Saras tocca i minimi da fine ottobre. Il titolo ha perso terreno martedì in sintonia con gli altri del settore petrolifero: il greggio ha infatti prolungato la flessione di lunedì pomeriggio e scivola sui minimi dal 28 novembre. Su Saras pesa anche la flessione dei margini di raffinazione: alla fine della scorsa settimana l'EMC Reference Margin è sceso a 8,6 dollari/barile dai 12,1 della precedente. Novembre va in archivio con un margine medio di 13,3 dollari, inferiore ai 19,1 dollari del mese precedente e superiore ai 10,9 dollari di settembre. Il margine medio del terzo trimestre dell'anno risulta pari a 8,6 dollari. Il titolo martedì ha perso il 2,73% a 1,104 euro. I prezzi hanno oscillato tra 1,098 e 1,132 euro. La discesa potrebbe non essere ancora terminata: il target del testa spalle ribassista disegnato dal top del 31 ottobre e completato il 29 novembre si colloca a 1,065 euro. Una eventuale discesa anche al di sotto di quei livelli potrebbe spingersi fino in area 0,95 euro. Solo recuperi al di sopra della "neckline" del testa spalle (linea tracciata tra il minimo del 10 e del 21 novembre), passante a 1,25 (prima resistenza di breve a 1,18 euro), negherebbero i recenti segnali di ribasso favorendo il ritorno in area 1,35 euro.
(Fta on line del 7/12/2022)