ocio che è finito il rialzo.
non ti quoto per criticare, ma solo per prender spunto ..
nell'ultimo periodo si è notato, come sempre avviene per la legge della relazione inversa volatilità/indici) una brusca discesa della volatilità, sia implicita che storica. che si attestano entrambe attorno al 25%
8 mesi fa si raggiungero picchi fino al 80% , e le opzioni costavano talmente care che spesso sulle scadenze lunghe vendendone 4 o 5 ti ci pagavi il prezzo del sottostante
...con fiat a 3 ho venduto put 2.40 con 0.45 di premio ...
tornando ad oggi si nota indi che la paura delal salita non c'è e il mercato deve però confrontarsi prima con la forte resistenza in area 20600 per poter esprimere velleità di rialzo molto decise che potrebbero puntare per fine anno verso quota 25.000
se non intervengono elmenti esogeni a turbare il mercato , la strada potrebbe esser quella.
un grafico comparato vola prezzi di medio lungo potrebbe essere utile per "visualizzare" il mio scritto .
per quando riguarda le posizioni aperte sulle opzioni troviamo 96.000 put contro quasi 100.000 cal. non vi è indi un posizionamento eccessivo su una delle 2 e il differenziale si trova appena sotto lo zero.
ora ragionando su questa esposizione e depurato lo scenario della trimestrale giugno appena scaduta si evidenzia in modo netto che le put hanno registrato un deciso aumento di posizioni aperte, segnalando come la paura di uan
correzione decisa non sia in preventivo nel breve.
vi ricordo che le opzioni sono comprate/vendute, ma il timor maggiore è dei venditori in quanto il rischio è loro.
anche il livello dei volumi, tenendo presente che siamo a fine luglio risulta discreto e un particolare di rilievo è l'aumento dei volumi e delle posizioni aperte sulle put a valori + bassi del sottostante sulla scadenza sett e dicembre. altro indizio che non vi è paura di "crolli" in quanto tali put non hanno premi molto elevati.