Vediamo di leggere bene.
Cosa sono esattamente i CMBS e perché questo 11,8% è allarmante?
I CMBS (Commercial Mortgage-Backed Securities) sono titoli finanziari creati
“impacchettando” un insieme di mutui su immobili commerciali (uffici, centri commerciali, condomini).
Questi titoli vengono poi venduti a investitori.
Il tasso dell’11,8% indica che quasi un ottavo di questi mutui sottostanti
non sta pagando regolarmente o è insolvente alla scadenza.
È allarmante perché supera i livelli della crisi del 2008,
segnalando uno stress profondo nel mercato immobiliare commerciale,
con perdite significative per fondi pensione e assicurazioni che detengono questi titoli.
Perché anche edifici nuovi e affittati, come l’HP Plaza, vanno in default?
Questi immobili non vanno in default perché l’inquilino non paga l’affitto, ma per “default di maturità”.
Molti mutui commerciali non sono ammortizzati (come quelli per la casa),
ma prevedono il pagamento di interessi e un’unica, grande rata finale (il “pallone”) alla scadenza.
Con i tassi d’interesse schizzati alle stelle nell’ultimo anno,
i proprietari non riescono a trovare un nuovo finanziamento (“rifinanziamento”) per pagare quel pallone.
Anche se l’edificio è pieno e profittevole, il nuovo mutuo costerebbe troppo, rendendo l’operazione insostenibile.
Chi paga le perdite di questi default? Le banche sono a rischio come nel 2008?
No. A differenza della crisi dei mutui subprime del 2008, dove le banche erano piene di questi titoli tossici,
questa volta le banche originatrici hanno per lo più cartolarizzato (venduto) il rischio.
Come specificato, “le banche che hanno originato questi mutui sono fuori dai guai”.
A subire le perdite sono gli acquirenti finali dei CMBS:
fondi di investimento,
fondi pensione,
compagnie di assicurazione
e altri investitori istituzionali.
Il rischio si è spostato dal sistema bancario direttamente al mercato dei capitali.