Ma questa è da allontare subito da quell'incarico.
Una pazzia assoluta.
Una lite nata per futili motivi si è trasformata in tragedia a Mestre,
dove un uomo di 39 anni, Vladimir Radu, ha perso la vita
dopo aver ricevuto un pugno al volto mentre cercava di difendere il figlio adolescente.
L’episodio è avvenuto lo scorso 21 giugno all’esterno della discoteca Area City,
chiusa da mesi ma ancora punto di ritrovo per gruppi di giovani.
Il presunto responsabile dell’aggressione è M. S., 24 anni, anche lui di origine moldava,
arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale.
Dopo l’udienza di convalida, il giovane è stato rimesso in libertà,
ma sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di Spinea e al coprifuoco notturno,
con il divieto di uscire di casa tra le 20 e le 7 del mattino.
Il giudice Claudia Maria Ardita, pur convalidando l’arresto,
ha disposto una misura cautelare meno afflittiva,
tenendo conto del comportamento dell’aggressore dopo il fatto:
M. S. non è fuggito, ha tentato di prestare soccorso e ha collaborato con le autorità.
MA QUESTO E' MORTO PER UN PUGNO.