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(2) Non c’è alcuna prova scientifica che la CO2​

sia responsabile dei cambiamenti climatici​


Un altro errore piuttosto comune in cui incorrono anche i detrattori del riscaldamento globale di origine antropica
è quello di lasciarsi andare a incipit del tipo:


“Premesso che la riduzione della CO2 è necessaria per contenere il cambiamento climatico, …”,

quasi a volersi giustificare in maniera preventiva.

Invece, proprio da quanto visto in precedenza in merito alla fallacia dei modelli climatici, è chiaro l’esatto opposto:

non vi è alcuna prova scientifica che la CO2,
alle concentrazioni odierne,
sia responsabile dei cambiamenti climatici.


Al contrario, se non vi fosse l’effetto serra sulla Terra determinato in primo luogo dal vapore acqueo
– sì, proprio quello che i modelli climatici non considerano affatto –
e in seconda battuta dalle tracce degli altri gas serra presenti in atmosfera tra cui anche la CO2,
il nostro pianeta sarebbe il regno del freddo e completamente inospitale per la vita.

La sua temperatura media sarebbe infatti -18 °C anziché i +15 °C circa odierni.

Il riscaldamento globale è semmai auspicabile
per facilitare la vita vegetale sulla Terra
e, quindi, poter sfamare un maggior numero di individui.


Pertanto, in netta controtendenza con la famosa finestra di Overton di cui sopra,
sarebbe semmai auspicabile che l’effetto serra aumenti ancora
e renda ospitali anche le lande oggi più desolate così che l’incipit giusto dovrebbe semmai essere del tipo:

“Premesso che un aumento della temperatura media globale e della concentrazione di CO2 in atmosfera
sarebbero altamente auspicabili per la vita sulla Terra, …”
 
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Già all'alba erano in giro con le scie chimiche.

Temperature particolarmente rigide la notte scorsa in molte località montane del Veneto.

Il record spetta al Passo Cimabanche, nel Bellunese, con -21,4 gradi
ed alla Piana di Marcesina (Vicenza) dove si sono toccati i -18,9 gradi.

Freddo intenso anche a
Santo Stefano di Cadore -14.3,
Pescul -12.8 e
Boscoverde (Rocca Pietore) -12.4,

mentre a Cortina si è arrivati a -8,5 gradi.

L’abbassamento delle temperature ha riguardato anche la pianura:
a Rovigo la minima è stata di -4,8,
a Verona di -4,5,
a Padova di -4.2,
a Vicenza di -6.1,
a Venezia di -2.8 e
a Treviso di -5,1. (ANSA)
 
Dai che abbiamo le elettriche che vanno a legna. :rotfl:


VOLVO CE E ROLLS-ROYCE SVILUPPANO UN CARICABATTERIE A LEGNA PER VEICOLI ELETTRICI OFF-GRID
Quando il lavoro viene svolto fuori rete in località remote, può essere difficile mantenere rifornite le macchine edili, indipendentemente dal fatto che il carburante sia liquido o elettrico. Ma ora, il nuovo BioCharger, primo nel suo genere, di Air Burners sta per rendere questo lavoro molto più semplice.

C'è un detto nel settore edile che dice: "potresti lavorare per la compagnia elettrica, ma ciò non significa che tu abbia corrente". E quando hai il compito di abbattere alberi, tracciare sentieri e gettare letteralmente le basi per l'espansione delle infrastrutture e della rete energetica, semplicemente non c'è un posto dove collegare le tue apparecchiature elettriche. Inserisci: il BioCharger.

Frutto di una collaborazione tra Volvo CE , Rolls-Royce e Air Burners, il BioCharger utilizza la "tecnologia a cortina d'aria" per bruciare legna e rifiuti in un sistema a circuito chiuso. Il calore risultante viene convertito in energia elettrica e immagazzinato in un modulo di accumulo batteria, o BSM, collegato. Tale energia può quindi essere utilizzata per caricare veicoli elettrici a batteria, macchine edili e utensili elettrici portatili in tutto il cantiere.

 
Sempre i democratici.


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IN TUTTA BOLOGNA LIMITE DI VELOCITÀ a 30 km/h 😡 IMPOSIZIONE DEMENTE.

Dall’amico Antonio Gottarelli:

Guardate questo studio CNR. Il minimo delle emissioni inquinanti per le vetture a benzina (grafico a sinistra) si ha intorno ai 50 km/ora, mentre per i Diesel intorno ai 70 km/ora. Tra 0 e 30 km/ora le emissioni aumentano molto significativamente: per i benzina del 50% e per i diesel fino al 500%. Inoltre vi è pure la beffa che per i veicoli a benzina che marciano sotto i 30 km/ora risulta che le vetture Euro 4 inquinano meno delle euro 6 o 5. Questi grafici mostrano l’assurdità delle politiche europee e smascherano le affermazioni FALSE del Comune di Bologna a sostegno dei 30 sul fatto che a minore meno velocità corrisponda meno inquinamento. E’ anzi prevedibile che l’inquinamento in città da traffico veicolare aumenterà di molte volte, anche in ragione del fatto che, rallentando la circolazione, i veicoli inquineranno per un più lungo arco di tempo a parità di chilometri.
 
Capite ? Questo è ancora il pensiero dominante.
Con le tasse crei lo sviluppo economico.
Questi sono dei poveri depressi.

Per l'Ocse l'Italia dovrebbe spostare le imposte dal lavoro alla proprietà e all'eredità,
così da garantire il mantenimento o l'aumento delle entrate.

"Lo spostamento delle imposte dal lavoro alla successione e alla proprietà
renderebbe il mix fiscale più favorevole alla crescita", si legge.

Un piano da incubo che sicuramente farà contenta la sinistra,
ossessionata dalle tasse e in particolare dalla patrimoniale,
un vero e proprio cavallo di battaglia da quelle parti.

E sarà evidentemente sfuggito un particolare a chi ha stilato il documento:

le imposte sul patrimonio fanno incassare allo Stato 49,8 miliardi di euro all’anno.
Per dare un'idea, l’incidenza è raddoppiata rispetto al 1990.
 
I poveri depressi sono ancora ancorati al concetto che
l'evasione fiscale è determinata dall'uso dei contanti.
Così ci buttano un po' di sabbia negli occhi e si chiudono........
credono loro......poveretti............e tutto il resto ?
......tutto quanto eluso fiscalmente dagli speculatori ?

Ah, IL NULLA.

Ma non solo: Roma dovrebbe aggiornare i calcoli della base imponibile
tenendo conto degli impatti distributivi e continuare a contrastare l'evasione fiscale
- altro tormentone - anche "continuando a promuovere l'uso dei pagamenti digitali e abbassando il tetto sui pagamenti in contanti".

L'Ocse consiglia l'eliminazione delle spese fiscali costose senza una giustificazione economica o distributiva
e la riduzione dell'erosione della base imponibile anche
"riducendo le spese fiscali e limitando la proliferazione di regimi fiscali speciali di flat tax".

Raccomandazioni dell'Ocse anche sul dossier pensioni.
L'Italia dovrebbe rivedere la spesa con lo stop graduale agli schemi di anticipo
e valutando interventi sulla tassazione delle pensioni d'oro retributive.

In altri termini, un'altra ricetta di sinistra: tassare, tassare, tassare.

Gli esperti hanno acceso i riflettori sulla spesa complessiva per le pensioni,
sottolineando che nel breve termine il problema si potrebbe contenere con

"l'eliminazione graduale regimi di pensionamento anticipato.
La parziale de-indicizzazione delle pensioni elevate dovrebbe essere mantenuta nel breve termine,
ma sostituita nel medio termine da una tassa sulle pensioni elevate
che non sono correlate a contributi pensionistici pregressi".

L'organizzazione con sede a Parigi ha evidenziato sul punto che
"questo contributo di solidarietà potrebbe essere mantenuto fino a quando
il reddito relativo dei pensionati non sarà allineato alla media Ocse".

Un programma di interventi che sembra destinato a un Paese in rovina
e non a un Paese come l'Italia, uscito a pieni voti dalle recenti crisi.
 
Spending review più ambiziose con un'attenzione al debito pubblico,
tra i più alti dei Paesi Ocse e da "riportare su una traiettoria prudente", ma non solo.

Gli esperti si sono soffermati anche sul Pnrr,
raccomandando a Roma di riorientare il Piano su progetti di investimento di grandi dimensioni
e gestiti a livello centrale che possono essere realizzati come previsto dal Piano rivisto.

"L'ambizioso pacchetto di riforme strutturali e di investimenti pubblici previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
rappresenta un'opportunità importante per rinvigorire la crescita e rendere più gestibili le pressioni fiscali", si legge.

Da qui il monito a "consolidare ed espandere le principali riforme recenti nei settori della giustizia civile,
della pubblica amministrazione e della concorrenza;
dotare la forza lavoro delle competenze necessarie per avere successo nella transizione digitale e verde;
e aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, soprattutto delle donne".
 

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