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A Catania vittoria di Trantino​

Quando sono state scrutinate tutte le sezioni,
la vittoria va al candidato del centrodestra Enrico Trantino, al 66,11%


A Trapani è ufficiale la rielezione al primo turno del sindaco uscente
e candidato di centrosinistra, Giacomo Tranchida, che ha ottenuto il 42,45%.


A Siracusa si andrà al ballottaggio​

Quando sono state scrutinate tutte le 123 sezioni,
in testa ha chiuso Ferdinando Messina, centrodestra, primo con il 32,22% delle preferenze.
Se la vedrà al ballottaggio con il sindaco uscente, Francesco Italia che ha preso il 23,89%.


A Ragusa vince Cassì​

A Ragusa è stato confermato Giuseppe Cassì, eletto nella scorsa tornata insieme a Fratelli d'Italia.
Quando sono state scrutinate tutte le 71 sezioni, ha ottenuto uno schiacciante 62,92%.
 
Fazio e Annunziata secondo Michele Santoro:

“Questi due colleghi sono stati il perno attorno a cui è ruotata
una politica culturale in Rai fatta di esclusioni.

L’azienda avrebbe fatto bene a tenerseli.

Ma io non sono l’azienda e non sono un servizio pubblico

che tiene fuori un pensiero diverso,

che era fuori anche prima,

quando loro erano al centro del babà…”.



Applausi, sipario.
 
Nessuno ti ha obbligato a stipulare un contratto d'affitto
per quella stanza. L'hai scelta TU.

Lo studente nell'appartamento da 9 mq a Milano? È stato "sfrattato".​

 
Se l'analisi fosse corretta, siamo messi veramente male.......dipendere da macron

"Negli ultimi tempi si leggono molte analisi sul dialogo Ppe-Ecr.

In merito ad alcune letture piuttosto fantasiose e distanti dalla realtà,
io ringrazio gli insegnamenti della mia maestra Tina,
che alle elementari mi aveva introdotto ai rudimenti dell’aritmetica:

bastano quelli per capire che Ecr e Ppe, da soli, non sono sufficienti ad avere una maggioranza;

e nemmeno se il gruppo Id fosse assieme a loro, ci sarebbe una maggioranza al Parlamento Europeo.


La chiave è invece il gruppo dei cosiddetti liberali, quelli di Macron, Renzi e Calenda,
che in questa legislatura non solo hanno fatto da stampella alla sinistra,
ma persino hanno condotto a sostenere la deriva estremista
e di sinistra della maggioranza anche buona parte del Ppe.

Ciò che noi denunciamo da tempo è che il Ppe,
incapace di costruire una maggioranza moderata, di centrodestra,
ha preferito accodarsi a un’agenda ideologica, dettata e scritta da sinistra illiberali
alle quali ha aderito Macron, portando a disastri come le politiche green
e al pessimo lavoro condotto da questa Commissione guidata da Ursula Von der Leyen.



Media e opinionisti spesso dimenticano che il dialogo Ecr-Ppe è funzionale per capire cosa avviene in Consiglio:
negli ultimi mesi, i cambi di governi in Svezia, Finlandia, Italia, presto anche in Spagna, stanno portando mutamenti molto forti.

In quel contesto, il Consiglio Europeo, è il Ppe a non avere più leader di governo in paesi importanti,
oggi appannaggio di altri gruppi politici.

Per questo, ciò che ha fatto Weber è naturale e doveroso,
ma è legato a equilibri che riguardano il Consiglio, più che il Parlamento stesso.

In ogni caso, Lega e Id sono al lavoro per essere determinanti
e fare in modo che anche il Parlamento possa contare su una valida alternativa alla sinistra,
che oggi purtroppo detta legge con una legislazione estremista su temi ambientali,
ma anche con risoluzioni che ogni mese attaccano i governi di centrodestra,
con strumentalizzazioni continue contro quei leader e governi sgraditi a Bruxelles.


Un inaccettabile uso strumentale di istituzioni così importanti, che solo questa pessima sinistra porta avanti.

Spiace purtroppo constatare come anche a molti europarlamentari italiani di sinistra,
perdendo elezioni a tutti i livelli e dappertutto,
non resta che aggrapparsi alle istituzioni Ue per provare a mettere in difficoltà il loro Paese.

Questo accade tutte le volte che la sinistra non ha il potere in Italia, purtroppo non ci aspettavamo nulla di diverso.


E ricordiamoci che nella Commissione Europea siede ancora un commissario italiano con la tessera del Pd in tasca."
 
"Quanto accaduto in Olanda, con il partito degli agricoltori nato dal nulla
che stravince le elezioni locali cavalcando la protesta contro le follie ambientaliste,
deve far riflettere tutti, e anche a Bruxelles molti sono spaventati da certi fenomeni,
chiedendo di rallentare con la transizione marcatamente ideologica portata avanti da Timmermans.


Al di là delle scelte dei partiti, di alchimie, teatrini, giochini delle alleanze, alle volte un po’ stucchevoli,
noto nei cittadini una forte volontà di cambiamento, quando si tratta di Europa:

le assurdità di certe norme e l’ipocrisia con cui la Commissione europea si è occupata di certi provvedimenti è sotto gli occhi di tutti,
settori chiave sono in difficoltà e agricoltori pescatori lavoratori
non riescono più a lavorare con norme Ue così complicate,
che distruggono il lavoro anziché creare crescita e sviluppo,
oltre a non essere efficaci dal punto di vista ambientale.


I partiti del centrodestra hanno maturato in questi anni una propria sensibilità ambientale,
oggi tutti crediamo negli obiettivi di lungo termine della transizione,
ciò che però ci troviamo ad affrontare è un garbuglio di norme complesse e inestricabili
che anziché portare benefici all’ambiente rischiano di rendere impossibile fare impresa in Europa,
che già oggi è il continente cresciuto meno rispetto al resto del mondo nell’ultimo decennio.

Il fallimento di Ursula Von der Leyen è sotto gli occhi di tutti
e il passaggio necessario affinché ci sia vero coinvolgimento
dei partiti di centrodestra è che il suo nome sparisca
dai papabili per guidare la Commissione europea nel prossimo quinquennio.

I danni che ha fatto sono enormi, bisogna voltare pagina al più presto".
 

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