Solo politica (10 lettori)

Val

Torniamo alla LIRA
Domanda logica. che ha un senso.
Magari qualche "democratico"risponde o forse qualche studente.

Come mai l'ISIS non colpisce mai Israele e Stati Uniti?
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ma va.....ma non fanno la revoca dei miliardi di euro che abbiamo dato a fiat ?

Leapmotor, il costruttore cinese di auto che ha siglato una joint venture con Stellantis,
si prepara a sbarcare in Europa.

E la scelta dello stabilimento dove sfornare la sua «piccola» elettrica
sarebbe caduta su quello polacco (ex Fca) di Tychy dove Stellantis produce,
sulla stessa piattaforma, la Jeep Avenger e la Fiat 600
,
in attesa di portare a tre i modelli, sempre su questa base, con l’Alfa Romeo Milano ormai in rampa di lancio.

In febbraio era balenata l’ipotesi che la stessa Leapmotor
potesse venire in soccorso della fabbrica torinese di Mirafiori, in sofferenza,
e per la quale la stessa Stellantis è chiamata a trovare un nuovo modello da affiancare alla Fiat 500 elettrica
e alle Maserati GranTurismo e GranCabrio.

Ma per ora non sarà così.

Secondo Automotive News la produzione della «piccola» cinese,
le cui dimensioni ricalcano quelle dell’attuale Fiat Panda,
partirebbe già nel secondo trimestre di quest’anno e verrebbe utilizzata
la cosiddetta tecnica di assemblaggio semi-scomposto (Skd).

In pratica, la trasformazione di kit parzialmente assemblati in prodotti finiti.

A dire il vero, la city-car a quattro posti e cinque porte di Leapmotor ha gia un nome, T03,
e in Francia viene importata e distribuita da una società locale.

In Cina il listino delle versioni sul mercato è ampiamente sotto i 10mila euro,
ma quando la T03 uscirà dalla fabbrica europea i prezzi saranno diversi a causa delle varie omologazioni richieste.


L’opzione polacca preferita da Leapmotor, ovviamente con la benedizione di Tavares,
sarà sicuramente uno dei temi al centro del prossimo «Tavolo Stellantis», convocato per il 3 aprile, sul futuro di Mirafiori.

«Il sito di Torino ha urgente bisogno dell’assegnazione di un nuovo modello di larga diffusione,
ma non elettrico, giacché questo tipo di motorizzazione stenta non poco a imporsi sul mercato italiano»,
la puntualizzazione di Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm. In verità, nei giorni scorsi si è parlato della possibilità di portare a Mirafiori la produzione della Fiat 500 ibrida, che pure nasce a Tychy, in Polonia.

L’ipotesi sarebbe stata al vaglio dei vertici di Stellantis, ma i tempi di attuazione sarebbero piuttosto lunghi.

Stellantis ha investito 1,5 miliardi nel 21% dell’azienda cinese di cui è presidente Baojun Wu.
 

Val

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L'avete votato ? Ora ve lo tenete.......

Beppe Sala fa spesso finta di niente,
ma Milano deve fare i conti con parecchi problemi.

Dall’emergenza sicurezza al caro-prezzi,
la città è sempre più invivibile per i comuni mortali
che non fanno parte del mondo radical chic.


All’elenco delle criticità si è aggiunto il dossier buche:
le strade sono costellate di voragini, un pericolo enorme per chi guida.

Il buonsenso porterebbe l’amministrazione ad accelerare sulla manutenzione,
ma la sinistra sembra avere idee diverse.
 

Val

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Intervenuto in Commissione Mobilità,
il consigliere Marco Mazzei (rigorosamente lista Sala)
è certo che per risolvere la questione delle buche è necessario

“insistere in modo ancora più radicale su una riduzione drastica di auto e mezzi pesanti che circolano in città.
Girare con una Suv o con un pick-up che pesano tonnellate non è la scelta migliore per la qualità della vita. Pesano di più e usurano l’asfalto”.

Ma mica è finita qui, Mazzei ha aggiunto sul punto:

“O finisce che, per difendere la libertà di una ristrettissima cerchia di persone, penalizziamo il bene di tutti, le strade.
Inutile impiegare le migliori innovazioni e gli asfalti migliori per rifare le strade
se poi si viaggia in città con un Hummer.
Se uno si sente libero di girare con un carro armato, l’asfalto migliore ce lo siamo giocato”.


L’assessore alla Mobilità, Arianna Censi, ha applaudito l’intervento di Mazzei, ma non avevamo dubbi.

PISTOLA. QUANTI HAMMER CI SONO IN GIRO ? 2 forse 3 ?

Sai quanto pesa un SUV ? 1600 Kg.

Sai a cosa corrisponde 1 UNA tonnellata ? 1000 kg.

Ma è chiederti troppo........
 

Val

Torniamo alla LIRA
Eppure le castronerie sono visibili ad occhio nudo.

Per il mondo Sala, a Milano la gente non usa la macchina per andare a lavoro, ma solo per esigenze personali.

Quindi è giusto contrarre la libertà di spostarsi in nome… del nulla,
se non della scarsa voglia di procedere con la manutenzione.

E c’è un altro mito da sfatare: Milano non è il regno dei Suv e dei mezzi pesanti.

L’orizzonte della sinistra è un altro,
quello di ridurre entro il 2030 del 50 per cento il trasporto privato su strada,
rendendo Milano ciclopedonale entro il 2050.

Sparate che non sono passate inosservate, fortunatamente.

“Seguendo la logica di Mazzei,
allora per eliminare le rapine nei negozi si dovrebbero chiudere gli esercizi commerciali.
E via discorrendo per altre mille criticità.

In realtà, la commissione Mobilità del Comune ha confermato la grave insufficienza delle risorse
stanziate dalla giunta per le manutenzioni degli asfalti in città,
causa primaria delle voragini che si sono aperte a Milano nelle ultime settimane.
Questo porta a spendere più soldi per fare rattoppi straordinari, che dureranno poco”.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ma non c’è da stupirsi di certi propositi se pensiamo a quanto affermato da Sala.

Legate ai giorni di pioggia che hanno colpito Milano,
le buche rappresenterebbero l’emblema del cambiamento climatico:

“Le strade di una città come Milano, piccola con una quantità di macchine significative,
sono molto sollecitate, i binari non aiutano, c’è anche un problema di budget ed è inutile nasconderlo,
però la riflessione che stiamo facendo è che, ci piaccia o non ci piaccia,
dobbiamo abituarci a questa situazione fatta da periodi di siccità e piogge violente e continuative.
È una cosa che una volta non accadeva. Noi siamo qui per adeguare il sistema e fare sempre meglio”.


Ideologia talebana allo stato puro.

Buche sulle strade di #Milano dopo le recenti piogge: i danni nelle zone di Monumentale, Garibaldi e Bande Nere pic.twitter.com/e2Bx9DZhYS
— Local Team (@localteamit) March 18, 2024
 

Val

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Poveretto....si fa chiamare "giornalista".

I cambiamenti climatici stanno modificando in maniera evidente la fioritura dei ciliegi.
Le tempistiche sono ben differenti rispetto al passato,
ciò a causa delle emissioni di CO2 e dell’aumentato calore delle aree urbane.

Se era ormai evidente a tutti come i cambiamenti climatici influenzano direttamente i cicli naturali.

Quello della fioritura dei ciliegi non fa ovviamente eccezione.

Si registra così una media d’anticipo di 11 giorni
rispetto a quelli che sono i tempi precedentemente ritenuti normali.

Un team internazionale è impegnato nello studio di questo fenomeno,
evidenziando come le emissioni di CO2 e altri gas climalteranti
siano responsabili di circa sei giorni di anticipo degli 11 totali di media indicati.

L’anticipazione della fioritura comporta differenti rischi, tra i quali il pericolo di gelate improvvise.
Ciò può provocare danni enormi tanto alle piante quanto agli insetti.

QUESTO E' SCEMO FORTE.

È necessario agire immediatamente, anche con piccoli gesti quotidiani.

Al di là delle decisioni governative,
se le masse decidessero di apportare piccole o grandi modifiche al proprio stile di vita,
la natura ringrazierebbe.
"Giornalista pubblicista
ed esperto copywriter,
ho accumulato esperienze in TV,
redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV,
come autore, giornalista e copywriter."

E' SICURAMENTE UN ESPERTO .......SI', ESPERTO DEL ............
 

Smuruni

DICK WAGNER THE MAESTRO
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Val

Torniamo alla LIRA
150/200 persone innocenti - forse di più - sono morte
ed invece che condannare questa vile azione,
i nostri giornalai cosa fanno ?

Così si fa propaganda.
Così si condiziona il pensiero del popolino già cerebroleso dalla
stessa linea seguita con il covid.

Sanno tutto - LORO -
Pensate invece ai civili uccisi.

E non ad un povero giullare che tanto non sarà rieletto
e scomparirà nel NULLA COSMICO.


Putin aveva deciso in anticipo
che questa carneficina fosse funzionale a un suo fine preciso,
direttamente legato alla guerra in Ucraina.

Ieri lo stesso Putin ha dato la linea ufficiale, usando la parola «nazista»
che la sua propaganda collega sempre al governo di Kiev,
raccontando l'assurda storia di terroristi in fuga verso l'Ucraina
attraverso una zona di guerra sorvegliatissima
e parlando di «contatti» non precisati e di terroristi genericamente «stranieri».

I media filogovernativi hanno ricevuto «dall'alto» l'ordine di enfatizzare la pista ucraina,
parlando nei loro servizi giornalistici di «tracce» del coinvolgimento di Kiev lasciate dai terroristi in fuga.

Insomma, è tutto già deciso: il mandante è Zelensky, e la pagherà.

E il cerchio si chiude.

L'obiettivo di Putin è sfruttare un momento di divisioni tra gli alleati occidentali di Kiev
per scatenare un brutale capitolo decisivo della guerra che includa l'omicidio di Zelensky.

Eccitare l'opinione pubblica russa contro i «terroristi nazisti ucraini»
e trovare così terreno fertile per proclamare quella nuova mobilitazione di massa
(«è l'ora dell'unità» significa questo) necessaria per l'attacco finale.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ma chi è il giornalaio in questione ?

Fabbri ha un ruolo di rilievo nel giornalismo,
collabora spesso con il direttore del Tg di La7 Enrico Mentana
(che è anche il direttore responsabile del sito web della rivista Domino, di cui Fabbri è direttore editoriale)
ed è apprezzato perfino da enti legati all'intelligence.

Su Fabbri-giornalista si è scagliata l'attenzione di .............:

per non lasciare nulla di inesplorato,
l'economista si è lanciato in un'indagine sul sito dell'Ordine dei giornalisti
scoprendo che nessun Dario Fabbri risulta iscritto malgrado
«si autodefinisca tale nelle sue biografie».



Si è limitato a dire:
«Non rispondo a critiche personali, né rilascio interviste sulla mia sfera personale.
Valuto il giudizio basato solo sul mio lavoro».
 

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