Val
Torniamo alla LIRA
Nome cognome nazionalità, no è ?
Valido solo per quelli messi in galera dai giudici democratici
Brescia.
Stava passeggiando in via Cefalonia a Brescia, con il suo bimbo di pochi mesi nel marsupio
quando è stata avvicinata da un uomo, uno straniero sui 30 anni, che l’ha palpeggiata ed ha tentato di strapparle i pantaloni.
Momenti di pur terrore quelli vissuti da una giovane mamma, aggredita in pieno giorno in città.
Fortunatamente, le sue grida hanno attirato l’attenzione di un uomo che è intervenuto per difenderla dall’aggressore.
Lo straniero si è quindi allontanato ma è stato individuato poco dopo da una Volante della Polizia di Stato che lo ha bloccato.
Agli agenti l’uomo ha fornito false generalità: deve rispondere di violenza sessuale e false attestazioni alle forze di polizia.
Valido solo per quelli messi in galera dai giudici democratici
Brescia.
Stava passeggiando in via Cefalonia a Brescia, con il suo bimbo di pochi mesi nel marsupio
quando è stata avvicinata da un uomo, uno straniero sui 30 anni, che l’ha palpeggiata ed ha tentato di strapparle i pantaloni.
Momenti di pur terrore quelli vissuti da una giovane mamma, aggredita in pieno giorno in città.
Fortunatamente, le sue grida hanno attirato l’attenzione di un uomo che è intervenuto per difenderla dall’aggressore.
Lo straniero si è quindi allontanato ma è stato individuato poco dopo da una Volante della Polizia di Stato che lo ha bloccato.
Agli agenti l’uomo ha fornito false generalità: deve rispondere di violenza sessuale e false attestazioni alle forze di polizia.
Val
Torniamo alla LIRA
Partigiano Corrado Formigli che ieri sera sei tornato in televisione col tuo programma, dopo la pausa estiva, fermati.
Non tu, ma qualcuno potrebbe prenderti alla lettera sul pericolo del ritorno del fascismo ed imbracciare il mitra.
Compagno Formigli, credimi non c’è nessuna guerra in corso se non quella in Ucraina, ma è tutta un’altra storia.
Non c’è bisogno di aizzare i toni contro persone fisiche, tipo Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
È scritto nella Costituzione, che dici di voler difendere,
che hanno diritto di parola,
di candidarsi,
di vincere l’elezione
e di accomodarsi a Palazzo Chigi.
Si chiama democrazia…
Non tu, ma qualcuno potrebbe prenderti alla lettera sul pericolo del ritorno del fascismo ed imbracciare il mitra.
Compagno Formigli, credimi non c’è nessuna guerra in corso se non quella in Ucraina, ma è tutta un’altra storia.
Non c’è bisogno di aizzare i toni contro persone fisiche, tipo Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
È scritto nella Costituzione, che dici di voler difendere,
che hanno diritto di parola,
di candidarsi,
di vincere l’elezione
e di accomodarsi a Palazzo Chigi.
Si chiama democrazia…
Val
Torniamo alla LIRA
Carlo Calenda, il Re dei Parioli nonché leader del Terzo Polo cui aderisce anche Matteo Renzi.
Dopo aver letto le interviste mattutine del segretario Pd
(in cui si paventava un rischio democratico e l’ipotesi che il centrodestra una volta al potere possa prima cacciare Mattarella e poi cambiare la Costituzione),
Calenda ha riassunto il pensiero di molti in una semplice ma efficace frase: “Sono tutte cazzate”.
Facile, semplice.
Insomma: sono “tutte cazzate”, come sostiene Calenda, e peraltro non stanno facendo affatto bene ai dem.
Dice lapidario Renzi: “Da quando Letta si è messo a fare campagna elettorale stanno crescendo Meloni e Conte”. Ha ragione.
Poi, per carità: a urne aperte può succedere di tutto.
Forse verremo smentiti.
Ma anche qualora Letta riuscisse a raccattare più voti del previsto,
non per questo la sua narrazione sul “pericolo democratico” otterrebbe maggior credito.
Magari vorrà dire che gli italiani ci avranno creduto.
Ma sempre una cazzata resta.
Dopo aver letto le interviste mattutine del segretario Pd
(in cui si paventava un rischio democratico e l’ipotesi che il centrodestra una volta al potere possa prima cacciare Mattarella e poi cambiare la Costituzione),
Calenda ha riassunto il pensiero di molti in una semplice ma efficace frase: “Sono tutte cazzate”.
Facile, semplice.
Insomma: sono “tutte cazzate”, come sostiene Calenda, e peraltro non stanno facendo affatto bene ai dem.
Dice lapidario Renzi: “Da quando Letta si è messo a fare campagna elettorale stanno crescendo Meloni e Conte”. Ha ragione.
Poi, per carità: a urne aperte può succedere di tutto.
Forse verremo smentiti.
Ma anche qualora Letta riuscisse a raccattare più voti del previsto,
non per questo la sua narrazione sul “pericolo democratico” otterrebbe maggior credito.
Magari vorrà dire che gli italiani ci avranno creduto.
Ma sempre una cazzata resta.
Val
Torniamo alla LIRA
BUFFONI.
Togliete le sanzioni alla russia, così questi possono sostituire le turbine rotte
e poi vedremo se il gas continuerà ad arrivare.
La crisi energetica in Europa si fa sempre più pesante, per questo la presidente dell'Ue Von der Leyen
ha chiesto ai 27 Paesi membri di sedersi ad un tavolo per valutare di stabilire un tetto al prezzo del gas.
L'incontro tra tutti i ministri dell'Energia si terrà oggi ma la decisione è già stata presa e annunciata.
"Vista la portata del tema il verdetto finale potrà essere stabilito solo a livello di leader".
Se ne parlerà quindi a ottobre, probabilmente il 6-7 a Praga, quando si riuniranno i capi di Stato e di Governo per un vertice informale.
Non è escluso che la questione slitti a fine mese, quando si terrà a Bruxelles il Consiglio europeo ordinario (20-21 ottobre).
Togliete le sanzioni alla russia, così questi possono sostituire le turbine rotte
e poi vedremo se il gas continuerà ad arrivare.
La crisi energetica in Europa si fa sempre più pesante, per questo la presidente dell'Ue Von der Leyen
ha chiesto ai 27 Paesi membri di sedersi ad un tavolo per valutare di stabilire un tetto al prezzo del gas.
L'incontro tra tutti i ministri dell'Energia si terrà oggi ma la decisione è già stata presa e annunciata.
"Vista la portata del tema il verdetto finale potrà essere stabilito solo a livello di leader".
Se ne parlerà quindi a ottobre, probabilmente il 6-7 a Praga, quando si riuniranno i capi di Stato e di Governo per un vertice informale.
Non è escluso che la questione slitti a fine mese, quando si terrà a Bruxelles il Consiglio europeo ordinario (20-21 ottobre).
Val
Torniamo alla LIRA
BUFFONI 2
Un insegnante è finito in carcere per essersi rifiutato di usare un pronome neutro ("loro") nei confronti di un suo studente transessuale.
Il fatto è successo nella religiosissima Irlanda, dove Enoch Burke - un cristiano evangelico -
ha disatteso prima l'ordine della scuola e poi persino il precetto di un giudice, che gli imponeva di rispettare il desiderio dello studente.
"Se questa Corte deciderà in questo senso, non lascerò mai il carcere, se per farlo debbo violare la mia conscienza e la mia religione", ha detto Burke,
che è parso più che determinato ad affrontare il proprio destino, pur non di andare contro ai propri principi.
Un insegnante è finito in carcere per essersi rifiutato di usare un pronome neutro ("loro") nei confronti di un suo studente transessuale.
Il fatto è successo nella religiosissima Irlanda, dove Enoch Burke - un cristiano evangelico -
ha disatteso prima l'ordine della scuola e poi persino il precetto di un giudice, che gli imponeva di rispettare il desiderio dello studente.
"Se questa Corte deciderà in questo senso, non lascerò mai il carcere, se per farlo debbo violare la mia conscienza e la mia religione", ha detto Burke,
che è parso più che determinato ad affrontare il proprio destino, pur non di andare contro ai propri principi.
superciuk1
La verità e' come voi prima o poi viene a galla
quanto siete fessi campionato di calcio ucraino regolarmente iniziato con tanto di partite serali
