“Quante volte siamo tornati a casa con la divisa sporca,
dopo aver preso di tutto: sputi, insulti, oggetti.
Gridano slogan, fischiano, mostrano manifesti, striscioni, suonano i tamburi e poi se ne vanno”, racconta un poliziotto.
Ma non sempre è così.
Può accadere che tentino di forzare il blocco per entrare, ad esempio, in un ministero.
In quel caso avviene un intervento di alleggerimento.
Ovvero: la squadra, schierata con gli scudi, fa un passo avanti.
In genere, con manifestanti tranquilli, basta questo per riportare l’ordine.
Ma se c’è un’opposizione, come nel caso recente,
“violenta, che attacca per prima la squadra, allora l’alleggerimento diventa carica”.
Ma la carica ha le sue regole? Certo.
Secondo il Testo unico delle leggi della pubblica sicurezza,
il funzionario deve intimare per tre volte lo scioglimento della manifestazione.
Una volta c’era il trombettiere, che suonava tre volte.
Specchio dei tempi.
Tant’è che se compaiono i primi segni che la manifestazione sta cambiando natura, iniziano le cariche.
“Che deve durare poco, il tempo di allontanare i facinorosi.
Raggiunto l’obiettivo, bisogna ricompattare il reparto e tornare in posizione”.