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In Europa sono da ricovero in TSA
E chiara la tua agenda di infiltrato russo.

1.Vuoi un Europa indifesa
2.Spargi continuamente notizie su quanto gli europei sono stupidi
3.Continui a dire quanto sia grande la grande federazione russa
4. Provi continuamente a spaventare gli europei
 
E chiara la tua agenda di infiltrato russo.

1.Vuoi un Europa indifesa
2.Spargi continuamente notizie su quanto gli europei sono stupidi
3.Continui a dire quanto sia grande la grande federazione russa
4. Provi continuamente a spaventare gli europei
è quello che stanno facendo da ambo le parti gli attuali imperi (che nn è l'Europa)

Come lo fu col covid per distrarre/deviare l'opinione pubblica .

La storia insegna che quando uni impero sta per finire corre il rischio di regressione, ovvero di ritornare alla situazione precedente.

Si deve stare molto attenti e distaccati


:specchio:
 
E chiara la tua agenda di infiltrato russo.

1.Vuoi un Europa indifesa
2.Spargi continuamente notizie su quanto gli europei sono stupidi
3.Continui a dire quanto sia grande la grande federazione russa
4. Provi continuamente a spaventare gli europei
 
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Il Manifesto di Ventotene letto oggi
dà oggettivamente una pessima impressione,
giacché esorta alla edificazione di una pòlis continentale anacronistica
e soprattutto illiberale, statalista e antidemocratica; di origine platonico-massonica,
fondata, appunto, sul diritto della setta dei “pochi che sanno” ad incarnare il “Principe” perfetto.

Gli attuali sedicenti eurosapienti,
in realtà, ignorano che il padre di tutti i regimi autoritari e totalitari fu, appunto, Platone,
teorico non solo della superiorità morale, spirituale e culturale della pederastia a danno dei fanciulli, a scopo, a suo dire, pedagogico,
ma anche del Governo degli elevati, che nessuno, però, si sarebbe dovuto permettere di scegliere, essendosi eletti da soli.

Il pensiero politico del filosofo dalle spalle larghe fu ben poca cosa, riducendosi al teorema,
secondo il quale gli educati al sapere debbono dirigere e comandare non sui cittadini, bensì sui sudditi,
che hanno il dovere di obbedire ai “migliori” e tacere.


Da un lato, i sapienti; dall’altro, il popolo bue.
 
Nel 1940, il leggendario trasvolatore Charles Lindbergh fonda l’America First Committee,
che vanterà 800mila iscritti, tra cui anche i futuri presidenti John Fitzgerald Kennedy e Gerald Ford,
per contrastare l’interventismo di Franklin Delano Roosevelt.

L’impegno della commissione era finalizzato a che gli Stati Uniti restassero neutrali nella seconda guerra mondiale,
causata, secondo Lindbergh, non dall’ “innocente” Hitler, ma dalla congiura ebraica.

Anche il moscovita Palmiro Togliatti, del resto, sino al 1941,
ritenne Adolf vittima dei capitalisti e degli imperialisti francobritannici, non dell’adorato satanico Volksgeist.

A contrastare la variamente elogiata avanzata nazional-socialista
– le deviazioni dal socialismo democratico furono alla base di tutti i totalitarismi e dei regimi autoritari di massa –
sussisteva nel 1941, come unica muraglia, il bevitore di 42mila bottiglie di champagne, Winston Churchill.
 
Il contesto poteva autorizzare un’idea d’Europa che, oggi, ripugnerebbe a qualsiasi liberaldemocratico,

benché l’attuale Ue,
con i commissari Ue che decidono, ordinano, impongono, vietano e sanzionano,
ma che nessuno elettore europeo ha votato,
ricalchi le parti peggiori del manifesto di Ventotene,
con l’aggiunta negativa, peraltro,
che non si tratta affatto di elevati,
ma spesso di complessati, di falliti e di presuntosi incapaci.


Resta, infine, una verità inconfutabile:
chiunque, oggi, spacci come attuale ed esemplare quel progetto d’Europa,
che sia un leader politico, un presidente, un sindaco, un senatore, un deputato,
un europarlamentare al soldo del Qatar o della Cina, un cantante o un guitto bestemmiatore e comunista,
va annoverato tra le persone aduse a spargere fumo,
forsennatamente sospinte dalla più esecrabile simulazione
o da un’imperdonabile sconoscenza del testo e della Historia.
 

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