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Sempre al capitolo materiale elettorale deturpato, si ricordano i manifesti di Giorgia Meloni strappati a Olbia,
con tanto di video divenuto virale, da un gruppo di femministe dopo una manifestazione.


Poi c'è un'altra costante, che riemerge in tutta la sua inquietudine, ossia la lettera minatoria.

Ne sono state spedite due, alla redazione de L'Adige e al gruppo consiliare trentino di Fratelli d'Italia qualche giorno fa,
contenente minacce di morte ai candidati locali del partito, Alessia Ambrosi ed Alessandro Urzì, e alla stessa Giorgia Meloni.


Nella missiva si faceva riferimento anche a un «autunno caldo e di fuoco».
Firma: «Nuove Brigate Rosse».


Questa vicenda appare particolarmente grave per un paio di aspetti:

il primo è che è stata spedita alla vigilia dell'arrivo della Presidente di Fratelli d'Italia in quei luoghi per la campagna elettorale.

Il secondo è che, mezzo secolo fa, proprio Trento fu terreno di coltura del gruppo originario delle Br.
Ogni tanto ci penso. Al giorno d'oggi, con tutte le telecamere e le intercettazioni che ci sono, gruppi come le brigate rosse non tarderebbero ad essere sgominati. Cioè se esistessero, vorrebbe dire che se ne sarebbe permessa l'esistenza. E qui entrano in gioco ancora i servizi segreti e la politica
 
La parlamentare europea dei Verdi tedeschi Alexandra Geese: "Giorgia Meloni premier un bene perché è una donna? No, vuole rimandarci dietro ai fornelli"



La promotrice della campagna "Half of it" per destinare alla popolazione femminile metà delle risorse del Recovery Fund: "La leader di FdI guida un partito politico che è contrario ai nostri diritti"
 
La parlamentare europea dei Verdi tedeschi Alexandra Geese: "Giorgia Meloni premier un bene perché è una donna? No, vuole rimandarci dietro ai fornelli"



La promotrice della campagna "Half of it" per destinare alla popolazione femminile metà delle risorse del Recovery Fund: "La leader di FdI guida un partito politico che è contrario ai nostri diritti"
guarda che i maccheroni si cuociono a fuoco spento
no gas e tanti coperchi :d:
 
Siamo già belli che in recessione...ma non ce lo dicono :d: ...perchè questo tema deve essere usato a settembre prima delle elezioni...perchè è colpa dei fascisti se siamo di fatto entrati in guerra...ops scusate...anche questo non si può dire perchè non l'ha detto la nato e quindi non è vero...:d:.......in una guerra tra le tante che ci sono al mondo ma questa guerra "è differente"...e la facciamo gestire dal "dittatore-terrorista" turco (cit. Grisù)...e nel mentre inviamo miliardi e miliardi di armi quando siamo con le pezze al culo e veniamo da due anni di emergenza sanitaria (questo ce l'hanno detto :d: ...e quindi tagliamo i fondi alla sanità per trasformali in armi...:sad::wall::specchio:



Quindi delle due l'una o siamo governati da dei pazzi scriteriati che sanno benissimo ciò che fanno...oppure ci stanno prendendo per il culo, ergo tutte due :mad:


Era il 27 luglio e scrivevo che eravamo già in recessione.

Ora, in questo momento a SkyEconomia chiedono: "secondo voi l’Europa andrà in contro ad una recessione"?

Ma vi rendete conto di quanto i media e coloro che vengono chiamati a parlare ci prendano per il culo?…

Qualsiasi persona dotata di buon senso e scevra da qualsiasi ideologia politica sa che siamo in recessione da mesi e non che "forse" ci andremo.

Non è giornalismo, è qualcosa di ben diverso e molto grave.
 
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