Tim Brasil, utile netto trim2 -20%, pesa debolezza domanda
Reuters Italia - 1 ora fa
SAN PAOLO, 5 agosto (Reuters) - Tim Brasil ha registrato un calo dei profitti, a livello adjusted, del 20% nell'ultimo trimestre, a causa del debole andamento delle vendite. La controllata brasiliana di Telecom Italia, secondo operatore di telefonia
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Telecom Italia: utile netto a € 29 milioni (dai 543 mln del primo semestre del 2014), pesano buyback bond e voci straordinarie
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia riunitosi ieri sotto la presidenza di Giuseppe Recchi ha esaminato e approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015.
"Anche nel secondo trimestre dell'anno Telecom Italia ha continuato a investire nel futuro del nostro Paese:
abbiamo investito oltre 2 miliardi per lo sviluppo delle nuove reti a banda ultralarga sia fisse che mobili, con un incremento del 25,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Siamo certi che grazie anche al nostro impegno l'Italia potrà raggiungere gli obiettivi dell'Agenda Digitale e giocare un ruolo da protagonista in Europa", ha commentato il Presidente Giuseppe Recchi.
"I risultati del secondo trimestre dell'anno mostrano un solido trend di miglioramento del fatturato in Italia, cresciuto di 113 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi dell'anno con incrementi sia nel fisso che nel mobile. TIM si è confermato ancora una volta il primo operatore mobile del Paese, con un incremento del 21,8% dei ricavi da servizi innovativi rispetto al 2014", ha aggiunto Marco Patuano, Amministratore Delegato di Telecom Italia.
"La banda ultralarga fissa mostra con evidenza i benefici degli accordi che stiamo siglando con i content provider, con un incremento della domanda di connessione. Anche i margini industriali hanno proseguito nel percorso di miglioramento, mentre il dato assoluto sconta fattori non ricorrenti e accantonamenti tecnici legati a vicende regolatorie e legali ancora aperte per le quali confidiamo di raggiungere soluzioni positive. Infatti sottolinea l'Amministratore Delegato, "
il risultato EBITDA Domestico underlying - escludendo l'impatto sia degli oneri non ricorrenti che di altri elementi eccezionali - evidenzia un trend di miglioramento sequenziale,
con una flessione nel secondo trimestre 2015 del 2,7% su base annua, in recupero rispetto a quella registrata nei primi tre mesi dell'anno (-4.8%)".
La Relazione Finanziaria evidenzia che il
mercato domestico,
nel primo semestre 2015, ha confermato il trend di
progressivo recupero su base trimestrale del fatturato domestico,
con una minore flessione rispetto ai trimestri precedenti, grazie all'attenuazione della dinamica di contrazione dei servizi tradizionali e allo sviluppo dei servizi innovativi. In particolare sul segmento Mobile si registra un continuo rafforzamento del posizionamento competitivo, con una tenuta delle market share ed una limitata erosione dei ricavi medi per cliente (ARPU), sostenuti in particolare dalla maggiore penetrazione dell'internet mobile.
Sul Fisso il trend di recupero dei ricavi è sostenuto dal positivo andamento dell'ARPU broadband, dalla progressiva crescita dei clienti ADSL, con offerte premium bundle/flat e dallo sviluppo dei servizi ICT. I risultati economico-finanziari del primo semestre 2015 sono inoltre stati caratterizzati dagli impatti di alcuni eventi non ricorrenti e dall'avvio di alcuni progetti di razionalizzazione e miglioramento dell'efficienza operativa.
In particolare la Relazione finanziaria evidenzia come il risultato del
primo semestre 2015 abbia registrato oneri non ricorrenti per complessivi 399 milioni di euro; tali oneri - connessi a eventi e operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa - sono evidenziati in quanto di ammontare significativo e comprendono oneri derivanti da processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale, oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a passività correlate ai suddetti oneri, oneri per vertenze con ex personale dipendente e passività con clienti e/o fornitori.
A fine 2014 Telecom Italia ha avviato un importante Progetto immobiliare, che prevede un percorso di ristrutturazioni, chiusura di alcuni immobili e rinegoziazioni delle locazioni con le relative proprietà, in una logica di efficienza e risparmio, principalmente realizzato attraverso l'allungamento delle scadenze contrattuali e la riduzione dei canoni di locazione.Più in dettaglio, con riferimento al solo primo semestre 2015, si segnala che
sono stati acquistati in proprietà due immobili considerati strategici, i cui contratti erano precedentemente classificati come locazioni finanziarie, mentre per un primo blocco di circa 500 contratti di locazione si sono concluse le rinegoziazioni e/o la stipula di nuovi contratti. In particolare, più di metà di tali contratti erano precedentemente contabilizzati secondo la metodologia delle locazioni operative; questi ultimi a seguito delle modifiche contrattuali apportate sono stati contabilizzati, nella situazione patrimoniale e finanziaria al 30 giugno 2015, secondo la metodologia finanziaria (Attività materiali detenute in leasing finanziario).La rinegoziazione e/o la stipula di nuovi contratti, congiuntamente al diverso trattamento contabile,
hanno complessivamente determinato un impatto sulla situazione patrimoniale al 30 giugno 2015 di 676 milioni di euro in termini di maggiori attività materiali e relativi debiti per leasing finanziari. Le attività connesse allo sviluppo del Progetto proseguiranno infatti nel corso dei prossimi mesi e comporteranno - a regime - una significativa riduzione dei costi di locazione e dei risparmi in termini di energia, servizi di facility, razionalizzazione degli spazi e dei costi connessi alla dispersione delle sedi.
Nel corso del mese di giugno 2015 si è concluso con successo il processo di quotazione
(I.P.O.) delle azioni ordinarie di *INWIT *sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. che ha comportato la cessione della quota di minoranza pari al 36,33% delle azioni ordinarie (a cui nel mese di luglio si è aggiunta la cessione del 3,64% relativo alle azioni oggetto di esercizio dell'opzione greenshoe) e
un incasso, già al netto degli oneri accessori, di 784 milioni di euro. Poiché l'operazione non ha comportato per Telecom Italia la perdita del controllo di INWIT, in conformità ai Principi contabili è stata trattata come una transazione tra azionisti, pertanto non sono stati rilevati impatti a conto economico e gli effetti positivi dell'operazione sono stati contabilizzati direttamente a incremento del Patrimonio Netto attribuibile ai Soci della Controllante per complessivi 253 milioni di euro, già al netto di oneri accessori e imposte.
Il gruppo
*Tim Brasil *ha concluso la cessione del primo blocco di torri di telecomunicazione (4.176 siti) ad American Tower do Brasil; l'operazione ha comportato l'incasso di 1.897 milioni di reais (pari a circa 585 milioni di euro) e la contestuale accensione di un contratto di leasing finanziario (IAS 17) sulla quota parte delle torri utilizzata dallo stesso gruppo Tim Brasil, con l'iscrizione di un debito finanziario di 977 milioni di reais (pari a circa 301 milioni di euro);
a conto economico è stata iscritta una plusvalenza, già al netto degli oneri accessori, di 918 milioni di reais (circa 277 milioni di euro).
In
Brasile il mercato è condizionato da un deterioramento dello scenario macro-economico, che ha determinato una contrazione della domanda interna, una crescita dell'inflazione e un marcato deprezzamento del reais. Tali elementi hanno contribuito a un generale rallentamento della crescita del mercato mobile rispetto ai trimestri precedenti. In tale contesto, Tim Brasil ha registrato sul segmento Mobile una sostanziale tenuta della market share, con un significativo incremento della base clienti postpaid ma, nel contempo, un trend in peggioramento del fatturato dovuto sia all'accelerazione del fenomeno di migrazione dei servizi tradizionali voce-sms su soluzioni innovative-IP, sia all'ulteriore riduzione delle tariffe di terminazione mobile (MTR), in vigore da fine febbraio 2015. La dinamica negativa dei ricavi mobili è stata in parte mitigata dalla crescita del fatturato Fisso, in particolare sul segmento business wholesale di Intelig e Broadband di TIM Live.
PRINCIPALI VARIAZIONI DEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO DEL GRUPPO TELECOM ITALIA
*Nel corso del primo semestre 2015 si segnala la seguente variazione di perimetro:
- *INWIT S.p.A.(Business Unit Domestic): è stata costituita nel mese di gennaio 2015. Nel corso del 2014 si erano verificate le seguenti variazioni del perimetro di consolidamento:
-
Telecom Italia Ventures *S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata costituita nel mese di luglio 2014;
- *Rete A S.p.A. *(Business Unit Media): in data 30 giugno 2014 Persidera S.p.A. ha acquisito il 100% della società, in conseguenza Rete A è entrata a far parte del perimetro di consolidamento del Gruppo ed è stata consolidata integralmente; in data 1° dicembre 2014 è stata perfezionata la fusione per incorporazione di Rete A in Persidera;
- *TIMB2 S.r.l. (Business Unit Media): è stata costituita nel mese di maggio 2014;
- *Trentino NGN S.r.l. *(Business Unit Domestic): il 28 febbraio 2014 il Gruppo Telecom Italia ha acquisito la quota di controllo della società, che è pertanto entrata nel perimetro di consolidamento del Gruppo.
GRUPPO TELECOM ITALIA
*I *ricavi nel primo semestre 2015 ammontano a 10.097 milioni di euro,
in calo del 4,3% rispetto ai 10.551 milioni di euro del primo semestre 2014 (-454 milioni di euro). In termini di variazione organica, calcolata escludendo l'effetto della variazione dei tassi di cambio e del perimetro di consolidamento, i ricavi consolidati sono in riduzione del 3,3% (-347 milioni di euro).
L'EBITDA del primo semestre 2015 è pari a 3.633 milioni di euro (4.345 milioni di euro nel primo semestre 2014) e
in calo di 712 milioni di euro rispetto al primo semestre 2014 con un'incidenza sui ricavi del 36,0% (41,2% nel primo semestre 2014). L'EBITDA organico evidenzia una variazione negativa per 684 milioni di euro (-15,8%) rispetto al primo semestre 2014, con un'incidenza sui ricavi in riduzione di 5,3 punti percentuali, passando dal 41,3% del primo semestre 2014 al 36,0% del primo semestre 2015.
L'EBITDA del primo semestre 2015 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 399 milioni di euro. In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBITDA sarebbe risultata pari a -5,0%, con un'incidenza sui ricavi del 39,9%, in riduzione di 0,8 punti percentuali rispetto al primo semestre 2014.
L'EBIT del primo semestre 2015 è pari a 1.782 milioni di euro (2.225 milioni di euro nel primo semestre 2014) e
in calo di 443 milioni di euro (-19,9%) rispetto al primo semestre 2014 con un'incidenza sui ricavi del 17,6% (21,1% nel primo semestre 2014). L'EBIT organico evidenzia una variazione negativa di 432 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi pari al 17,6% (21,2% nel primo semestre 2014). L'EBIT del primo semestre 2015 sconta l'impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per complessivi 122 milioni di euro: agli oneri non ricorrenti già richiamati nel commento all'EBITDA (399 milioni di euro) si è contrapposto l'impatto positivo della plusvalenza di 277 milioni di euro derivante dalla cessione delle torri di telecomunicazione in Brasile. In assenza di tali oneri netti non ricorrenti, la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata pari a -9,5% con un'incidenza sui ricavi del 18,9%.
L'utile netto consolidato attribuibile ai Soci della Controllante è pari a 29 milioni di euro (543 milioni di euro nello stesso periodo del 2014) e sconta, oltre a oneri e proventi non ricorrenti, l'impatto negativo delle operazioni di riacquisto delle obbligazioni proprie del semestre nonché di alcune partite aventi natura meramente valutativa e contabile che non generano alcuna regolazione finanziaria, connesse in particolare alla valutazione al fair value dell'opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria emesso a fine 2013, con durata triennale. In assenza di tali impatti l'utile del primo semestre 2015 sarebbe risultato di oltre 650 milioni di euro.
Gli investimenti industriali *nel primo semestre 2015 sono pari a *2.146 milioni di euro, con un incremento di 439 milioni di euro (+25,7%) rispetto al primo semestre 2014.
Gli investimenti industriali della Business Unit Domestic risultano in aumento di 329 milioni di euro rispetto al primo semestre 2014. Su tale incremento incide in particolare l'esborso connesso al rinnovo per tre anni della licenza GSM pari a 117 milioni di euro, oltre alla crescita degli investimenti innovativi dedicati allo sviluppo di reti e servizi di nuova generazione (+257 milioni di euro), che rappresentano oltre il 40% degli investimenti complessivi (circa il 30% nel corrispondente periodo del 2014).
Gli investimenti industriali della Business Unit Brasile presentano un incremento di 111 milioni di euro rispetto al primo semestre 2014, comprensivi di un effetto cambio negativo di 26 milioni di euro; tali investimenti sono stati indirizzati principalmente all'evoluzione dell'infrastruttura industriale e alle piattaforme di supporto alle vendite. Il flusso di cassa della gestione operativa è positivo per 701 milioni di euro (1.044 milioni di euro nel primo semestre 2014) e risente in particolare della stagionale dinamica degli esborsi relativi al fatturato passivo dell'ultimo trimestre dell'esercizio precedente.
L'indebitamento finanziario netto rettificato *al 30 giugno 2015 è pari a *26.992 milioni di euro, in riduzione di 366 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2014 (27.358 milioni di euro) e in aumento di 341 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 (26.651 milioni di euro); recepisce, oltre agli impatti connessi alla gestione operativa e finanziaria e al pagamento di imposte e dividendi, gli incassi derivanti dall'I.P.O. di INWIT nel mercato domestico e dalla cessione della proprietà delle torri in Brasile cui si è contrapposta l'iscrizione di un maggior indebitamento per leasing finanziari (IAS 17) del progetto immobiliare e per il leaseback di quota parte delle torri in Brasile.
L'indebitamento finanziario netto contabile è pari a *28.358 milioni *di euro (28.021 milioni di euro al 31 dicembre 2014). Nel secondo trimestre 2015 l'indebitamento finanziario netto rettificato è diminuito di 438 milioni euro rispetto al 31 marzo 2015: la positiva dinamica finanziaria unitamente agli effetti delle cessioni delle torri trasmissive in Brasile e della quota non di controllo di INWIT, ha assorbito gli esborsi derivanti dal pagamento di dividendi nonché gli impatti dell'iscrizione di un maggior indebitamento per leasing finanziari (IAS 17) del progetto immobiliare e per il leaseback di quota parte delle torri in Brasile. Il margine di liquidità al 30 giugno 2015 è pari a 13,4 miliardi di euro (13,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2014), ed è costituito da liquidità per 6,4 miliardi di euro (6,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2014) e da linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo di 7 miliardi di euro (pari a quelle esistenti al 31 dicembre 2014). Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza almeno per i prossimi 24 mesi. Il personale del Gruppo al 30 giugno 2015, escludendo le 16.290 unità relative alle Discontinued Operations, è pari a 65.917 unità, di cui 52.747 in Italia (66.025 unità al 31 dicembre 2014, di cui 52.882 in Italia).
*I RISULTATI DELLE BUSINESS UNIT
*I dati al 30 giugno 2015 di Telecom Italia Media sono riportati nel comunicato stampa che è stato diramato il 30 luglio a valle del Consiglio di Amministrazione della Società.
*DOMESTIC
*I ricavi Domestic, pari a 7.375 milioni di euro (7.531 milioni di euro nel primo semestre 2014), si riducono del 2,1% su base reported e del 2,5% in termini organici. La performance del primo semestre 2015, in termini di variazione rispetto allo stesso periodo del 2014, evidenzia ancora una riduzione (-2,1%, -156 milioni di euro), ma con conferma del trend di recupero osservato a partire dalla seconda metà dell'esercizio precedente. In particolare il secondo trimestre 2015 presenta una riduzione del -1,6%, più contenuta rispetto ai trimestri precedenti (–2,6% del primo trimestre 2015 e –5,0% del quarto trimestre 2014). Tale recupero è attribuibile a una progressiva dinamica di miglioramento del contesto di mercato, soprattutto delle performance competitive caratterizzate da azioni di tenuta/miglioramento delle market share (in particolare sul Mobile) e da un'accelerazione dello sviluppo sui servizi broadband e ultrabroadband che hanno consentito di stabilizzare i livelli di ARPU a fronte della strutturale flessione dei prezzi e dell'utilizzo dei servizi più tradizionali. Nel dettaglio:
Ricavi Core Domestic
*I ricavi Core Domestic sono pari a 6.818 milioni di euro e si riducono del 2,7% (7.007 milioni di euro nei primi sei mesi del 2014). Relativamente ai diversi segmenti di mercato si segnalano le seguenti dinamiche rispetto al corrispondente periodo del 2014:
- *Consumer: i ricavi del primo semestre del segmento Consumer sono pari a 3.521 milioni di euro, con una riduzione di 54 milioni di euro (-1,5%) rispetto allo stesso periodo del 2014 (-1,6% nel secondo trimestre, -1,5% nel primo trimestre), con ulteriore conferma del citato trend di progressivo recupero osservato già a partire dalla seconda parte del 2014. In particolare i ricavi da servizi Mobile registrano una riduzione di -49 milioni di euro, pari a -3,2% (-2,1% nel secondo trimestre 2015, -4,3% nel primo trimestre) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente con un recupero di performance dovuto alla dinamica di raffreddamento della pressione competitiva, alla progressiva stabilizzazione della market share e alla costante crescita dell'Internet mobile. Anche i ricavi da servizi del Fisso (-28 milioni di euro, -1,5% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente, -1,6% nel secondo trimestre, -1,4% nel primo trimestre) confermano il trend di sensibile miglioramento evidenziato a partire dalla seconda metà del 2014, grazie alle azioni di sviluppo ARPU intraprese negli ultimi mesi, quali lo sviluppo di offerte flat e bundle, il re-pricing e l'upgrade dei clienti alla Fibra;
-
Business: nel primo semestre del 2015 i ricavi del segmento Business sono pari a 2.304 milioni di euro con una riduzione di 100 milioni di euro (-4,2%), in significativo recupero rispetto alla performance registrata nello stesso periodo dell'anno precedente (-8,5%) sia in ambito Mobile (-4,4% rispetto a -9,4% del primo semestre del 2014, con un recupero di 5,0 punti percentuali) sia in ambito fisso (-4,0% rispetto al -8,3% del primo semestre del 2014, con un recupero di 4,3 punti percentuali). Le azioni poste in atto hanno consentito di ridurre la contrazione dei ricavi da servizi del Mobile del primo semestre 2015 (-29 milioni di euro, -4,8% rispetto allo stesso periodo del 2014) grazie alla minore erosione sulla componente servizi tradizionali voce e messaging, che evidenziano una flessione di 48 milioni di euro (i primi sei mesi del 2014 avevano registrato una riduzione di -107 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), per effetto della dinamica di riposizionamento dei clienti su formule bundle a minor livello complessivo di ARPU, parzialmente compensata dalla positiva performance dei servizi innovativi (+17 milioni di euro, +7,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) principalmente grazie alla componente browsing (+20 milioni di euro, +10,4%). Sui ricavi da servizi del Fisso (-84 milioni di euro) si è registrata una performance in deciso recupero (-5,0% nel primo semestre 2015 rispetto a –8,8% nello stesso periodo dell'anno precedente), pur continuando ad influire un contesto congiunturale che presenta lievi segnali di miglioramento, nonché la contrazione dei prezzi sui servizi tradizionali voce e dati e la sostituzione tecnologica verso sistemi VoIP, parzialmente compensati dalla costante crescita dei ricavi ICT (+6%), in particolare sui Servizi Cloud (+37% rispetto al primo semestre 2014);
National Wholesale: il segmento Wholesale presenta nel primo semestre 2015 ricavi pari a 891 milioni di euro, con una riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2014 di 24 milioni di euro (-2,6%). La flessione è prevalentemente riconducibile alla migrazione delle offerte di circuiti tradizionali verso soluzioni più competitive su reti IP/Ethernet di nuova generazione, alla migrazione degli accessi e flussi di interconnessione da reti tradizionali verso soluzioni IP e alla riduzione dei ricavi da traffico mobile su roaming nazionale.
*Ricavi gruppo Telecom Italia Sparkle (International Wholesale)
*I ricavi del primo semestre 2015 di International Wholesale – gruppo Telecom Italia Sparkle sono pari a 635 milioni di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2014 (+34 milioni di euro, +5,7%). In particolare, l'incremento è relativo ai ricavi per i servizi IP/Data (+21 milioni di euro, +17,1%) ed ai ricavi per i servizi fonia (+15 milioni di euro, +3,5%). Restano sostanzialmente stabili gli altri segmenti di business (-2 milioni di euro, -4%).
*Ricavi Olivetti
*I ricavi delle linee di business definite Core (Office, Retail e Sistemi ed Advanced Caring) nel primo semestre 2015 sono pari a 90 milioni di euro.
L'*EBITDA *della Business Unit Domestic nel primo semestre 2015 è pari a 2.846 milioni di euro e registra una riduzione di 655 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2014 (-18,7%), con un'incidenza sui ricavi pari al 38,6% (-7,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2014). L'EBITDA organico evidenzia una variazione negativa per 665 milioni di euro (-18,9%) rispetto al primo semestre 2014, con un'incidenza sui ricavi in riduzione di 7,8 punti percentuali, passando dal 46,4% del primo semestre 2014 al 38,6% del primo semestre 2015. L'EBITDA del primo semestre 2015 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 393 milioni di euro. In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBITDA sarebbe risultata pari a -5,8%, con un'incidenza sui ricavi del 43,9%, in riduzione di 1,6 punti percentuali rispetto al primo semestre 2014 e, in analogia con le dinamiche rilevate sui ricavi, con un trend di recupero rispetto ai precedenti trimestri (-0,9% nel secondo trimestre rispetto a –10,4% del primo trimestre 2015 e –10,9% del quarto trimestre 2014).
L'*EBIT *della Business Unit Domestic del primo semestre del 2015 è pari a 1.222 milioni di euro (1.863 milioni di euro nello stesso periodo del 2014); l'incidenza sui ricavi sia in termini reported che organici passa dal 24,7% del primo semestre del 2014 al 16,6% del primo semestre del 2015. L'EBIT del primo semestre 2015 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 393 milioni di euro, in assenza dei quali la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata pari a -8,2% con un'incidenza sui ricavi del 21,9%.
Il
personale, pari a
52.825 unità, è diminuito di 251 unità rispetto al 31 dicembre 2014.
BRASILE (cambio medio real/euro 3,31144)
I *ricavi del primo semestre del 2015 sono pari a 8.900 milioni di reais e risultano in calo (-577 milioni di reais, -6,1%) rispetto allo stesso periodo del 2014. I ricavi da servizi si attestano a 7.724 milioni di reais, con una riduzione di 360 milioni di reais rispetto agli 8.084 milioni di reais del primo semestre del 2014 (-4,5%). Il minor fatturato è da attribuirsi principalmente alla componente dei ricavi da traffico entrante mobile (-530 milioni di reais, -39,4%), a causa della riduzione della tariffa di terminazione mobile (MTR) e dei minori volumi, nonché dal traffico tradizionale voce uscente (-8%), effetti parzialmente compensati dall'incremento registrato nel fatturato generato dai ricavi Dati mobile (+496 milioni di reais,+44,5%).
L'ARPU mobile (Average Revenue Per User) del primo semestre del 2015 è pari a 16,4 reais a fronte dei 17,6 reais dello stesso periodo del 2014 (-6,8%). I ricavi da vendita di prodotti si attestano a 1.176 milioni di reais (1.393 milioni di reais nel primo semestre 2014; -15,6%), riflettendo l'impatto della crisi economica sulla propensione alla spesa delle famiglie. Le linee complessive al 30 giugno 2015 sono pari a circa 74,6 milioni, in flessione rispetto al 31 dicembre 2014 (75,7 milioni di linee) e corrispondenti a una market share sulle linee di circa il 26,4%.
L'
EBITDA, pari a 2.597 milioni di reais, è inferiore di 48 milioni di reais rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2014 (-1,8%). Tale andamento dell'EBITDA è riferibile ai citati minori ricavi, parzialmente compensati dai minori costi per acquisti di materie e servizi, per minori quote da riversare ad altri operatori, seppur in presenza di maggiori costi del personale. L'EBITDA margin è pari al 29,2%, superiore di 1,3 punti percentuali rispetto al primo semestre del 2014.
L'
EBIT è pari a 1.882 milioni di reais con un miglioramento di 721 milioni di reais rispetto al primo semestre del 2014. Tale risultato, nonostante la minor contribuzione dell'EBITDA, beneficia della plusvalenza derivante dalla conclusione della prima tranche di cessione di torri di telecomunicazione ad American Tower do Brasil che ammonta a 918 milioni di reais.
Il
personale è pari a
12.910 unità (12.841 unità al 31 dicembre 2014).
Con riferimento al Piano MBO 2015 Deferred, approvato dall'assemblea dello scorso 20 maggio, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, alla luce delle recenti iniziative di efficientamento dei costi riguardanti anche il personale dirigente dell'azienda, di non procedere alla sua implementazione, mantenendo l'originaria impostazione dell'incentivazione a breve termine. Conseguentemente non si procederà all'investimento biennale in azioni della metà del premio eventualmente maturato, con successivo riconoscimento di bonus share, e verrà attribuito, in caso di raggiungimento degli obiettivi di performance prestabiliti , esclusivamente il bonus in cash.
*EVENTI SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2015 *
Riacquisto obbligazioni proprie
Si rinvia ai comunicati stampa di pari oggetto emessi da Telecom Italia S.p.A. in data 16 luglio 2015.
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