FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 3

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2008, ancora una volta | Rischio Calcolato

La ragione è semplice: nessuno problema che ha scatenato la crisi del 2008 è stato riparato. Invece di lasciare che il mercato ripulisse gli errori del passato, essi sono stati affogati nella cartamoneta con le banche centrali che fornivano supporto alle banche commerciali in disperato bisogno di un salvagente per salvarsi dai casini innescati nel passato. Sono stati salvati settori ormai ad un passo dalla morte. I tassi di interesse sono stati spinti verso il basso alimentando, quindi, tutta una nuova serie di bolle.
La cosiddetta ripresa poggia le sue basi su sabbie mobili, ma nonostante ciò si respira di nuovo aria di euforia tra i trader e gli investitori. La liquidità della banca centrale ha reflazionato il mercato azionario.

Non si può continuare a stampare moneta e non aspettarsi gravi conseguenze. Tassi di interesse artificialmente bassi sui vari debiti sovrani avranno serie ripercussioni su fondi pensione, sulla popolazione sulle compagnie d’assicurazione e sulla popolazione in generale mettendo l’intero sistema a rischio di eventi “imprevisti” a causa della sconsideratezza dei pianificatori centrali e la loro voglia di nascondere sotto il tappeto gli errori passati. Questa farsa può andare avanti ancora un po’, ma non durerà all’infinito.
Ogni “prossima volta” sarà peggiore. La crisi all’orizzonte sarà peggiore di quella passata perché i problemi sottostanti non sono stati risolti. Non fatevi cogliere di sorpresa. Non ascoltate le bagginate dei pianificatori centrali. Non ascoltate le baggianate di coloro che li riforniscono di giustificazioni per le loro azioni sconsiderate.
 
La rosa di Montaigne e Montepaschi



Quando Montaigne si ritirò dalla gestione delle sue terre per dedicarsi allo studio e alla meditazione aveva 37 anni. Si organizzò, nella sua Tour de la librairie, per la scrittura. Che poi vuol dire trovarsi un buon tavolo e una buona scaffalatura, cose oltermodo facili, come trovare buoni libri tra i classici. Michel si portò nella torre Platone, Sofocle, Euripide, Ovidio, Tacito, Erodoto, Lucrezio, Plutarco, altri fratelli.

Oggigiorno, se trovi il posto giusto, non devi più nemmeno fare questo: apri un notebook che pesa come un libro, attendi che si attivi la connessione (secondi) ed hai a disposizione le biblioteche del mondo. Questa è una cosa grande. Non ho detto sia una cosa buona.

Perché quel gesto è una pugnalata al cuore di un progetto di vita comunitario, lo stesso che sta alla base della civiltà. Quel gesto è una soave barbarie. Se hai tutto lì, non cerchi niente. O meglio, non devi uscire per cercare. Ricordo un dipinto di Magritte, intitolato “Colpo al cuore”, in cui tra le spine di una rosa c’è un pugnale. Ecco, aprire il portatile e connettersi te lo vendono come offrire una rosa alla collettività – si parla tanto di “social” sul Web – ma in quella rosa c’è un pugnale puntato sul suo cuore.

Perdonatemi se non metto l’immagine del dipinto: è perché è un quadro orrendo, è il quadro di un tappezziere. Quelli che dicono Magritte sia stato un grande pittore mi fanno sorridere. Ed anche coloro che affermano sia stato un grande filosofo. La filosofia è parola, mentre lui, per l’intera sua vita, non ha fatto altro che scardinare il nesso tra le parole e i concetti, e le cose. Magritte è stato un grande sincero, come Montaigne, ed io suppongo la sincerità sia la condizione necessaria per la conoscenza. Questo sì. Questo assolutamente sì.







Nella sua torre Michel fece una cosa che aveva già fatto Marsilio Ficino sulle mura affrescate della sua villa a Careggi. Fece dipingere delle massime. Cinquantasette, tra cui quella di Terenzio da alcuni considerata il motto dello stesso Umanesimo: «Homo sum, humani a me nihil alienum puto» («Sono un uomo e ritengo che nulla di ciò che è umano mi sia estraneo»). Ma perché oggi penso a Montaigne? Per questo suo pensiero: «Non c’è nulla che ci getti nel pericoli quanto una voglia sconsiderata di uscirne».

E come commentare altrimenti il recupero del titolo Montepaschi? Dicono salga perché sabato è stata ufficialmente confermata la concessione dei 3,9 miliardi da parte del Tesoro, e perché l’ad Viola ha detto che effettivamente è quel che serve, e perché è stata esclusa l’ipotesi di commissariamento, e perché la Fondazione Mps - azionista di maggioranza relativa (34,9%) - è pronta a cedere un pacchetto azionario del 10% (ma solo se il titolo supererà i 30 centesimi e mentre scrivo è 0,27). Ma nella realtà a muovere il rialzo è solo una fottutissima paura che le inchieste in corso portino in luce una realtà troppo scomoda per tutti. E per non vederla la si nega comprando. Ma state tranquilli. Tra poco si chiuderà il sipario: di ciò che avete intravisto non era vero niente.

A presto.

Edoardo Varini



(29/01/2013)
 
dato che sono convinto che stavolta alle elezioni qui ci sara' un cambiamento forte..e' probabile che una o due settimane prima del voto, tirino i remi in barca

io lo farei se avessi preso 3000 punti in 2 mesi

sto attendendo questo con delle puts marzo ( messe male)

pero', se mi sbaglio..e finora, mi sto sbagliando, mi triturano vivo....

... ti faccio compagnia ... ci triturano vivi:D

... dopo il ritraccio (speriamo) però mi unisco a tutti quelli che sono long da 12500:D
 

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vi faccio vedere una bella cosa

questo e' il sito dove vengono giornalmente pubblicati i migliori architetti del mondo

qui bisogna investire i soldi, non in questo casino

perche' "la bellezza salvera' il mondo"..e tutto cio' che e' bello si vende

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