Solo politica

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Questi sono i "democratici di sinistra", coloro che dovrebbero - prima di tutto -
difendere gli interessi della classe lavoratrice. Leggete qualcosa al riguardo ?


«Unitevi a noi per combattere contro
l'agenda razzista e reazionaria dei repubblicani,
per stare dalla parte della Palestina,
difendere i diritti delle donne,
i diritti riproduttivi
e quello della comunità Lgbtq,
difendere i diritti degli immigrati
e sostenere la pace,
la giustizia
e l'equità»
 
Continuo a ribadire che NOI abbiamo la capacità economica,
la capacità industriale, lo spirito imprenditoriale, le risorse dei cittadini
per dire BASTA all'europa, così come è stata indirizzata da fanatici
politici irresponsabilmente deviati verso una politica ridicola e
penalizzante per il cittadino medio, colui il quale PAGA le tasse.
PAGA tutte le stronzate ambientaliste. PAGA PAGA PAGA
e viene sottomesso ad una ristretta cerchia di oligarchi di turno,
che si arricchiscono sempre più.


Meloni non è più la leader di un piccolo partito di destra
che andava alle convention negli Stati Uniti dei Conservatori organizzate dal GOP (il partito repubblicano Usa),

oggi è presidente del Consiglio di un Paese, come l'Italia,
con un debito pubblico enorme e con una procedura di infrazione aperta da Bruxelles che costa 12 miliardi di euro all'anno.

Un dettaglio (eufemismo) che non si può certo sottovalutare.

Al di là delle dichiarazioni ufficiali, ovvie e scontate di tutta Europa,
a partire da Ursula von der Leyen e passando per Emmanuel Macron e Olaf Scholz,
di condanna ferma e totale dell'attentato a The Donald, a Bruxelles
e nelle principali cancellerie europee sono molto preoccupati che quanto accaduto in Pennsylvania
nella notte tra sabato e domenica possa dare il colpo finale al claudicante e traballante Joe Biden
facendo volare Trump verso la Casa Bianca con una maggioranza ampia e netta sia al Senato sia alla Camera.

E con in mano anche il Congresso, con i repubblicani trascinati dal voto per le Presidenziali,
il tycoon potrebbe rapidamente passare dalle parole ai fatti
e sganciarsi economicamente, politicamente e militarmente dall'Europa.

Meloni dunque, dietro le quinte, teme uno scenario del genere
e pur essendosi astenuta all'ultimo Consiglio europeo su von der Leyen
sta trattando proprio con Ursula una sorta di desistenza/astensione
nel segreto dell'urna del Parlamento europeo
per strappare un commissario di peso e per restare agganciata a Macron
nella richiesta di una maggiore flessibilità sul Patto di Stabilità.

E in questo contesto il rapporto con l'altra sponda dell'Atlantico è fondamentale,
soprattutto ma non solo per la guerra in Ucraina in corso
ma anche per le mire cinesi di dominare il mondo, almeno per gli equilibri a Bruxelles.

Meloni oscilla e si barcamena, quindi, tra la sua storia ancorata a destra e trumpiana
e la necessità di non venire ulteriormente isolata in sede Ue.

È ovvio che le bordate di Salvini, che di mestiere fa il vicepremier, sono una bella grana per la premier,
non solo per la contrapposizione sempre più evidente con Tajani, (leccakulo del potere)
ma perché le parole del leader leghista rimbalzano in tutte le capitali europee
e rendono l'azione politica sottotraccia di Meloni più complicata.
 
Di bene in meglio

Un altro amministratore pubblico arrestato.

Come scrive l'Ansa, l'assessore alla Mobilità del Comune di Venezia, Renato Boraso,
è stato arrestato nell'ambito dell'indagine su reati amministrativi svolta dalla Guardia di Finanza.

L'abitazione di Boraso è stata inoltre sottoposta a perquisizione.

Nell'inchiesta sono coinvolte 18 persone, a vario titolo,
e le misure cautelari eseguite sarebbero una decina.
 
Assassini liberi. Assassini liberati. Ma sulla base di IPOTESI , si arresta. In carcere.


Terremoto all’alba di oggi, martedì 16 luglio, nella giunta di Venezia,
l’assessore alla Mobilità Renato Boraso è stato arrestato e tradotto in carcere.

Cinquantatré anni, di Favaro Veneto,
è al centro di un'inchiesta della procura che parrebbe legata alla sua attività di consulenza finanziaria.

Una nota della guardia di finanza, che opera sul campo, fa riferimento a
«ipotesi di reati perpetrati ai danni della pubblica amministrazione».

L'indagine​

Al momento, sono in corso perquisizioni in Comune a Venezia
ma anche nella sede del gruppo della mobilità lagunare Avm/Actv.

È stata, inoltre, perquisita la casa dell'assessore Boraso.

La Finanza sta eseguendo una serie di misure cautelari (sarebbero una ventina).

Nell'inchiesta, che, pare, include anche funzionari e imprenditori, figurano 18 indagati: t
ra questi c'è Giovanni Seno, direttore generale di Avm.

Sono inoltre in corso sequestri preventivi per circa un milione di euro.

Maggiori dettagli saranno illustrati alle 12,
in una conferenza stampa convocata dal procuratore, Bruno Cherchi.
 
Non posso divulgare il mio pensiero al riguardo........

Gentiloni: “Von der Leyen merita il secondo mandato per come ha affrontato la pandemia”​

 
Bidet ? ....l'ha detto bidet ? ....noooooo ?

"Ho rinnovato al Presidente Lula la riconoscenza della Repubblica Italiana
per il contributo dei giovani brasiliani alla liberazione dell’Italia dall’occupazione fascista e nazista”
.
 
Dalla procura hanno inviato un avviso di garanzia "a sua tutela"
anche al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che risulta essere indagato.

La vicenda che coinvolge Brugnaro
riguarda le trattative con l'imprenditore di Singapore Chiat Kwong Ching per l'area dei "Pili" alle porte di Venezia,
di proprietà dello stesso Brugnaro, e il blind trust che gestisce il patrimonio che il sindaco creò quando venne eletto.

"Stiamo valutando la correttezza della gestione del blind trust del sindaco",
ha dichiarato il procuratore capo di Venezia, Bruno Cerchi a margine della conferenza stampa.

"Per correttezza nei suoi confronti, gli abbiamo detto che stiamo valutando questo caso.
Forse poteva non essere necessario, ma per trasparenza dell'attività della procura
abbiamo ritenuto che fosse messo a conoscenza questa valutazione.
Non è stato attinto nemmeno da perquisizione", ha aggiunto.

"Il centro dell'indagine è l'attività dell'assessore
in relazione alla strutturazione di gare in cui venivano favoriti alcuni privati
rispetto ad altri in cambio di denaro", ha detto ancora il procuratore.

I finanzieri nel corso della mattinata hanno effettuato perquisizioni
presso il Comune di Venezia e nella sede della mobilità lagunare Avm/Actv.
 

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