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Certi ospiti televisivi, definiti opinionisti
(ma senza opinioni proprie, bensì riciclate) risultano repellenti.

Quasi mi sembra di avere sviluppato una sorta di allergia,
forse dovuta alla eccessiva esposizione ai cumuli di luoghi comuni che ci propinano da mattina a sera.

Ormai c'è gente che fa questo di mestiere, che ha trasformato l'ospitata televisiva,
che una volta era occasionale, in una professione vera e propria,
che implica quindi un impegno costante, addirittura quotidiano.

Certi soggetti campano grazie a questa attività,
ecco perché li vedi saltare da una rete all'altra, da uno studio all'altro,
da un programma all'altro, da un tema all'altro, sono i tuttologi della tv,
capaci di ciarlare di Grande Fratello o Isola dei Famosi, a cui non disdegnano di partecipare,
di virus, di medicina, di politica, di finanza, di economia, di costume, di criminologia, di religione,
di sesso, di educazione sentimentale, di femminicidio, di guerra, di relazioni internazionali, di smog,
di cambiamento climatico, di immigrazione, di diritti umani e chi più ne ha più ne metta.

E sono prevedibili perché sono perfettamente coscienti che oggigiorno,
per mantenere il culo sulla poltrona tv, devono per forza essere scontati, ordinari, ovvi, non politicamente scorretti.

Quando inviti questi individui, puoi stare tranquillo, sai cosa aspettarti,
sai cosa diranno, e il blocco televisivo fila liscio che è una bellezza.

L'unica cosa che non sono in grado di fare è chiudere la bocca riconoscendo,
come faceva il saggio Socrate, di non sapere.


E se non sapeva Socrate, figuriamoci questi signori qui la cui dote fondamentale sembra l'arroganza.

Alcuni trasudano ipocrisia, falsità.

Ecco perché ci sono tanto indigesti.

Esprimono bene questo conformismo da due lire, che domina un po' ovunque.

Sono l'emblema della società odierna:
sono sovraesposti ma non ci lasciano nulla, se non il desiderio di cambiare canale
per tutelarci dalla loro presunzione scoppiettante.

Taluni non esitano ad attaccare violentemente chi non la pensa come loro,

eppure si dicono
gentili,
civili,
antifascisti,
antimaschilisti,
antiomofobi.

Bella gente che tollera tutto meno l'opinione opposta alla loro.

Ne avrei una lunga sfilza da citare. Tuttavia, evito perché si conquista una certa saggezza,
la consapevolezza che non sempre vale la pena di polemizzare, di fare il punto, di inveire.

Mi sono rassegnato al fatto che il mondo è dominato dalla stupidità.

Come puoi pretendere di non trovarla in tv?
 

Chi è Geert Wilders?​

Il sessantenne Geert Wilders leader di una forza populista di estrema destra,
si dichiara antifascista, filosemita, antislamista, anticomunista,
contrario all’invio di armi in Ucraina e fortemente filoisraeliano.

Nel suo programma elettorale ci sono diverse battaglie che il leader di estrema destra vuole portare avanti, tra cui:

  • la riduzione dell’età pensionabile;
  • l’Iva allo 0% sugli alimenti;
  • l’abolizione di finanziamenti nella sanità;
  • tagli ai finanziamenti per la cultura;
  • tagli ai fondi destinati per l’Ue.
Inoltre, il leader del Pvv, ha lasciato intendere che non si farà problemi
a finanziare i suoi piani con i fondi destinati alle misure sul clima e l’azoto.
 
Oltre 13milioni di olandesi si sono recati alle urne, con un’affluenza in calo rispetto agli anni precedenti.

Il Partito della Libertà (PVV) ha conquistato 37 seggi su 150,
precedendo di gran lunga i 25 della lista congiunta Socialdemocratici-Verdi di Timmermans
e i 24 del Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD) del primo ministro uscente Mark Rutte.

Wilders inizierà da oggi a cercare i partner di coalizione.
Un accordo tra il PVV, i liberali di destra (VVD)
e il Nuovo contratto sociale (NSC) del centrista Pieter Omtzigt sarebbe la scelta più ovvia.
 
Me lo spiegate bene ?
 
Purtroppo regna il silenzio assoluto su queste modifiche.

Al momento percepisco questa :

Gli eurodeputati sostengono un sistema legislativo meno sbilanciato nei confronti dell’Eurocamera,
chiedendo il diritto di iniziativa legislativo (ora in capo alla sola Commissione europea)
e aumentando il numero delle decisioni a maggioranza qualificata in seno al Consiglio (al posto dell’unanimità).

Per rispondere alle preoccupazioni dei popolari,
nel compromesso finale gli eurodeputati

hanno mantenuto il voto a maggioranza qualificata rafforzata

(che si raggiunge quando almeno 4/5 degli Stati membri che rappresentano almeno il 50 per cento della popolazione votano a favore).
 

Il Parlamento chiede la modifica dei trattati europei per superare l'unanimità​


Il Parlamento europeo avrà inoltre il potere di scegliere i Commissari Ue

"in base alle preferenze politiche, tenendo conto dell'equilibrio geografico e demografico,
e la possibilità di presentare una mozione di censura sui singoli Commissari".

I deputati chiedono inoltre che le questioni che riguardano ambiente e biodiversità
siano decise a livello dell'Ue e propongono di rendere le competenze nei settori
della salute pubblica,
protezione civile,
industria e
istruzione
condivise tra stati e Ue.

Con l'approvazione del testo la presidente dell'Eurocamera dovrà notificare al Consiglio Ue la richiesta di
"presentare immediatamente e senza alcuna deliberazione al Consiglio europeo le proposte".

Spetta poi al vertice dei capi di Stato e di governo decidere se convocare una convenzione per la modifica dei trattati,
decisione che sarà votata a maggioranza semplice.
 
Cinque eurodeputati co-relatori, uno per gruppo politico che sostiene la proposta:

il belga Guy Verhofstadt per Renew,

il tedesco Sven Simon per il Ppe,

il tedesco Gabriele Bischoff per i Socialisti&Democratici (S&D),

il tedesco Daniel Freund per i Verdi europei e

il tedesco Helmut Scholz per la Sinistra.


Vedi un po' te e cerca di capire come saremo messi.
Io insisto. FUORI DELL'EUROPA.
 

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