Val
Torniamo alla LIRA
L'hai fatta fuori dal buco ? ....ora, pulisci. Ahahahah
Dietro il clamoroso risultato del «Nuovo Fronte Popolare»
che porta all'Assemblea Nazionale ai 181 deputati e s'impone come prima formazione
si celano i circa settanta seggi «marci» conquistati dagli uomini di Melenchon.
In questo pallottoliere i 166 seggi dei macroniani uniti al centinaio di voti del «Nuovo Fronte Popolare»
ripuliti dagli impresentabili di Melenchon non basterebbero a raggiungere la maggioranza assoluta.
Il tutto in un'Assemblea dove la France Insoumise a sinistra
e il Rn a destra saranno garanzia d'opposizione spietata.
Per non parlare dell'enigmatica posizione di un Mélenchon
che da una parte reclama la guida del governo
e dall'altra promette una guerra a tutto campo a Macron.
«È sconfitto ora basta scuse. Siamo pronti a governare
i francesi hanno votato secondo coscienza e abbiamo vinto».
Ora però il problema non è l'aritmetica, ma la politica.
Dal punto di vista istituzionale Macron è costretto ad affidare al «Nuovo Fronte Popolare» la formazione del nuovo governo.
Il problema è però chi sia veramente il leader di quella formazione.
E soprattutto quale sia la vera natura dell'alleanza che ha coagulato i voti della sinistra francese.
Dietro il clamoroso risultato del «Nuovo Fronte Popolare»
che porta all'Assemblea Nazionale ai 181 deputati e s'impone come prima formazione
si celano i circa settanta seggi «marci» conquistati dagli uomini di Melenchon.
In questo pallottoliere i 166 seggi dei macroniani uniti al centinaio di voti del «Nuovo Fronte Popolare»
ripuliti dagli impresentabili di Melenchon non basterebbero a raggiungere la maggioranza assoluta.
Il tutto in un'Assemblea dove la France Insoumise a sinistra
e il Rn a destra saranno garanzia d'opposizione spietata.
Per non parlare dell'enigmatica posizione di un Mélenchon
che da una parte reclama la guida del governo
e dall'altra promette una guerra a tutto campo a Macron.
«È sconfitto ora basta scuse. Siamo pronti a governare
i francesi hanno votato secondo coscienza e abbiamo vinto».
Ora però il problema non è l'aritmetica, ma la politica.
Dal punto di vista istituzionale Macron è costretto ad affidare al «Nuovo Fronte Popolare» la formazione del nuovo governo.
Il problema è però chi sia veramente il leader di quella formazione.
E soprattutto quale sia la vera natura dell'alleanza che ha coagulato i voti della sinistra francese.