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Per quanto riguarda l’obbligo di copertura assicurativa per la responsabilità civile,
viene introdotto anche il rischio statico,
vale a dire quello connesso alla semplice conservazione del veicolo fermo.


E quello relativo all’uso esclusivo del mezzo in zone dove l’accesso è soggetto a restrizioni, come le aree private.

D’ora in poi andranno dunque assicurati tutti i veicoli
il cui utilizzo sia conforme alla loro funzione abituale in quanto mezzi di trasporto,
indipendentemente dal tipo di terreno su cui sono utilizzati
e dal fatto che siano fermi o in movimento.


La ratio del provvedimento è che un veicolo può comunque rappresentare un pericolo,
anche se non circolante e se ricoverato in un’area privata.


Proprio ciò che era successo nel caso che poi ha dato origine alla sentenza Vnuk citata in apertura.
 
E questo è veramente demenziale.
Il veicolo è sulla mia proprietà privata
e se è ricoverato in una struttura chiusa
come può rappresentare un pericolo ?

Un pericolo per chi ?

Ma siamo nell'europa dei dementi cronici................
 
Rimarrà comunque il diritto di sospendere la polizza assicurativa tutte le volte che si vuole,
ma per un massimo di 10 mesi nell’annualità di assicurazione.


E la sospensione potrà essere prorogata
dandone preavviso alla compagnia assicuratrice con almeno 10 giorni di preavviso
rispetto alla scadenza della sospensione stessa.

Perché mai, visto che fino a oggi hanno funzionato benissimo le procedure attuali
che consentivano di sospendere e riattivare in tempo reale? Mistero.

Agevolazioni sono state concesse ai veicoli d’interesse storico,
quelli individuati dall’Art. 60 del Codice della Strada
.

Per loro il periodo massimo di sospendibilità si estende a 11 mesi nell’arco dell’annualità assicurativa,
e il preavviso per il proseguimento della sospensione scende a 5 giorni.


E nella legge è lasciato spazio per futuri interventi che allarghino vantaggi e deroghe per tale categoria di veicoli.
 
Per quanto riguarda l’obbligo di copertura assicurativa per la responsabilità civile,
viene introdotto anche il rischio statico,
vale a dire quello connesso alla semplice conservazione del veicolo fermo.


E quello relativo all’uso esclusivo del mezzo in zone dove l’accesso è soggetto a restrizioni, come le aree private.


D’ora in poi andranno dunque assicurati tutti i veicoli
il cui utilizzo sia conforme alla loro funzione abituale in quanto mezzi di trasporto,
indipendentemente dal tipo di terreno su cui sono utilizzati
e dal fatto che siano fermi o in movimento.


La ratio del provvedimento è che un veicolo può comunque rappresentare un pericolo,
anche se non circolante e se ricoverato in un’area privata.


Proprio ciò che era successo nel caso che poi ha dato origine alla sentenza Vnuk citata in apertura.

a me piacerebbe una norma a costo 0.
Visto che tutte le macchine recenti sono dotate di super-tecnologia basterebbe seguirle tramite i satelliti e arriverebbero multe a go go su eccessi velocità, uso improprio del cellulare alla guida che causano migliaia di vittime all'anno solo nel nostro paese.
Ma siccome fa figo vendere auto da 150k che vanno a 280 km/h dove al massimo si può andare a 130 si continua con gli sperperi e consumi inutili.
 
Ne conosco parecchi...li evito tutti ....parenti inclusi.

Sala e la sinistra radical chic​


“Poche cose mi indignano e una di queste è l’accanimento nei confronti dei deboli.

Esempio emblematico di tale condotta è la multa di 230 euro per occupazione abusiva
inflitta ai senzatetto che, il giorno della Vigilia di Natale, hanno pranzato all’interno della Galleria Vittorio Emanuele,
nel cuore di una Milano sontuosa e splendente.
Un tavolino, qualche sedia, teglie di alluminio e piatti di plastica,
nel viavai frenetico di turisti e avventori a caccia degli ultimi regali da mettere sotto l’albero.

Abbiamo perduto una occasione, quella di accorgerci, in questa ressa,
in questa frenesia consumistica, di chi non ha niente, neppure un riparo.

Quella tavola che ai vigili, e non soltanto a loro, è apparsa fuori luogo, fuori contesto, inappropriata,
abusiva, non costituiva che un messaggio per tutti quanti noi, un invito ad aprire gli occhi davanti alla realtà.

Una provocazione? No, non la definirei così.

È stato più che altro un dono che l’associazione Pro Tetto ha fatto non solo ai clochard seduti al banchetto,
ma anche a chiunque si sia trovato a passare di là.

Siamo sempre più distratti, indifferenti, storditi, camminiamo con la testa piegata sul telefonino,
incapaci di scorgere chi se ne sta piegato in un angolo.

Ecco perché quel tavolino allestito in Galleria è stato un regalo per tutti:
lo abbiamo visto per forza, non abbiamo potuto proprio ignorarlo.

Mi domando
perché il sindaco Beppe Sala non abbia annullato quell’ammenda che ci risulta terribilmente ingiusta,
perché non sia intervenuto,
perché non abbia difeso, almeno il giorno di Natale, quando è tradizione essere più comprensivi e clementi, quei senzatetto.

La sinistra conduce queste battaglie prive di senso:
quella alle automobili,
quella alle vocali,
quella ai maschi,
quella ai poveri.


In una metropoli dove ci fanno pagare pure l’aria che respiriamo
e le tasse lievitano paurosamente ogni semestre,
viene multato persino chi non ha un quattrino in tasca o chi, come l’associazione Pro Tetto,
da anni presta un servizio sociale alla città intera prendendosi cura di chi campa sul marciapiede.

Sono grato a Fernando Barone, presidente dell’associazione menzionata,
per averci ricordato in questo particolare periodo dell’anno
che esistono pure coloro che una tavola da apparecchiare e da condividere con i propri cari non ce l’hanno”.
 
Namo bene. Questo sarà il futuro ?
.....spero proprio di non vederlo.
E mi spiace per chi rimarrà.

Immobilizzato e attaccato da un robot durante un turno di lavoro.

A leggerla così sembra la trama di un film di fantascienza
e invece l’episodio è realmente accaduto in una fabbrica Tesla,
per la precisione nella struttura Giga Texas vicino ad Austin, negli Stati Uniti.

L’incidente risale al 2021, ma è emerso solo adesso,
dopo la diffusione di un rapporto sull’incidente, depositato presso le autorità di regolamentazione.

Come riportato da Rai News,
la macchina era progettata per afferrare e spostare parti di automobili in alluminio fuso.

Di colpo, però, avrebbe bloccato l’ingegnere informatico
e poi ha affondato i suoi artigli nella mano dell’uomo,
lasciando una scia di sangue sul pavimento.

Per fortuna un collega è riuscito a premere il pulsante di arresto per le emergenze fermando il robot, evitando il peggio.
 
Milei ha spiegato che l’uso della parola “gratuito”
in riferimento a questi servizi o funzioni non è che una menzogna.

Ai cittadini si deve dire la verità e la verità è che nulla è gratis.

I servizi pubblici sono sempre pagati da qualcuno,
in genere con i soldi delle tasse, quindi a pagare il conto sono i contribuenti.

“There is no such thing as public money; there is only taxpayers’ money”
(“Non esistono soldi pubblici, esistono solo i soldi dei contribuenti”).

Una mini-rivoluzione culturale, quella del presidente argentino Milei,
che sarebbe molto saggio importare anche in Italia,
dove nell’ultima campagna elettorale il leader di un partito in particolare,
Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle, ha chiesto e ottenuto molti voti
facendo leva proprio sulla parola chiave “graduidamente”.

Vi abbiamo dato il reddito di cittadinanza, gratuitamente.

Vi abbiamo permesso di ristrutturare casa, gratuitamente, e così via.


Ovviamente di gratuito non c’era e non c’è nulla
e anzi proprio queste due misure
hanno generato autentiche voragini nei conti pubblici.


Ma purtroppo questa mentalità appartiene a tutti i partiti, specialmente a quelli di sinistra.
 

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