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Val

Torniamo alla LIRA
Ahahahahahahahahah

“In Italia tanta corruzione? E allora a cosa serve l’Anac?”.

Nel corso dell’ultima puntata del talk quotidiano di La7 “L’Aria che Tira”, giovedì 30 marzo, si è parlato del nuovo codice degli appalti .


Il presidente dell’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione), in collegamento con la trasmissione,
ha criticato il testo sostenendo che subappalti liberi e cantieri pubblici senza gara al di sotto dei 150.000 euro
sono praterie per truffe e favoritismi:

“Anche noi siamo per la semplificazione e l’accelerazione delle gare. Ce lo chiede l’Europa e dobbiamo farlo,
è un nostro dovere però non è detto che la cosa migliore sia sempre quella di scegliere discrezionalmente la prima impresa che passa davanti.
Non solo perché può essere di un amico o parente, ma anche perché può essere la meno capace o quella dai preventivi meno convenienti”.


La conduttrice Myrta Merlino lo ha incalzato:

“E come se dicesse che gli amministratori locali sono corrotti”

e Busia:

“Assolutamente no. I sindaci, soprattutto nei piccoli comuni, oggi sono degli eroi.
Svolgono una funzione essenziale, pagati pochissimo e si assumono grandi responsabilità”.


In studio, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri è stato più sferzante:

“Ci sono paginate di giornale sul Pnrr e sui lavori pubblici:
‘siamo in ritardo, non prendiamo più quei soldi, non li usiamo’.
Ogni giorno ci lamentiamo della lentezza delle procedure.
Adesso noi stiamo cercando di introdurre diversi modi di procedere
con l’obiettivo di semplificare e rendere più rapida la realizzazione di opere pubbliche”.



Ed ecco che caustico ha aggiunto:

“In tutto questo, non ho ancora capito a cosa serve Anac.

Abbiamo la Corte dei Conti, la magistratura, il Consiglio di Stato, il Tar.

I controlli ci sono!

Cosa ha prodotto l’Anac in questi anni?!

Se esiste ancora tanta corruzione,
queste autorità di controllo si devono interrogare sul loro operato.


Cosa hanno fatto?

Mostrino quanto fatturato hanno prodotto. Visto che la politica fa schifo…”.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Fischia. Era ora che qualcuno si muovesse per valorizzare i nostri vivai.
Non chiedo 10 giocatori, ma almeno che i 2/3 siano cresciuti nei vivai.
Diciamo, almeno 7.


Un disegno di legge presentato a palazzo Madama e visionato dall’AGI,
a prima firma Rapani (a sostenerlo sono 14 senatori), punta a modificare le regole del gioco.


Spicca innanzitutto l’articolo 5 del ddl che chiama in causa l’esecutivo
«al fine di perseguire l’obiettivo di promuovere una riforma del sistema
che incentivi la creazione di vivai per le giovani promesse
e favorisca la presenza di atleti di formazione italiana nelle squadre del campionato nazionale,
fermo restando il rispetto della normativa europea sulla libera circolazione dei lavoratori».

In primis si punta alla creazione di scuole di formazione «per giovani atleti»
all’interno delle società sportive professionistiche di calcio.

Poi si chiede alla Figc di lavorare ad una riforma del sistema che
«consenta un maggiore accesso dei giovani atleti del vivaio alla serie A».


Ma soprattutto si fissa un obiettivo ambizioso: «a ogni gara» deve partecipare
«un numero minimo di dieci atleti in possesso dello status di ‘atleta di formazione italiana’».


Riuscirà a passare una riforma così invasiva per il mondo del pallone?

 

Val

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Val

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Perso da questa parte, tentano dall'altra.

“È quasi ora! Dopo essere stato condannato a quasi 3 anni di carcere per reati non violenti,
Qanon Shaman è stato rilasciato, con 14 mesi di anticipo,
poche settimane dopo che Tucker Carlson aveva mandato in onda il video del 6 gennaio che lo scagiona
e che i suoi avvocati difensori affermano di non aver mai visto.
Ora abbiamo bisogno di responsabilità per coloro che hanno nascosto le prove per promuovere la loro falsa narrativa!”
 

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