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Negli scorsi giorni, è stato confermato il carcere preventivo a Paolo Emilio Signorini, detenuto a Marassi.

L'ex presidente dell'Autorità Portuale rimane l'unico tra gli indagati (una quindicina)
e tra i soggetti raggiunti da misure cautelari (dieci in tutto) ad essere finito in carcere.


Chissà se quelli di sopra - violenti con il coltello - sono ancora in carcere.
 
Ma diciamolo.

Ha perfettamente ragione Sansonetti
quando dice che ormai siamo al sequestro di persona a scopo di ricatto.

Non ho parole.

Mi dispiace che Mattarella non intervenga e faccia finta di niente.
E' il Capo del CSM e la follia di questo caso è sotto gli occhi di tutti.

E' una figuraccia mondiale, planetaria.


Chi è che diceva che questo è il paese del diritto?
 
Il futuro in mano a questa gioventù ? .......puah.

Dopo il lancio di un gattino da un ponte della Sardegna,
effettuato da un minorenne incitato nell’impresa da un gruppetto di altrettanto squilibrati
che hanno effettuato pure le riprese destinate ai social,
credevamo di averle viste tutte (anche troppe).

E invece no.

Lo chiamano “train surfing” e consiste nel prendere al volo (in senso letterale) un treno
e rimanervi attaccato più a lungo possibile: altra “ideona” spuntata dal mondo dei social.


L’altro giorno l’informazione nazionale si è occupata dell’impresa compiuta da uno squinternato 18enne
che si è “attaccato” all’ultima carrozza di un Intercity e si è fatto trasportare (sempre attaccato al vagone)
da Civitanova Marche a Pescara per un totale di circa cento chilometri.


A riprenderlo dopo l’impresa sono stati i genitori (ma quella sera di diciotto anni fa non potevano guardare la tivù?)

A leggere il Corriere della Sera si apprende anche che il padre ha raccontato agli agenti della Polfer
che “suo figlio è in qualche modo recidivo: già in passato è stato protagonista di una bravata simile,
addirittura partendo da Foggia e con arrivo sempre a Pescara”.

Eppure, aggiungiamo noi, anche su qualsiasi sito di shopping online
è possibile acquistare un oggetto particolarmente indicato in simili situazioni: si chiama guinzaglio.
 
Il detto è sempre quello : "chi gli capita è sua".

Quindi, come ampiamente riportato dalla stampa nazionale,
il Tribunale di Brescia ha respinto la richiesta per un secondo processo in merito alla strage di Erba,
per la quale sono stati condannati all’ergastolo Olindo Romano e Rosa Bazzi.

A caldo, mi sento di condividere il duro commento del celebre criminologo Carmelo Lavorino
il quale, in un video postato su YouTube, ha sostanzialmente messo sotto accusa il nostro sistema giudiziario,

“ancora incapace di andare a sbucciare le bucce non sbucciate.
C’è un evidente sistema errorifico all’interno del processo italiano:
se un cittadino incappa in indagini malfatte, basate sulla prepotenza investigativa, poi non riesce a difendersi bene”.

Ed è esattamente ciò che è purtroppo accaduto ai danni dei due sventurati e ingenui coniugi lombardi c
he, ha concluso Lavorino, oltre alle evidenti storture investigative,
sono stati entrambi vittime inconsapevoli “di un cosiddetto do ut des mass-mediatico e giudiziario”.

D’altro canto, come ben sanno gli studiosi dei fenomeni di massa, tendenzialmente,
per tutta una serie di ragioni, tra cui quella legata all’ancestrale ricerca di un rassicurante capro espiatorio da sbattere alla gogna,
le persone comuni inclinano in maggioranza verso un colpevolismo a prescindere,
soprattutto quando esse sono completamente disinformate.

In questo caso, per ragioni legate esclusivamente al business,
gran parte dei mezzi di informazione si allineano, creando una preoccupante interazione
che annichilisce anche i fatti e i rilievi più eclatanti, come lo sono ancora oggi
– nonostante il parere dei giudici di Brescia – quelli mossi dal sostituto procuratore generale di Milano, Cuno Tarfusser,
e che lo hanno convinto a presentare l’istanza di revisione.

Ora, anche se la difesa di Olindo e Rosa ha già dichiarato di voler ricorrere in Cassazione,
personalmente debbo ammettere che mi aspettavo questo finale,
sebbene un esito diverso avrebbe certamente rappresentato un enorme passo in avanti
verso l’instaurazione di quel “giusto processo” che in molti, troppi casi,
soprattutto quelli che finiscono sotto i riflettori dei media, rappresenta ancora una tragica chimera.

Infine, se neppure in un caso così evidente di un “Grande abbaglio” giudiziario,
prendendo a prestito il titolo dell’argomentato libro innocentista scritto a suo tempo da Felice Manti ed Edoardo Montolli,
il sistema non riesce a emendarsi,

beh, come semplice cittadino non mi sento molto rassicurato.
 
Repubblica (what else?)
si produce in un articolo di "solidissime" basi scientifiche
per affermare che la didattica a distanza è meglio della scuola in presenza:


La maggior parte dei ragazzi preferisce la propria cameretta, scrivono su Repubblica.
Si tratta di un articolo che descrive i risultati di uno studio realizzato da GoStudent,
la piattaforma che vende attività tutoring e ripetizioni online,
riguardo a come gli studenti vivono lo studio online e la didattica a distanza (Dad), dalla pandemia in avanti.

Questo studio riporta dati in controtendenza:
sembrerebbe che l’84% degli studenti di età compresa tra 6 e 18 anni si sente più sicuro e meno impacciato
durante le lezioni online rispetto a quelle in presenza
e il 77% degli intervistati si sente più a proprio agio in un contesto digitale.


Se non siete completamente anestetizzati dalle fregnacce prevalenti,
dovreste notare un minuscolo, quasi invisibile, conflitto di interessi:

una società che vende una piattaforma per la didattica a distanza
produce uno studio
che dice che la didattica a distanza è assolutamente eccellente.

Apperò.




Va bene, correlation is not causation etc etc,
ma non era così difficile constatare che il crollo nelle competenze negli anni di COVID
mostrato dallo studio PISA 2022 avesse più che qualcosa a che fare con le scuole chiuse e la didattica a distanza, perlappunto.




Oggi è ormai piuttosto chiaro che qualcuno è disperatamente in cerca della prossima crisi,
in particolare della prossima crisi epidemica:

non sono mancati allarmi sull'influenza aviaria, HPV (!) e da ultimo pertosse e morbillo (di nuovo).

Abbiamo avuto un numero nauseante di occasioni per costatare che in questi casi,
come in due anni di pandemia,
si dice "scienza" ma si tratta di dogma

o pregiudizio impermeabile a qualsiasi efficace dimostrazione scientifica contraria.


Ed è facile prevedere che molti si preparano, di nuovo, a invocare a gran voce le scuole chiuse,

così, senza pensare all'indomani, a rovinare la gioventù.
 
ADDENDUM:

E' bene ricordare che l'attivismo di Sara Gandini fece vincere la battaglia sulla riapertura delle scuole nel '21.

E' bene anche ricordare che la fine della scuola a distanza NON provocò l'apocalisse prevista dai soliti, factcheckers inclusi.

Quella vittoria fu anche il frutto di una situazione politica particolare,
perché se sulle scuole andò in un modo
con il green pass all'italiana la storia fu tutta diversa.

Ma resta una considerazione di fondo:

senza parlare, parlare, parlare e senza alzare la voce, ogni tanto, nulla sarebbe stato ottenuto. Silvestri e Gandini, su binari separati,
contro ogni pronostico e contro tutte le forze avverse (che non erano poca cosa) finirono per vincere le loro battaglie (mAb e scuole),
e per vincerle prima ancora che con i risultati sul piano della "narrazione".

Battaglie che in primis hanno avuto un valore simbolico:

infrangere quella che allora era l'asfissiante cappa del "new normal",

propagandata a reti unificate da buonedame e probiviri.

Qua sopra al confronto si è fatto meno di nulla.

Ma la linea guida rimane la stessa:


"Cosa possiamo contro una tale moltitudine?"

"Ebbene, possiamo combattere. E vincere, forse..." "Forse..."
 
Ma dico io...che biden fosse già da anni un caso geriatrico irrisolvibile,era palese, invece di farlo crepare di ictus fra qualche tempo ( aprendo a nuove storie complottiste ), non potevano farlo crepare di COVID ( visto che sé l'è preso 7/8 volte ), e che avrebbe anche incrementato le vaccinazioni :d:
Questi esportatori di democrazia li vedo un pochino ingenui ....a no, gli ingenui sono quelli che li seguono...in democrazia, s'intende...a meno che si sia Gregorio IX e Torquemada (a buon intenditore :rasta:)
 
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Questi esportatori di democrazia li vedo un pochino ingenui ....

.......a no, gli ingenui sono quelli che li seguono...in democrazia, s'intende...
 

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