STMicroelectronics (STM) Solo Stm (2 lettori)

SAW

Forumer storico
che vor di che mi vuoi!!:eek::eek::eek::eek::eek:

a me piace la gnocca chiaro?:D

ciao Saw:)

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Non fraintendermi!!! Anche a me piace la gnocca!!! Intendevo che sono i post che preferisco :D
 

orson2

GNOKKADIPENDENTE
chi e' senza TELECOM scagli la prima......imprecazione:D

20milioni di azioni in 5 minuti.......il grafico non serve in questi casi
la speculazione sulla possibile fusione con la spagnola se ne frega delle linee del grafico:D

sembra quasi fatta..adesso sognare un concambio discretamente superiore al valore attuale e' lecito..tanti parlano di una OPS con telecom valutata a 1,50..altri che sono pochi e che vale almeno 2...io ci metterei la firma per 1,30...:D

w la gnokka


Fusione Telecom-Telefonica
arriva il via libera del governo


di CLAUDIO TITO




Franco Bernabè, Ceo di Telecom Italia


ROMA - "Ci dicono che la fusione tra Telecom e Telefonica non è più evitabile". Fino a poche settimane avevano resistito. Avevano anteposto il principio dell'"italianità" a quello delle compatibilità aziendali. Ma alla fine gli uomini del governo e di Palazzo Chigi hanno deciso di scendere a patti. Accettando il progetto di "matrimonio" tra il colosso telefonico spagnolo e quello italiano.
Controllo agli spagnoli ma gestione italiana per la rete

Dando il via libera all'Offerta pubblica di Scambio che la società di Madrid è intenzionata a formulare in tempi piuttosto brevi. Nel "contratto di convivenza", però, i rappresentanti del premier esigeranno una "farcitura" di condizioni e paletti. Tutti concentrati su unico aspetto: la gestione e lo sviluppo della rete. L'infrastruttura strategica che rappresenta il valore principale dell'azienda guidata da Franco Bernabè.

Nei prossimi giorni, allora, (i contatti inizieranno forse già oggi ma i colloqui si dovrebbero svolgere al ritorno di Scajola da Israele), l'esecutivo convocherà i vertici di Telecom Italia. Il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, insieme al sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, e al viceministro, Paolo Romani, chiamerà l'ad Bernabè e il presidente Gabriele Galateri, per spiegare la posizione del governo. Un incontro, solo formalmente di cortesia - i ministeri non hanno ormai alcuna competenza diretta nella governance di Corso d'Italia - ma che costituisce un passo pesante: nessun imprenditore straniero può investire in un settore così delicato e "sensibile" senza il via libera di Palazzo Chigi. E in questo faccia a faccia gli uomini del presidente del consiglio annunceranno a Bernabè la disponibilità ad accettare la "fusione".


Un orientamento fino ad ora negato. Il Cavaliere non ha mai nascosto la sua contrarietà a perdere il controllo sulla telefonia nostrana e soprattutto sulla rete che amministra tutte le comunicazioni sull'intero territorio. Nell'ultimo anno sono state valutate una serie di opzioni per allontanare lo spettro iberico: dallo scorporo della rete all'ingresso di un socio italiano in grado di sostituire il partner spagnolo. Alternative che si sono rivelate impraticabili. Nelle settimane scorse era stato esaminato addirittura uno scambio azionario tra Telefonica e Mediaset: scartato per una questione di opportunità "politica" ma anche per la difficoltà a reperire i finanziamenti sufficienti per il conguaglio in grado di compensare un concambio paritario. "Adesso - ripetono allora a Palazzo Chigi - ci dicono che la fusione tra Telecom e Telefonica non è più evitabile".

Gli uomini di Berlusconi stanno dunque predisponendo un pacchetto di richieste per "vincolare" la fusione e blindare il futuro della rete che necessita fondi poderosi per ammodernarla e farla approdare alla "Infrastruttura di Nuova Generazione". In sostanza l'esecutivo italiano vuole che l'operazione venga accompagnata da "garanzie" sulla governance della nuova società e sulla "gestione" della rete. In particolare vorrebbero la previsione di una circostanziata serie di "patti parasociali" in grado di fornire le "garanzie" richieste. I soci italiani (Generali, Mediobanca, Intesa) dovranno quindi essere coinvolti ai massimi livelli nell'amministrazione apicale del "colosso" e nelle scelte strategiche, a partire dal Consiglio di amministrazione. A Palazzo Chigi gradirebbero addirittura la costituzione di una società ad hoc per la gestione della rete (controllata integralmente da Telefonica) affidata a management italiano. In più suggeriranno una clausola di "lock up" per evitare che i partner italiani rinuncino in tempi troppo brevi al loro pacchetto azionario.

Sta di fatto che Palazzo Chigi è pronto ad accendere con Bernabè il "disco verde". Un segnale, del resto, che a Madrid è già in parte arrivato. A dicembre scorso Piersilvio Berlusconi e Fedele Confalonieri incontrarono il primo ministro spagnolo Zapatero per discutere dell'affare Prisa. E in quell'occasione - forse non a caso -, contestualmente all'ingresso di Mediaset nel mercato televisivo di Madrid, il capo del governo iberico sfiorò il tema Telefonica assicurando il suo impegno sulla difesa della "italianità" della rete Telecom.

Da qual momento l'esecutivo di Roma ha sospeso le risorse da impegnare per la ristrutturazione della rete e il presidente della compagnia telefonica spagnola, Cesar Alierta, ha iniziato a predisporre una Offerta pubblica di scambio per la totalità della ex Sip. Sul tappeto intende poi stendere - se Palazzo Chigi darà l'avallo finale - un percorso di questo tipo: costituire una Holding (Telecom Europa) che controllerà le due società. Criteria (finanziaria controllata dal gigante bancario Caja Ahorros), secondo azionista di Telefonica con il 5,1% - il primo è il Banco Bilbao con il 5,3% - si fonderà con Telco per costituire il "nocciolino" di controllo di Telecom Europa.

Certo, le preoccupazioni nel governo italiano persistono. Sulle linee telefoniche "corrono" dati sensibili: difesa, sicurezza, intercettazioni, protezione civile. E in futuro sugli stessi "binari" correrà la televisione, settore tanto caro al Cavaliere. Per di più lo scambio azionario proposto da Alierta non potrà certo essere vantaggioso per i soci nostrani. Basti pensare che la compagnia italiana conta su una capitalizzazione di 14,5 miliardi e quella spagnola di 83 miliardi. Senza dimenticare che i "patti parasociali" hanno una durata triennale. Tant'è che a Palazzo Chigi c'è anche chi non esclude che questo possa essere il momento per concentrare gli sforzi per la costruzione di una nuova rete "pubblica" a fibra ottica.
 

superrudy

Beyond good and evil
TElecom sopra 1,1 segnale buy fortissimo...
Stm ha rotto la riba??
Ciao orson le ultime due sono gnocche che ti riportano di diritto nella mia top list degli analisti ;)
 

orson2

GNOKKADIPENDENTE
TElecom sopra 1,1 segnale buy fortissimo...
Stm ha rotto la riba??
Ciao orson le ultime due sono gnocche che ti riportano di diritto nella mia top list degli analisti ;)

ciao super:)

telecom il grafico neanche lo guardo per adesso....ci pensa la speculazione a farlo salire e speriamo non si fermi prima di 1,30:D
stm ha rotto la ribassista e anche i marroni:D......vediamo quando si decide a darsi una mossa.......a quanto pare area 6,10/20 sembra quella determinante

per il resto che dire.......buongustaio!:)

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orson2

GNOKKADIPENDENTE
questa sera c'e' la trimestrale di CISCO e ci ritroviamo con la troccola in una zona a mio parere decisiva per la continuazione del long...sul settimanale (visto con gli occhi di chi la vuole long:D) noto in formazione un'interessante pattern... per scaramanzia non lo posto ancora ma le possibilita' che sia un pattern rialzista sono tante:)



TELECOM ITALIA - Domani l'incontro tra l'a.d. Bernabè ed il ministro Scajola
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Websim - 03/02/2010 08:35:03
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Il rally di Telecom Italia (TIT.MI) potrebbe proseguire stamattina, Bloomberg riferisce che Telecom Italia sta trattando con il governo italiano le prossime strategie, la discussione riguarda anche l'aggregazione con Telefonica. L'agenzia scrive che la trattativa tra i top management della società e rappresentanti del Tesoro è ben avviata, uno dei temi del negoziato è la proprietà della rete di telefonia fissa italiana: per ragioni di sicurezza, l'esecutivo vuole che il padrone sia italiano.
Domani il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola incontra l'amministratore delegato Franco Bernabè.
 

maxbrax

Forumer storico
Il segnale emerso e' evidentissimo così come il potenziale target, una volta passata al rialzo la soglia di 6,25 euro ( probabile), posto in area 6,4 euro. Tale ipotesi e' confermata dagli indicatori ed in particolare da quello ciclico che si e' appena "girato" al rialzo. Al contrario, quello di forza relativa evidenzia, proprio perché e' molto "sensibile" ai movimenti, un leggero eccesso che potrebbe essere smaltito velocemente. Volumi in leggero aumento.
Strategia: l'andamento degli indicatori suggerisce la potenziale operatività. In caso di raggiungimento della soglia posta a 6,35/6,4 euro e' possibile alleggerire la posizione per rientri successivi che potrebbero avvenire in area 6,2/15 euro



Ciao Orson.:)
 

orson2

GNOKKADIPENDENTE
invece ansaldo se tiene il grafico in considerazione e riparte dalla base della neck ha buone possibilita' di andare su....unica pecca che e' un titolo troppo sottile e facilmente manovrabile:rolleyes:..ma un cippino giusto per esserci si potrebbe mettere

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che bellina che e':D
mi fa quasi tenerezza.. piccolina piccolina...e' da coccolare e tenere al calduccio:D

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storm

Forumer storico
Ciao Mitico Orson
il tuo thread mi aveva portato bene su Stm, quindi ritorno qui vediamo se funziona ancora.
Entrato in Finmeccanica con primo cip. Se scende accummulo. Da un po' sto seguendo la strategia di entrare non appena downgradano e vendere quando upgradano. Con Nokia mi è andata di lusso.
Saluti
 

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