Val
Torniamo alla LIRA
Gennaio
Il 7 gennaio, Domenico Quirico su La Stampa:
“Non c’è tregua nella quarta guerra mondiale”.
Per la serie: portiamoci avanti col lavoro…
Febbraio
Il 27 febbraio, Stefano Cappellini, su la Repubblica,
salutava la nomina a segretario del Pd di Elly Schlein con queste parole entusiastiche:
“Saremo il partito dei diritti e un problema per la Meloni”.
Ed ancora: “Si apre una nuova fase della politica italiana”.
Roba forte.
Il sol dell’avvenire sembra, finalmente, sorgere ancora!
Marzo
Il 18 marzo, Giulio Cavalli, su La notizia, la spara grossa:
“Bordate della Meloni ai poveri e ai lavoratori al comizio gentilmente offerto da Landini”.
Sullo stesso numero, l’articolo del direttore, Gaetano Pedullà, che vaticina:
“L’ascensore della Meloni va solo giù”.
Si prefigura un crollo verticale della Presidente del Consiglio e della sua maggioranza.
Fini analisti politici.
Aprile
Il 22 aprile, su Il Fatto Quotidiano, il colpo di genio, destinato a fermare, finalmente, il conflitto russo-ucraino:
“Da oggi si firma il referendum contro l’escalation in Ucraina”,
da un’idea del sempreverde Moni Ovadia che, inspiegabilmente nessuno aveva avuto prima di lui.
È stranoto che le guerre si fermano a colpi di referendum, oltre tutto indetti da altri Paesi.
Maggio
Il 30 maggio, Piero Sansonetti, direttore de L’Unità ci va giù pesante:
“Mamma mia che botta! Solo Vicenza si salva dalla destra”.
Ma… ma… ma scusate: parliamo della stessa sinistra che risorgeva gioiosamente sotto la guida Schlein?
E la Meloni ormai scesa al piano terra?
Qui qualcosa non funziona…
Giugno
Il 30 giugno, la signorilità de il Manifesto si conferma come leggendaria, titolando, a proposito della morte di Silvio Berlusconi:
“Asceso in campo. Lutto nazionale per Silvio Berlusconi, già santificato.
Ha cantato sulle navi, costruito palazzi ed imperi mediatici, stravolto la politica della destra e anche della sinistra.
Ha maneggiato miliardi, cenato elegante, quasi presieduto la Repubblica”.
Niente da dire: un pezzo di gran classe e un’analisi storica e politica di primissimo piano.