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certo che Giorgetti & C. se fan sti conti meglio cambino qualche uomo in squadra....
capisco sballare i conti di alcune decine di miliardi, ma i dati arrivati son distanti anni luce da quando dichiarato a settembre.
Poi trovare la scusa del superbonus è il solito alibi per giustificarsi, ma è da quando son arrivati al governo che dicono del 110% e magari dare già dei conti peggiori prevedendo l'impatto di tale bonus sarebbe più corretto.

 
Con tutti i soldi che abbiamo versato a questi stolti,
avrei la soluzione di "confisca" dei beni della Ex Fiat.

Psa pronta a salire del 2,5%​


Non bastava un cda a trazione francese.

Non era sufficiente un amministratore delegato scelto da Parigi.


Non era abbastanza un top management a larghissima composizione transalpina.

Né era sufficiente aver scelto gli standard francese, e non italiani, per la costruzione delle auto.


E non era neanche abbastanza aver adottato la cassa integrazione nel nostro Paese ma non in Francia.

No, la Stellantis del futuro sarà ancora meno italiana, con buona pace della famiglia Elkann.


E sì che un minimo di gratitudine ci vorrebbe
nei confronti del nostro Paese che
- all'epoca del governo Prodi -
si inventò gli incentivi auto per evitare
il collasso della Fiat.
 
Da un lato la giustifico, perchè auspico, presumo, forse mi illudo,
che questo volta faccia sia dovuto ai problemi che potrebbero
nascere con uno scontro con l'europa ....ma.....dall'altro ......

Giorgia Meloni traditrice.

E' questo il senso del duro attacco che il network americano Fox
ha riservato alla premier italiana, definita "cocca di Biden e voltafaccia".

Un affondo che nasce principalmente, sempre secondo Fox, dall'avere cambiato idee un pò su tutto.

Iniziando dal suo spirito anti-globalista
a favore di una posizione molto più europeista,
allineandosi in toto con l'attuale inquilino della Casa Bianca.

Nonostante, la stessa, poco più di due anni fa durante un comizio di campagna elettorale,
lo attaccava pesantemente dicendo che l'Italia, con lei al governo, non sarebbe stata un mulo da soma dell'Occidente.

Un cambio di rotta che potrebbe avere conseguenze nefaste tra il suo elettorato tradizionale,
aprendo la strada a forze più radicali.

Elettorato già in subbuglio da tempo e molto critico
sulla linea atlantista scelta per Ucraina e Medio Oriente.


Ma non solo; c'è maretta anche per ciò che riguarda il mezzo dietrofront
sulle deportazioni degli immigrati illegali, con l’appoggio al Migration Asylum Pact della Ue.

Tutte scelte moderate ed in linea con i governi precedenti
che hanno già allarmato la base, forse pronta a non votarla più.
 
Come giudico la sparata di Macron?

"è un cretino, tenetelo al guinzaglio"

"Trattasi delle parole di uno statista evidentemente incapace che non ci sta con la testa.
Trattasi di un errore. A mio avviso, imperdonabile."


A porre un argine alle ripercussioni che tali frasi avrebbero determinato
sono intervenute la dichiarazioni degli altri capi di Stato e di governo
che hanno preso parte alla conferenza e che hanno ribadito
che non è mai stata nemmeno lontanamente valutata l'ipotesi
di spedire i soldati della Nato a fare macelleria di soldati russi in Ucraina.


Qualcuno tenga al guinzaglio Macron.

È a rischio il pianeta Terra.
 
Ultima modifica:
azzz........

"Siamo spinti da criminali verso il baratro
e non si ode neppure un belato di protesta:
questa umanità inebetita mi fa schifo"
 
Si può tranquillamente continuare a raccontare balle, almeno fino a quando si viene creduti.


Nel marzo 2022,
il National Post scrisse che circa 550 volontari canadesi erano già a Kiev,
pronti a unirsi all’esercito ucraino.


Su Wikipedia, alla voce Canadian-Ukrainian Brigade,
si trova conferma che già nei primi mesi del 2022
una brigata formata da volontari canadesi, tedeschi e polacchi combatteva nel Donbass.


Quando, il 28 aprile 2022, Eduard Basurin (portavoce della Repubblica Popolare di Donetsk)
annunciò la cattura di 400 foreign fighters all’interno della Azovstal a Mariupol,
tra i quali un alto ufficiale canadese, il portavoce del Governo canadese affermò
che si trattava di un ufficiale in pensione e – di conseguenza – quello che faceva in Ucraina erano fatti suoi.


Stessa narrazione riguardo al Generale Trevor Cadieu, volato in Ucraina
“to assist in training Ukrainian senior military leaders”.
Cadieu non è stato fatto prigioniero ed è tornato in Canada,
dove era sotto processo per un episodio di “sexual misconduct”.


Il 17 dicembre 2023, il prestigioso quotidiano The globe and Mail
pubblicava un’intervista con alcuni soldati canadesi impegnati nei combattimenti presso Kupyansk.
Nel sottotitolo, veniva riportata l’affermazione di un certo Dave Smith:
“Il you want to lose a war, lose attention”.


Così, per riportare l’attenzione sulla guerra russo-ucraina,
il Governo canadese – pochi giorni dopo le analoghe dichiarazioni del Presidente francese Emmanuel Macron –
ha affermato che il Canada potrebbe inviare truppe sul campo.


Nel frattempo, Ursula von der Leyen
non esclude che possa scoppiare la Terza Guerra Mondiale, perché “la pace non è permanente”.


Piove ininterrottamente da una settimana, che sia iniziato il diluvio universale?
Il bel tempo non è permanente!



Lasciamo da parte le dichiarazioni della Presidentessa della Commissione Europea
in merito all’acquisto di armi
(vorrebbe ordinarle via sms dal proprio telefonino e poi secretare i messaggi, come ha fatto con i vaccini?).


Lasciamo da parte le imbarazzanti immagini di Giorgia Meloni al cospetto di Joe Biden.


Concentriamoci sull’essenziale:

da più di due anni In Ucraina operano volontari giunti da casa nostra (e questo potremmo considerarlo “normale”),

da più di due anni l’esercito ucraino è addestrato, armato e fiancheggiato da ufficiali provenienti da Paesi membri della NATO,

da più di due anni utilizza l’intelligence della NATO e i satelliti americani
e compie persino atti di terrorismo al di fuori dei confini nazionali,
ai danni di Nazioni europee, grazie all’appoggio dell’Occidente.


Per quale motivo rischiamo di morire nella Terza Guerra Mondiale?

Per difendere la democrazia ucraina ?
 
Ci sono narrazioni talmente false da irritare chi le subisce: quella sulla guerra è un caso eclatante.

Io sono un pacifista e non mi piego alla logica “meglio morto che perdente” che ispira i nostri leader.

Possibile che nessuno alzi la voce contro l’accordo di sicurezza tra il nostro Paese e l’Ucraina?

Possibile che nessuno sia preoccupato dalla prospettiva concreta di un olocausto nucleare?

Gli straussiani hanno mentito.
Prima Euromaidan,
poi la violazione del Protocollo di Minsk,
quindi il rifiuto di rispettare il principio di autodeterminazione dei popoli,
infine il sostegno all’esercito ucraino.

Nel frattempo, un esercito regolare spara sulla folla radunata per ricevere aiuti umanitari,
ma non si può usare il termine genocidio, altrimenti i sionisti ti minacciano,
esattamente come fanno gli ucraini con le loro liste di proscrizione

(già colme di giornalisti morti, uno per tutti Gonzalo Lima).

Tutto questo è criminale e deve essere fermato.
 

L’Italia per l’Ucraina spende tre volte in più rispetto ai dati ufficiali​

Lo rivela Il Foglio
che contraddicendo quanto pubblicato sulla testata giornalistica tedesca ‘Welt’
secondo cui “l’Italia sull’Ucraina non fa quasi nulla”, riferisce:

“Ufficialmente,
l’Italia ha speso finora per gli aiuti militari all’Ucraina 0,691 miliardi di euro.
I dati però non comprendono quelli secretati”.


“Il numero è tre volte più grande: 2,2 miliardi di euro,
che coincide con gli equipaggiamenti donati all’Ucraina”.
 
“Una tabellina che circola al ministero della Difesa,
e che conferma il dato che ha ricavato il Foglio sull’Italia,
aiuta ad avere un quadro della situazione – si legge –

La Germania, finora, ha stanziato 17,7 miliardi, 3,5 miliardi all’anno fino al 2027.

La Gran Bretagna 9,1 miliardi.

L’Olanda 4,4 miliardi, spalmati su più anni
(nel 2022 e nel 2023 i miliardi versati sono stati 2,6, incluso il contributo del paese al Nato Trust Fund).

La Danimarca ha stanziato 8,4 miliardi, ma spalmati in sei anni, dal 2023 al 2028, significa 1,4 miliardi all’anno a partire dal 2023”.

“La Norvegia 3,8 miliardi spalmati in cinque anni, poco più di 0,7 miliardi all’anno.

La Polonia 3 miliardi, spalmati anch’essi su più anni.

Il Canada meno dell’Italia, 2,07 miliardi.

La Svezia 2,03 miliardi, ma la cifra offerta dalla Svezia comprende anche aiuti civili non scorporabili dai dati generali.

La Finlandia, finora, ha messo a disposizione dell’Ucraina aiuti pari a 1,64 miliardi.

La Svizzera 1,64 miliardi di franchi svizzeri, spalmati fino al 2028”. ADNKRONOS
 

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