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Sfrattato da Arcore anche Dudù Dopo la Rossi via i barboncini
Sfrattato da Arcore anche Dudù Dopo la Rossi via i barboncini
Potrebbe infettare Berlusconi convalescente
ANSA
Silvio Berlusconi e Francesca Pascale con Dudù e Dudina
15/07/2016
UGO MAGRI
ROMA
Il primo a scoprirlo dicono sia stato Schifani, quando la settimana scorsa è andato in gran segreto ad Arcore per incontrarvi Berlusconi. Il capogruppo Ncd si è subito accorto dello strano silenzio che aleggiava a Villa San Martino: niente più guaiti, zero latrati, tantomeno inseguimenti a quattro zampe, per non parlare delle festose zuffe che soltanto chi detesta gli animali oserebbe definire «cagnara». Schifani si è accomodato in poltrona senza doverne prima allontanare il barboncino Dudù (e spazzolare via con la mano i residui di pelo). E mentre l’ex presidente del Senato discuteva col Cav di centrodestra da rifondare, nessun migliore amico dell’uomo è venuto a saltargli con insistenza sulle ginocchia: non Dudù, ma nemmeno la consorte Dudina, oppure uno dei tre loro cuccioli nati a dicembre. Tutti spariti insieme con Harley, dolcissima labrador regalata da Michela Vittoria Brambilla.
Poteva trattarsi di un caso. E comunque Schifani, persona riservatissima, si è ben guardato dal parlarne in giro. Ma nei giorni successivi diversi personaggi altolocati sono passati in visita da Arcore. Tutti quanti, oltre all’assenza salutare del «cerchio magico», hanno constatato con stupore quella del barboncino maltese più famoso d’Italia, il più fotografato e adulato. L’unico che si faceva lanciare la palla da Putin quando il presidente russo veniva in Italia per cenare da Berlusconi. Il solo in grado di troncare carriere politiche, come si accorse a proprie spese Capezzone, la cui disgrazia dentro Forza Italia iniziò quando la mascotte del Capo prese a mostrargli i denti. Che fine ha fatto Dudù con tutto il resto del canile berlusconiano?
Dicono che se lo sia ripreso la fidanzata di Silvio, Francesca Pascale, la quale ha casa per conto proprio e non le manca certo lo spazio. Le ragioni dell’esilio sono un mistero. Circolano due versioni al riguardo. Tesi numero uno: l’ex premier è reduce da un delicatissimo intervento, il suo sistema immunitario rimane fragile, per quanto bene educati Dudù e Dudina rappresentano un rischio per la sua salute. Di qui la decisione di espellere i cani che Silvio adora e avrebbe voluto con sé perfino nella stanza d’ospedale (Zangrillo, cattivo, non l’ha permesso).
Qualche lingua velenosa invece la racconta diversamente e tira in ballo la fine del cerchio magico: dopo la cacciata della Rossi dal paradiso berlusconiano, non poteva che seguire quella di Dudù e Dudina, a certificare la fine della stagione di cui l’epopea canina era (a suo modo) un simbolo. Dove stia la verità, presto lo scopriremo.
Sfrattato da Arcore anche Dudù Dopo la Rossi via i barboncini
Potrebbe infettare Berlusconi convalescente
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ANSA
Silvio Berlusconi e Francesca Pascale con Dudù e Dudina
15/07/2016
UGO MAGRI
ROMA
Il primo a scoprirlo dicono sia stato Schifani, quando la settimana scorsa è andato in gran segreto ad Arcore per incontrarvi Berlusconi. Il capogruppo Ncd si è subito accorto dello strano silenzio che aleggiava a Villa San Martino: niente più guaiti, zero latrati, tantomeno inseguimenti a quattro zampe, per non parlare delle festose zuffe che soltanto chi detesta gli animali oserebbe definire «cagnara». Schifani si è accomodato in poltrona senza doverne prima allontanare il barboncino Dudù (e spazzolare via con la mano i residui di pelo). E mentre l’ex presidente del Senato discuteva col Cav di centrodestra da rifondare, nessun migliore amico dell’uomo è venuto a saltargli con insistenza sulle ginocchia: non Dudù, ma nemmeno la consorte Dudina, oppure uno dei tre loro cuccioli nati a dicembre. Tutti spariti insieme con Harley, dolcissima labrador regalata da Michela Vittoria Brambilla.
Poteva trattarsi di un caso. E comunque Schifani, persona riservatissima, si è ben guardato dal parlarne in giro. Ma nei giorni successivi diversi personaggi altolocati sono passati in visita da Arcore. Tutti quanti, oltre all’assenza salutare del «cerchio magico», hanno constatato con stupore quella del barboncino maltese più famoso d’Italia, il più fotografato e adulato. L’unico che si faceva lanciare la palla da Putin quando il presidente russo veniva in Italia per cenare da Berlusconi. Il solo in grado di troncare carriere politiche, come si accorse a proprie spese Capezzone, la cui disgrazia dentro Forza Italia iniziò quando la mascotte del Capo prese a mostrargli i denti. Che fine ha fatto Dudù con tutto il resto del canile berlusconiano?
Dicono che se lo sia ripreso la fidanzata di Silvio, Francesca Pascale, la quale ha casa per conto proprio e non le manca certo lo spazio. Le ragioni dell’esilio sono un mistero. Circolano due versioni al riguardo. Tesi numero uno: l’ex premier è reduce da un delicatissimo intervento, il suo sistema immunitario rimane fragile, per quanto bene educati Dudù e Dudina rappresentano un rischio per la sua salute. Di qui la decisione di espellere i cani che Silvio adora e avrebbe voluto con sé perfino nella stanza d’ospedale (Zangrillo, cattivo, non l’ha permesso).
Qualche lingua velenosa invece la racconta diversamente e tira in ballo la fine del cerchio magico: dopo la cacciata della Rossi dal paradiso berlusconiano, non poteva che seguire quella di Dudù e Dudina, a certificare la fine della stagione di cui l’epopea canina era (a suo modo) un simbolo. Dove stia la verità, presto lo scopriremo.