1* gennaio 2006, prosegue la nota, riceveranno in fattura tutte le informazioni relative alla polizza che si attiverà automaticamente senza la necessità di un contratto da firmare, né di disdetta al termine del periodo di copertura.

com/ant

(END) Dow Jones Newswires

May 26, 2015 06:44 ET (10:44 GMT)
 
TABELLA-Ipo Inwit, i dettagli dell'offerta

martedì 9 giugno 2015 07:54

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MILANO, 8 giugno (Reuters) - Infrastrutture Wireless Italiane o Inwit è la 'tower company' del gruppo Telecom Italia. E' stata creata nei primi mesi del 2015 attraverso il conferimento di un ramo d'azienda 'tower' e conta 11.519 siti in gestione. L'Opv prevede l'offerta di 218 milioni di azioni ordinarie, derivanti dalla vendita di parte della propria quota da parte di Telecom Italia, ora al 100% del capitale.
DATI DELL'OFFERTA GLOBALE (OPV) ------------------- Minimo Massimo* Prezzo per azione (euro) 3,25 3,90
Numero azioni offerte max 218 mln
Percentuale capitale offerto 36,33%
di cui quota riservata al pubblico indistinto 10,09%
di cui quota riservata agli istituzionali 89,91%
Greenshoe pari a 10% offerta
Valore della IPO pre greenshoe (mln) 708,5 850,2 Valorizzazione a prezzi Ipo (mln) 1.950 2.340 Lotto minimo al retail 1.250 azioni

CALENDARIO OFFERTA PUBBLICA ----------------------------------------------------------------------------------------- Offerta partita il 5 giugno (l'8 giugno per l'offerta pubblica), si chiude il 17 giugno Comunicazione del prezzo di offerta previsto entro 2 giorni lavorativi Mercato Quotazione: MTA Borsa Italiana

QUOTE AZIONARIE POST-IPO - PRE-IPO POST-IPO POST-GREENSHOE Telecom Italia** 100% 63,67% 60% Flottante -- 36,33% 40%
GLOBAL E ADVISOR - GLOBAL COORDINATOR Banca Imi, Deutsche Bank, Mediobanca
JOINT BOOKRUNNER Banca Imi, Deutsche Bank, Mediobanca, Ubs
* Minimo non vincolante, massimo vincolante ** Ha un vincolo di lock up di 180 giorni *** Banca Imi è responsabile del collocamento dell'offerta pubblica e sponsor Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
 
Ultima modifica:
Telecom Italia dopo la cessione della quota da parte di Generali (Swiss: ASG.SW - notizie) , gli analisti di Equita si aspettano che anche Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) annunci la vendita entro oggi. L'eventuale pressione di liquiditC sarebbe quindi alle spalle. Relativamente all'ingresso dei francesi di Vivendi nel board di Telecom Italia, la stampa ipotizza come scenario più probabile la convocazione di un'assemblea per cooptare almeno due membri. Si giustificherebbe da subito la scelta di Vivendi di salire al 14,9% dei diritti di voto avendo invece piena esposizione all'andamento del titolo "solo" per il 9,3% circa. Intanto al governo slitta definitivamente il decreto banda larga. Le norme relative alla semplificazione della posa della fibra potrebbero essere inglobate in provvedimenti governativi a breve. Invece per gli incentivi si ipotizza un disegno di legge in autunno. Ancora una volta gli esperti di Equita pensano che l'incertezza sugli incentivi sia un danno per tutta l'industria ma soprattutto per gli sviluppatori di eventuali reti alternative a quella di Telecom Italia che ne risulterebbe quindi strategicamente rafforzata. Lo stesso sottosegretario allo sviluppo economico Giacomelli si è dichiarato compiaciuto che pur in un quadro incerto Telecom abbia già deciso di incrementare gli investimenti.

( Trendonline 30/6/2015)
 
A Piazza Affari l'indice Ftse Mib recupera lo 0,82% a 22.645 punti. Telecom Italia segna un +0,79% a 1,147 euro dopo che ieri a mercato chiuso è stato comunicato che Intesa Sanpaolo
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(+0,86% a 3,28 euro) ha ceduto il pacchetto di azioni TI proveniente dalla scissione di Telco sul mercato a un prezzo medio di 0,871 euro, in linea con il valore di carico, per un controvalore complessivo di 191 milioni. Inoltre, secondo una fonte, Mediobanca
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(+0,85% a 8,87 euro) nei giorni scorsi ha ceduto l'1,6% di Telecom Italia sul mercato.

(MilanoFinanza)
 
(Italpress) Telecom si prepara a far posto ai rappresentanti di Vivendi. Se n’e’ parlato nel corso del consiglio d’amministrazione del gruppo telefonico che si e’ svolto a Torino. Alla fine e’ stato deciso di non convocare l’assemblea degli azionisti destinata a definire l’ingresso dei rappresentanti del gruppo francese diventato il principale azionista con una quota del 14,9%. Telecom fara’ le sue valutazioni dopo un incontro con i vertici del gruppo francese, atteso a breve. Secondo fonti di stampa, Vivendi avrebbe chiesto due posti in consiglio. Nessuno degli attuali componenti delle collegio, pero’ sembra disponibile a ritirarsi. Per cui potrebbe essere convocata un’assemblea per proporre di incrementare il numero dei consiglieri. Al momento il management del gruppo telefonico non ha in agenda un incontro con Vivendi ma si incontrera’ abbastanza presto. I vertici del gruppo francese dovranno venire in Italia per un incontro con il governo. “Cosa che noi raccomandiamo, perche’ noi siamo si’ un’azienda privata, ma ci consideriamo un’azienda importante per il sistema Italia”, ha precisato il presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi. Ha aggiunto di giudicare “molto positivo” l’ingresso di Vivendi facendo presente di aver passato la vita a cercare di attirare investitori stranieri in Italia, “per cui siamo molto soddisfatti che un gruppo industriale motivato e che conosce bene il nostro Paese abbia deciso di investire nella nostra societa’”. Vivendi e’ “un socio forte, industriale e con risorse, che crede nel Paese e nell’azienda”.
Recchi non ha nemmeno escluso un cambiamento di strategia sulla vendita di Tim Brasil ritenuta strategica e dunque non cedibile. “Se la strategia dovesse cambiare, lo faremo nei luoghi, nelle modalita’ e nei tempi appropriati”, ha sottolineato in merito. Invece con Metroweb la questione e’ chiusa: “nessun contatto. Lo abbiamo gia’ detto: la questione e’ chiusa”, ha ribadito. E proprio questa chiusura a provocare contrasti con il governo. Metroweb e’ controllata dalla Cdp e, secondo le indicazioni di Palazzo Chigi, dovrebbe essere il driver per la realizzazione del progetto della banca larga. Telecom, invece, ribadisce la volonta’ di andare da sola. “Abbiamo il nostro piano industriale il suo piano industriale su cui continuiamo a correre”. E’ un piano che tiene conto della domanda del Paese. “Abbiamo sempre detto che qualunque investimento deve avere un criterio di sostenibilita’ finanziaria e industriale, per cui il miglior modo per portarlo avanti e’ sviluppare insieme al Paese, al regolatore e al legislatore la nostra offerta e la domanda che significa diffondere la cultura digitale, ampliare i servizi digitali”. Nel capitale di Telecom figura anche il fondo Usa BlackRock, che in Vivendi e’ il secondo azionista con una quota intorno al 5% e nella compagnia telefonica italiana detiene una partecipazione intorno al 6%. Insomma Vivendi potrebbe gia’ contare sull’appoggio del fondo americano. A questo punto, secondo gli analisti di Banca Akros, si aprirebbe una nuova fase per Telecom anche se la performance del titolo dovrebbe essere guidata in maniera significativa dalle operazioni corporate che includono sia Telecom sia i concorrenti”. (Italpress, 26 giugno 2015)

Fonte: Primaonline
 
(Italpress) Nel capitale di Telecom figura anche il fondo Usa BlackRock, che in Vivendi e’ il secondo azionista con una quota intorno al 5% (Italpress, 26 giugno 2015)

Finanza e Mercati In primo piano

JP Morgan al 7% di Telecom

Antonella Olivieri03 luglio 2015

JP Morgan al 7% di Telecom - Il Sole 24 ORE

http://argomenti.ilsole24ore.com/telco.html





My24







Anche Telefonica, dopo gli altri soci Telco, azzera la partecipazione in Telecom Italia e nel contempo nel capitale spunta come secondo azionista, con una quota vicina al 7%, JP Morgan, la banca d'affari Usa per la quale lavora l'ex direttore del Tesoro ed ex ministro dell'Economia Vittorio Grilli. I due fatti sono collegati. In un comunicato datato 24 giugno, Telefonica aveva infatti annunciato di aver ceduto tutte le azioni Telecom, in ottemperanza agli impegni presi con le Autorità brasiliane per l'acquisizione di Gvt dai francesi.


Una parte delle azioni Telecom, poco più dell'8,2%, era stata girata direttamente a Vivendi, ma restavano ancora le azioni al servizio del convertendo che Telefonica ha emesso un anno fa e con scadenza nel luglio del 2017. Su quella quota inizialmente gli spagnoli avevano mantenuto i diritti di voto, poi sterilizzati per disposizione delle Autorità brasiliane che, alla fine, ne avevano imposto la cessione integrale. Già il 24 giugno il gruppo presieduto da Cesar Alierta aveva comunicato di aver venduto 872 milioni di azioni Telecom Italia, pari al 6,5% del capitale ordinario, a «un'istituzione finanziaria» non meglio precisata per un controvalore di 1.025 milioni di euro (a un prezzo per azione di 1,17 euro). E contemporaneamente Telefonica aveva anticipato che stava predispondendo diversi strumenti di copertura per rientrare in possesso delle azioni Telecom da consegnare a termine, cioè tra due anni, ai detentori del prestito convertendo. Il seguito della storia si è saputo ieri. Telefonica ha infatti stipulato con JP Morgan un contratto total return equity swap che le permetterà, alla data del 19 luglio 2017, di rilevare tra il 5,395% e il 6,474% di Telecom, a seconda del prezzo di conversione, per consegnare le azioni ai bondholder.
JP Morgan detiene quindi oggi il 6,997% del capitale ordinario di Telecom, di cui una quota (lo 0,962%) senza averne i diritti di voto in quanto i titoli sono stati prestati a un terzo soggetto. Di conseguenza la percentuale di capitale ordinario votante che fa capo alla banca americana è del 6,035%, di cui il 4,908% detenuto a titolo di possesso e l’1,127% a titolo di prestatario.
Per Telecom l’effetto finale di tutta questa girandola azionaria è che torna in pista un pacchetto del 6,5% che prima era in “sonno” e che potrebbe avere un peso nel dopo-Telco, ancora in gestazione. Vivendi infatti è il primo azionista col 14,9%, ma non è ancora rappresentato in consiglio. Presto, ma potrebbe trattarsi di metà mese, ci sarà il primo incontro, presumibilmente con presidente e ceo di Vivendi, Vincent Bolloré e Arnaud de Puyfontaine, e gli omologhi in Telecom, Giuseppe Recchi e Marco Patuano. L’appuntamento, non ancora in agenda, dovrebbe essere fissato in occasione della visita in Italia che il vertice della media company transalpina sta programmando per incontrare tutti gli interlocutori, Governo compreso.
«Nei prossimi giorni incontreremo i rappresentanti del gruppo Vivendi come si incontrano i rappresentanti di un grande azionista - ha confermato infatti ieri Patuano, da parte sua - A valle dell’incontro ci saranno molte più possibilità di dimostrare quali saranno i prossimi passaggi», riferendosi alle prossime mosse in materia di governance. Mentre Recchi ha precisato: «Avremo le normali relazioni che si hanno con un azionista importante che si affaccia per la prima volta ai temi della nostra società. Avremo una relazione con i canoni che usiamo con tutti gli altri azionisti».
L’incognita, nell’evoluzione del dopo-Telco, sono le mosse della “nuova Cdp” che da metà luglio, appunto, dovrebbe avere un nuovo vertice con Claudio Costamagna alla presidenza e Fabio Gallia come amministratore delegato. Mentre il consulente del premier Andrea Guerra ha fatto notare che sia Orange che Deutsche Telekom hanno le Cdp dei rispettivi Paesi nell’azionariato e che la nuova squadra dovrà decidere se prendersi delle responsabilità, ieri i piccoli azionisti/dipendenti dell’Asati hanno preso posizione, con una lettera aperta rivolta al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, a favore di un ingresso della Cassa nel capitale di Telecom, «con una percentuale almeno del 10%». Per diversi motivi. Perchè è chiaro che «senza l’apporto decisivo di Telecom Italia il nostro Paese non potrà raggiungere gli obiettivi dell’Agenda digitale europea». Ma anche per la «sicurezza nazionale», dal momento che l’incumbent detiene asset strategici come la rete nazionale e quella internazionale di Sparkle.
Per il resto l’azienda va avanti per la sua strada. «Stiamo lavorando ventre a terra sullo sviluppo della banda ultralarga», ha assicurato Recchi. Mentre Patuano ha detto che l’accordo commerciale con Mediaset, sulla falsariga di quello stretto con Sky, è alle battute finali: «Siamo molto vicini, siamo ai dettagli». La logica però è sempre la stessa: fare di Telecom «una piattaforma aperta per la distribuzione di contenuti premium».
 
"Vivendi resterà a lungo in Telecom"

Il ceo Arnaud de Puyfontaine :"Vivendi ha una posizione industriale in un'ottica a lungo termine" e "ha l'obiettivo di costruire un player di dimensioni globali basato in Europa" (Sole24Ore del 9/7/2015)
 
Cdp :
via lo "statalista" Bassanini , arriverà alla presidenza Claudio Costamagna , ex uomo Goldman S. ; come AD dovrebbe arrivare Fabio Gallia , ex Bnl - Bnp Paribas
 

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