Snam rete gas (SRG) snam rete gas

pabletto ha scritto:
signori..ma come comprano...ma che sono semiconduttori?
c'è fretta?
ma sta arrivando l'inverno anche a montecitorio?
luridi mangiapane a tradimento!
fra un po' ci tassano pure le scopate!


ciao YUYUYU :D
ma la vedi che bella che è ...
c'è aria di tempesta!!!!!!!!!!!!!!!!
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e se salgono dandoti l'impressione che sul book c'è gente scoperta non ce niente di più falso...
ma si va lontano!
in bocca al lupo!
 
pabletto ha scritto:







L’ad Eni Scaroni:«Italia hub del gas? Ormai abbiamo perso il treno»


«Abbiamo perso il treno e sarà difficile riprenderlo». L’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, nel corso del Meeting di Rimini esprime forti perplessità sulla possibilità che l’Italia possa diventare un hub per i rigassificatori. «Io ho qualche dubbio - osserva infatti - che l’Italia possa diventare un hub per i rigassificatori. Non siamo riusciti a costruirne uno negli ultimi 40 anni quando la Spagna ne ha costruiti 7 in pochi anni». «Mi accontenterei - conclude l’ad - di poterne fare almeno tre o quattro giusto per rispondere al fabbisogno dell’Italia».
Per quanto riguarda invece l’eventuale terziarizzazione di Snam retegas, il leader di Eni spiega che «se sarà necessario venderemo le rete a chi paga di più». E precisa anche che «gli interessi degli azionisti saranno tutelati».
Qualche battuta Scaroni la dedica anche all’importanza di risparmiare il più possibile energia: «Il risparmio energetico è sicuramente la migliore fonte di energia alternativa. È quello che può consentirci, in verità, di prolungare l’era degli idrocarburi fossili di almeno 30 anni». Scaroni cita l’esempio degli Stati Uniti, il cui parco macchine «fa 7 chilometri con un litro». Se raggiungesse il livello di efficienza del parco auto europee, che fa 13 chilometri con un litro, «risparmieremmo 4 milioni di barili di petrolio al giorno, cioè tutta la produzione dell’Iran che è il maggiore esportatore al mondo».
«La nostra sfida - osserva l’ad dell’Eni - è prolungare l’era degli idrocarburi fossili e per farlo dobbiamo fare un uso efficiente e razionale dell’energia». Scaroni insiste, in particolare, sulla necessità di «investire nella ricerca per produrre idrogeno da carbone sequestrando Co2». E per quanto riguarda, ancora, il problema del petrolio, ricorda che «le riserve mondiali di idrocarburi coprono i consumi dei prossimi 70-80 anni».


[Data pubblicazione: 25/08/2006]
 
pabletto ha scritto:
pabletto ha scritto:




ENI ED ENEL IN CAMPO PER IL FUTURO DELL'ENERGIA

(AGI) - Roma, 25 ago. - Per risolvere i problemi energetici del paese, Eni ed Enel scendono in campo ed annunciano nuove iniziative. Enel - informa il Sole- 24 Ore - e' pronta a investire un miliardo di euro per la realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle e per partecipare all'iniziativa del gasdotto Galsi, dall'Algeria alla Sardegna. L'ad Eni Paolo Scaroni partecipera' oggi ad un incontro con il sindaco di Venezia Massimo Cacciari per affrontare il futuro del polo chimico di Porto Marghera. Al centro del colloquio anche i timori per un possibile disimpegno dall' area da parte di Dow Chemical. Parlando al Meeting di Cl a Rimini, Scaroni - riferisce Finanza & Mercati - ha tuttavia 'gelato' l'ottimismo di chi vede nei rigassificatori la piu' concreta speranza per il futuro dell' energia italiana: "L'Italia fatichera' a riprendere un treno che e' gia' partito e percio' - ha detto - ho qualche dubbio che possa diventare un hub europeo per i rigassificatori". L'amministratore delegato della compagnia del cane a sei zampe vede "solo 3-4 terminal nel paese". E uno - si legge su F&M - sara' dell'Eni, che sta moltiplicando i poli di liquefazione del gas nel mondo. Su Milano Finanza si legge che nel corso di una conferenza stampa tenuta a margine del Meeting,



Scaroni ha inoltre affrontato lo spinoso tema della cessione di Snam Rete Gas e Stogit, affermando che se Eni sara' costretta a vendere, tutelera' gli azionisti cedendo a caro prezzo.

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25/08/2006 - 09:11
 
ecco...cosa stiamo scontando su snam...


ultima parte dell'articolo:


Emergenza gas, termoelettrica e o.c. al centro
Mentre si attendono i dati Snam sulla prenotazione della capacità di trasporto




Il ministro Bersani
Roma, 28 agosto - Termoelettrica e ricorso all’olio combustibile sono, ora, i due settori di intervento del Mse alle prese con i nuovi provvedimenti per l’emergenza gas, all’indomani dei primi due decreti. La data di riferimento più importante per fare il punto complessivo della situazione resta, in ogni caso, l’11 settembre quando Snam Rete Gas dovrebbe comunicare al Mse i dati sulla prenotazione della capacità di trasporto per l’anno termico 2006-2007.



I decreti di inizio agosto sulla massimizzazione di stoccaggi ed import (QE 4/8), quanto al primo punto hanno già dato i primi, positivi effetti. A quanto appreso da QE, al momento, gli stoccaggi sono gia tornati, a circa l’85% del volume complessivo (working gas più strategico). Se si continua così, si dovrebbe arrivare a circa 8,6 miliardi mc di working gas contro i circa 7,8 dello scorso anno anche grazie al maggior apporto di Stogit. Se poi il riempimento risulterà anticipato oltrechè ottimale, consentendo allo stoccaggio di “riposare” per il tempo necessario, non è escluso che si possa completare il volume con altri 100-150 milioni mc. Quanto all’import, come detto, in attesa della metà di novembre quando partirà la direttiva agli operativi di massimizzare, una prima verifica è attesa, appunto, l’11 settembre per la scadenza già indicata.



La stessa scadenza risulta importante per quanto attiene agli effetti della “moral suasion” sul contenimento dei consumi di gas nella termoelettrica. L’iniziativa dell’Eni di cui si è già detto (QE 24/8), è arrivata dopo che lo stesso Mse aveva cercato di “responsabilizzare”, con una lettera, shipper e grossisti su possibili problemi di fornitura “a valle”, sollecitandone riscontro. Riscontro di cui, adesso, si stanno tirando le fila. Tra la fine del 2005 e l’inizio del prossimo anno, i programmi parlano di avvii per nuove centrali a gas per circa 6.500 MW: il ministero si appresta a fare una verifica con Terna. A questa capacità sono correlati maggiori consumi di gas per circa 2,6 miliardi mc. Di qui i timori del Mse sul possibile ripetersi della crisi, in assenza di contromisure.



Subito dopo i dati Snam sulla capacità, si terrà anche una riunione del Comitato di emergenza e monitoraggio. A ruota dovrebbe essere varata la terza direttiva in agenda. Questa riguarda in primo luogo il ricorso ad appositi meccanismi di mercato per far pagare di più il trasporto di gas al settore termoelettrico in situazione di emergenza e poi, previa riunione con le imprese interessate e di concerto con l’Autorità per l’Energia, la massimizzazione dell’impiego dell’o.c. in alcune centrali al posto del gas.



Non è stato ancora deciso, invece, se seguire l’esperienza dello scorso anno in tema di contenimento, affidato ad un decreto, degli utilizzi di energia nel settore civile. Il medesimo obiettivo potrebbe essere raggiunto anche con un’ampia campagna informativa. Intanto, resta confermato per mercoledì, alle 18,30, l’avvio della “cabina di regia” sul Gnl (QE 25/8).
 
fanno la cabina di regia... i lungimiranti al governo...

almeno fosse la regia di tinto brass...

ma che si vergognassero un po' va...


fanno la cabina di regia :rolleyes:
 
se gli altri fanno così...noi ci dovremo accodare...


Roma, 20:21
ENERGIA: GAZPROM INTERESSATA A QUOTA PORTOGHESE GALP
Gazprom, il gigante russo del gas naturale, e' interessato ad entrare nel capitale di Galp, il gruppo energetico portoghese che verra' completamente privatizzato in ottobre. Lo ha rivelato l'imprenditore lusitano Americo Amorim, tra i principali azionisti di Galp, al quotidiano Diario de Noticias. Nello specifico, Amorim avrebbe intenzione di vendere a Gazprom una quota della sua azienda, Amorim Energia, in cambio di una partecipazione nelle forniture di metano erogate dalla compagnia russa a Galp. "E' una possibilita' che va presa in considerazione, se Gazprom e' d'accordo, cosi' come altre forme di collaborazione - ha dichiarato Amorim - ho relazioni di lunga data con la Russia, e se potro' aiutare queste due compagnie ad avvicinarsi lo faro', Galp potra' trarne grandi benefici". Amorim Energia controlla direttamente il 14,27% di Galp e ha un'opzione sul 18,3% detenuto dall'utility portoghese REN. La compagnia iberica e' partecipata inoltre da Eni, che detiene una quota del 33%, e dal governo di Lisbona, che possiede il 25,7% dei titoli Galp e controlla un altro 4,23% attraverso la societa' statale Parpublica. L'esecutivo portoghese ha iniziato la settimana scorsa ad approvare le condizioni alle quali verra' completata la privatizzazione di Galp, benche' si riservi di mantenere una quota massima del 2,5%.
 

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