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Più schiumano rabbia e più godo, ma loro sono abituati così....sono "i migliori".

Polemiche si sono susseguite nelle scorse ore
riguardo i fischi e le urla nei confronti della Venezi,
la cui colpa è quella di aver assunto posizioni tutt'altro che politicamente corrette
(preferire la declinazione al maschile della sua professione)
e di essere stata nominata consigliere per la musica
dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Tutto questo è bastato per ricevere fin da subito l'etichetta di fascista da alcuni contestatori,
forse indispettiti che le forme d'arte e di cultura risiedano anche nello steccato del centrodestra.
Un utente ha scritto che "i fascisti non hanno alcun diritto".

"Il tuo è un pensiero fascista", è stata la replica.
"Penso che fischiare un artista di valore,
del quale non condividiamo il pensiero politico, sia anti democratico.
La democrazia deve lasciare libertà di espressione a tutti, anche a chi non condividiamo.
Eppure è facile facile da capire…"
 
Ops...la caduta di un mito....(mito per gli imbecilli)

L'azienda che produce la bevanda più famosa al mondo, la Coca Cola,

fa un passo indietro rispetto agli accordi commerciali presi a dicembre con Chiara Ferragni.
 
L'ha fatta fuori dal vaso ed adesso scappano tutti...forse è meglio se cambia mestiere.

Forse sarebbe ora di dare il giusto valore al potere enorme
che hanno acquisito i social, sena nessun merito.
 
Articolo che deve essere letto da chi sostiene che gli aerei sono "di linea".

L'astrofisica spiega la tecnica che abbasserebbe la temperatura del pianeta.


Ho letto che ci sono scienziati che hanno trovato un modo teorico per abbassare la temperatura della Terra,
a prescindere dalle emissioni di anidride carbonica. Qual è? Potrebbe funzionare?


«Si chiama geoingegneria e vuole aumentare la riflettività delle nubi
per limitare la quantità di radiazione solare che raggiunge il suolo,
ottenendo una diminuzione della temperatura.

Non è un modo teorico, ma piuttosto un tentativo di replicare
gli effetti delle eruzioni vulcaniche
che producono un raffreddamento temporaneo del clima
a causa delle tonnellate di zolfo e di polvere
che sono state scagliate nell'alta atmosfera».


Come si fa?

«Per farlo artificialmente
occorre seminare nell'alta atmosfera goccioline di acido solforico.

Ne occorrono tonnellate
e bisogna continuare a farlo per avere un effetto duraturo.

Servono numerosi aerei
equipaggiati per la distribuzione dell'acido solforico continuamente in volo».
 
Vorrei far presente un piccolo, insignificante particolare, per la nostra salute

:dietro:ma serve alla politica verde.


L’acido solforico è un composto chimico ricavato dalla lavorazione dello zolfo esavalente.
La sua formula è H2SO4.
In soluzione acquosa concentrata (>90%) è noto anche come vetriolo.
Tra gli additivi alimentari, è identificato dalla sigla E 513.

L’acido solforico è utilizzato in moltissimi impieghi industriali:
produzione di fertilizzanti,
trattamento dei minerali e delle acque di scarico,
raffinazione del petrolio.

È contenuto nelle batterie per le auto

e in combinazione con altri elementi può avere diversi usi:

unito all’acido nitrico, ad esempio, forma il nitronio,
usato nella produzione di esplosivi (trinitrotoluene – TNT –nitroglicerina, fulmicotone).

L’acido solforico è noto anche per la sua pericolosità,
che lo rende molto più ustionante di altri tipi di acidi.

Particolarmente importante nel caso degli acidi – soprattutto nel caso dell’acido solforico
è evitare il contatto con l’acqua: se l’acqua viene disciolta nell’acido, infatti – e non il contrario –
avviene una reazione chimica molto pericolosa, che può portare a schizzi e alla dispersione di gas,
che inalato in quantità eccessive può portare a gravi conseguenze.


L'acido solforico non è infiammabile, ma il contatto con alcuni metalli
può portare alla liberazione di importanti quantità di idrogeno.

I vapori di anidride solforica sono un pericolo aggiuntivo di incendio
che si aggiunge agli altri pericoli che riguardano il trattamento di acido in laboratorio.


L'acido solforico corrode i tessuti
e i suoi vapori possono portare a gravi irritazioni agli occhi,
al tratto respiratorio e alle mucose.

Se inalato in grandi quantità, può portare a un violento edema polmonare,
con danneggiamento dei polmoni.

A basse concentrazioni,
l’esposizione cronica può essere evidenziata dalla corrosione dei denti
e da un possibile danneggiamento del tratto respiratorio.
 
No dai?!?…ma com’è possibile tutto questo?!?…ma veramente anche stavolta i "complottisti" hanno avito ragione?!?…no dai… :DD:

Del resto quando fai informazione di qualità si vede, eccome!!! :d:

Pensa che questa, insieme alla stampa…sono "Bibbia e Vangelo" per i desaparecidos da forum :consolare:


1704454481721.jpeg
 
Stendiamo il tappeto rosso ed applaudiamo a sala ed a tutta la sinistra benpensante e radical chic.

Capodanno di paura a Milano, soprattutto in zona San Siro,
dove i poliziotti si sono trovati a fronteggiare sassaiole da parte di una frangia di residenti.

Incendi e batterie di esplosivi hanno creato il panico nel quartiere
ma durante gli scontri c'è stato anche chi ha sparato ad altezza uomo verso le forze dell'ordine.

A distanza di alcuni giorni, è stato individuato l'autore dello sparo,
si tratta del 22enne Aziz Kheimiri, rapper conosciuto come Keta, nato a Milano da famiglia tunisina.

Il quartiere è ormai in mano alla piccola criminalità, spesso di origine straniera,
che si contende il controllo del territorio anche solo per logiche di dominio.

Uno schema ben noto che si rifà alle banlieue francesi, dove le azioni criminali diventano bandiere per l'affermazione.


Il rapper tunisino ha condiviso sui social il video di quella nottata
fatta di incendi nel mezzo del piano stradale, generati da masserizie, bancali e altri oggetti
che erano stati accatastati nelle ore precedenti.

Le immagini sono state registrate con il suo smartphone, in diretta, per 10 minuti.

Ed è durante quella live che estrae la pistola ed esplode i colpi ad altezza uomo.

Il caos generato dagli scontri tra agenti e rivoltosi non ha coperto il rumore degli spari
e così gli agenti sono arrivati a casa del rapper per una perquisizione,
durante la quale hanno trovato la scacciacani usata quella note, una riproduzione fedele di una rivoltella.

Resta la riflessione su quanto accaduto,
sul pericolo di una generazione intollerante
che la sinistra vorrebbe rendere italiana
ma che disprezza questo Paese.



Le fiamme usate come barriere per fermare l'avanzata della polizia nel quartiere,
presa di mira da una sassaiola fitta proveniente dai residenti.

E non stupisce che dietro tutto questo ci fossero soprattutto giovani stranieri,
arrivati qui o addirittura nati qui, abituati a vivere in una società chiusa e non integrata,
che vedono l'Italia come un Paese da conquistare, piuttosto che come un luogo in cui vivere.


San Siro è uno di quei quartieri dove le bande di stranieri la fanno da padrona.

E non è nemmeno l'unico.

Le periferie italiane stanno somigliando con sempre più inquietante frequenza
a quelle francesi, delle polveriere pronte a esplodere.
 

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