Solo politica

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continuiamo ad aumentarle, ma poi vediamo le città lasciate in mano a quattro squilibrati che ti inducono a non uscire alla sera.
Ci fossero i militari in giro a rompere il ***** a chi non si comporta bene e rispedire a casa coloro che risultano clandestini mi andrebbe anche bene l'aumento della spesa militare, ma se la usi per fare armi da donare al paese di turno anche no.

Sono tutte scelte anti democratiche che fanno parte di un potere al di fuori dall'italia.
Il nostro governo è solo facciata e pure mal recitata.
Non ha senso finanziare a spese nostre una guerra lontana geograficamente, per poi avere anche ripercussioni da parte della Russia con il quale avevamo uno scambio commerciale tutto sommato anche privilegiato.

Siamo governati da idioti corrotti pennivendoli con popò degli altri
 
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Ahahahahahahah 421 contro 20.000 ahahahahahah
 
Questa me l'ero persa. Fischia, quanti dementi in circolazione.



Immaginiamo una città in cui è possibile raggiungere il lavoro, la scuola, il medico, il supermercato, i centri culturali in 15 minuti.

Ora confrontiamo questa idea con l’attuale vivibilità dei centri urbani,
dove per svolgere attività basilari è necessario muoversi in macchina,
con il rischio di rimanere incolonnati nel traffico.


Il primo scenario descritto potrebbe sembrare totalmente utopico,
eppure è la visione di città sostenibile descritta dall’urbanista Carlos Moreno:
la “città in 15 minuti”
è un concetto rivoluzionario che prevede
la riorganizzazione del tessuto urbano in modo tale che i residenti
possano svolgere sei attività essenziali entro 15 minuti a piedi (o in bici) dalla propria casa
.


Vita privata, lavoro, assistenza sanitaria, intrattenimento, negozi:
le funzioni chiave della vita del cittadino possono esplicarsi in un breve tragitto
riducendo lo spazio e il tempo necessario per prendere parte alle diverse attività.


“Vivere in un modo diverso impone cambiare il nostro rapporto con il tempo”:
Moreno parla del tempo legato alla mobilità,
un fattore che ha fortemente peggiorato la qualità della vita moderna
.

Riappropriarsi del tempo passato nel pendolarismo,
consente al cittadino di riscoprire i rapporti di prossimità che solo un quartiere può offrire.
 
Secondo la teoria della 15 minute city si deve passare da un modello di città monofunzionale
a una “città policentrica” basa sui criteri di prossimità, densità e ubiquità.

Ridisegnare la città permette di passare dalla mobilità frenetica del giorno d’oggi
a un modello che abbiamo scelto, più in linea con le esigenze del singolo:
Questo è un altro modo di vivere la città,
permettendo al legame sociale che esiste in prossimità di essere parte di questa alta qualità della vita
” chiosa Carlos Moreno.


Secondo la teoria di Moreno, è la città ad adattarsi all’uomo e non viceversa.

Potersi spostare comodamente e raggiungere il luogo dove fare sport, la scuola o i negozi di quartiere
consente alle persone di vivere il territorio urbano in modo inedito,
recuperando del tempo prezioso per sé e per intessere rapporti solidali con la comunità.


Oltre alla componente sociale pensiamo anche all’aspetto della sostenibilità.

Questo nuovo paradigma del vivere urbano ha un impatto positivo sull’ambiente:
meno automobili significa meno traffico e smog in città.

Moreno fa notare che “La transizione energetica, con il cambio di paradigma verso fonti carbon free e rinnovabili,
è certamente una priorità, ma sarà abbastanza irrisoria se non andrà di pari passo
con un’ambiziosa politica urbana incentrata sulla convergenza con una trasformazione radicale dei nostri stili di vita”.



La transizione energetica e lo sviluppo sostenibile devono andare di pari passi con una nuova politica urbana più flessibile.


Aspetta un po'. Mi viene in mente qualcosa, ma non ricordo bene la parola
........aspetta ....aspetta....ah sì eccola : L A G E R
 
ED ECCO IL PERCHE'. LA PROVA DELLA MACCHINAZIONE


La pandemia
ha cambiato radicalmente il modo di vivere la città.

Se nel periodo “pre Covid” era normale percorrere lunghe distanze per andare in ufficio,
in breve tempo ci siamo trovati catapultati in una dimensione totalmente diversa.

Il lavoro si è fatto “agile” e sempre più digitale grazie allo smartworking.

In questi ultimi anni abbiamo cambiato anche le consuetudini in favore di un ritorno alla vita di quartiere.


La città in 15 minuti è una declinazione virtuosa di queste consuetudini:

si vive il proprio quartiere non per necessità,

ma perché
nella propria comunità si trova tutto quello che è necessario per vivere bene.

L A G E R
 
Si sente puzza di m…a eh Ragazzi?…dove sono i figli della scienza(h)… quelli che hanno fatto tutto e bene… che tenerezza che fate…:consolare:


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