FTSE Mib Futures solointraday - Cap. 3

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Dal grafico sotto si puo' capire che:
1) il mercato azionario non e' sopravvalutato (sui picchi del 2000 e del 2007 le azioni erano piu' care utilizzando il criterio del Forward Price Earnings a 12 mesi);
2) il flusso netto cumulato negli ultimi 12 mesi su tutti i fondi azionari sottoscritti negli Usa si trova ancora sui livelli minimi del 2008.
Voglio fare qualche ulteriore considerazione.
Relativamente al punto 1)
Secondo lo stesso criterio (FPE), se le azioni diventassero "care" come lo erano sul picco dell'anno 2000, a parita' di utili l'indice S&P 500 arriverebbe a valere quasi 2.900 punti. Se diventassero "care" quanto lo erano nel 2007, l'indice S&P 500 arriverebbe a valere comunque oltre 1.700 punti.
Il mercato azionario nell'ultimo decennio ha presentato una eccellente opportunita' di acquisto quando il FPE e' stato, in media, pari a 12. Un serio bear market era alle porte quando il FPE ha raggiunto in media un valore pari a 18.
Un FPE pari a 18, a parita' di utili, vorrebbe dire vedere l'indice S&P 500 a oltre 2.000 punti.

Relativamente al punto 2)
La situazione relativa ai fondi obbligazionari e' praticamente opposta. Nell'articolo che ho aggiunto prima sono presenti dei link ad alcuni articoli che sottolineano come la "great rotation" tra azionario e obbligazionario potrebbe essere ad un punto di svolta, il che significherebbe che i mercati azionari potrebbero beneficiare di una ulteriore enorme spinta propulsiva dovuta all'afflusso di capitali dall'obbligazionario.

L' indice S&P 500 ora e' circa ai massimi storici, ed il "propellente" per superarli definitivamente di certo non manca.

Naturalmente, dopo che l'indice S&P 500 e' salito del 50% dai minimi del 2011, e' naturale attendersi una correzione, e considerata anche la statistica non favorevole al mercato azionario per il periodo maggio-settembre, non ci sarebbe da stupirsi se tale correzione (al piu' dell' 8%-10%, a mio parere) si verificasse nell'arco dei prossimi mesi. In realta', stabilire quando si verifichera' tale correzione e' cosi' difficile che potrebbe non valere la pena cercare di approfittarne. Il problema, in effetti, e' che in un mercato al rialzo tutto cio' che potrebbe anticipare un ribasso quasi sempre anticipa solo una lieve correzione, alla quale poi seguono nuovi massimi, in un ciclo che si puo' ripetere un numero indefinito di volte.
 
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Voglio fare qualche ulteriore considerazione.
Relativamente al punto 1)
Secondo lo stesso criterio (FPE), se le azioni diventassero "care" come lo erano sul picco dell'anno 2000, a parita' di utili l'indice S&P 500 arriverebbe a valere quasi 2.900 punti. Se diventassero "care" quanto lo erano nel 2007, l'indice S&P 500 arriverebbe a valere comunque oltre 1.700 punti.
Il mercato azionario nell'ultimo decennio ha presentato una eccellente opportunita' di acquisto quando il FPE e' stato, in media, pari a 12. Un serio bear market era alle porte quando il FPE ha raggiunto in media un valore pari a 18.
Un FPE pari a 18, a parita' di utili, vorrebbe dire vedere l'indice S&P 500 a oltre 2.000 punti.

Relativamente al punto 2)
La situazione relativa ai fondi obbligazionari e' praticamente opposta. Nell'articolo che ho aggiunto prima sono presenti dei link ad alcuni articoli che sottolineano come la "great rotation" tra azionario e obbligazionario potrebbe essere ad un punto di svolta, il che significherebbe che i mercati azionari potrebbero beneficiare di una ulteriore enorme spinta propulsiva dovuta all'afflusso di capitali dall'obbligazionario.

L' indice S&P 500 ora e' circa ai massimi storici, ed il "propellente" per superarli definitivamente di certo non manca.

Naturalmente, dopo che l'indice S&P 500 e' salito del 50% dai minimi del 2011, e' naturale attendersi una correzione, e considerata anche la statistica non favorevole al mercato azionario per il periodo maggio-settembre, non ci sarebbe da stupirsi se tale correzione (al piu' dell' 8%-10%, a mio parere) si verificasse nell'arco dei prossimi mesi. In realta', stabilire quando si verifichera' tale correzione e' cosi' difficile che potrebbe non valere la pena cercare di approfittarne. Il problema, in effetti, e' che in un mercato al rialzo tutto cio' che potrebbe anticipare un ribasso quasi sempre anticipa solo una lieve correzione, alla quale poi seguono nuovi massimi, in un ciclo che si puo' ripetere un numero indefinito di volte.


...questa e' una analisi che mi sembra logica...

sai eventualmente dove trovare le indicazioni di questi valori sugli indici (USa va benissimo)?
 
...nel frattempo spread nostrano sotto i 260...

derivato BTP a 117,10...

(sentivo oggi analisi di arrivo a 125...)

:eek:
 
La Fed non sta acquistando azioni sul mercato.

la fed sta acquistando abs mbs dalle banche le quali di concerto comprano azioni, utilizzando inoltre i depositi dei correntisti. Gli hedge funds, molti dei quali interconnessi alle big banks, stanno anch'essi comprando in leva azioni. Il fatto che la fed schiacci i tassi di interesse agevola il tutto oltre a spingere l'appetito al rischio anche dei retailers, che se al momento non entrano è perchè non hanno soldi a disposizione per sostenere: consumi (qualche crepa nei dati disaggregati), risparmi (savings rate al 2%) e piani pensionistici (inflows nei mutual funds).
Che di bull market secolare si tratti è possibilissimo, che sia la ripartenza più artificiale e artificiosa della storia è un dato di fatto. A livello di pe10 è la ripartenza più "cara" della storia.
Ma sono ovvietà.
 
Voglio fare qualche ulteriore considerazione.
Relativamente al punto 1)
Secondo lo stesso criterio (FPE), se le azioni diventassero "care" come lo erano sul picco dell'anno 2000, a parita' di utili l'indice S&P 500 arriverebbe a valere quasi 2.900 punti. Se diventassero "care" quanto lo erano nel 2007, l'indice S&P 500 arriverebbe a valere comunque oltre 1.700 punti.
Il mercato azionario nell'ultimo decennio ha presentato una eccellente opportunita' di acquisto quando il FPE e' stato, in media, pari a 12. Un serio bear market era alle porte quando il FPE ha raggiunto in media un valore pari a 18.
Un FPE pari a 18, a parita' di utili, vorrebbe dire vedere l'indice S&P 500 a oltre 2.000 punti.

Relativamente al punto 2)
La situazione relativa ai fondi obbligazionari e' praticamente opposta. Nell'articolo che ho aggiunto prima sono presenti dei link ad alcuni articoli che sottolineano come la "great rotation" tra azionario e obbligazionario potrebbe essere ad un punto di svolta, il che significherebbe che i mercati azionari potrebbero beneficiare di una ulteriore enorme spinta propulsiva dovuta all'afflusso di capitali dall'obbligazionario.

L' indice S&P 500 ora e' circa ai massimi storici, ed il "propellente" per superarli definitivamente di certo non manca.

Naturalmente, dopo che l'indice S&P 500 e' salito del 50% dai minimi del 2011, e' naturale attendersi una correzione, e considerata anche la statistica non favorevole al mercato azionario per il periodo maggio-settembre, non ci sarebbe da stupirsi se tale correzione (al piu' dell' 8%-10%, a mio parere) si verificasse nell'arco dei prossimi mesi. In realta', stabilire quando si verifichera' tale correzione e' cosi' difficile che potrebbe non valere la pena cercare di approfittarne. Il problema, in effetti, e' che in un mercato al rialzo tutto cio' che potrebbe anticipare un ribasso quasi sempre anticipa solo una lieve correzione, alla quale poi seguono nuovi massimi, in un ciclo che si puo' ripetere un numero indefinito di volte.

Ciao :)
Senza offesa e con simpatia, ti consiglio di guardare questo
FT Bond proxy investment block - short view - markets - FT.com
Ti porta via poco tempo, quasi 4 minuti.
Sono sicura che le immagini e la spiegazione ti saranno d'aiuto:D
Se pensi che 2000, 2007 e oggi possano essere paragonate in termini di media dei prezzi (Parlo di indici, prendi pure quello che più ti aggrada tra i tuoi preferiti), allora domani vado a prendere un'orchidea, ma chiedo al fiorista delle rose, perché se davvero tutto è relativo, alla fine un fiore è un fiore.
Dimenticavo, alla fine, quanto spiegato, è quello che han fatto anche i tuoi amici di Apple.
Investire per ricomprarsi le proprie azioni, o pagare i dividendi non mi pare una grande strategia di investimento, trovi?
 

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