In un mondo perfetto ti darei assolutamente ragione: ammesso che la casa possa/debba essere oggetto di imposta patrimoniale quale l'IMU, il fatto di decidere che i "poveri" debbano pagarla più dei "ricchi" è chiaramente un'aberrazione.
Però siamo in Italia, e quindi vanno tenute in considerazioni almeno due peculiarità
del Bel Paese:
1) Non sempre un immobile costoso ha una rendita catastale più alta di un immobile modesto.
Il catasto, in molti comuni italiani, viene aggiornato con ritmi vergognosamente lenti, per cui può benissimo esistere una casa da 100 metri in centro (costruita sessant'anni fa) che ha una rendita catastale inferiore a quella di un appartamento da 80 metri quadri in periferia (costruito dieci anni fa), anche se la prima ha un valore di mercato dieci volte superiore alla seconda.
In queste condizioni, qualunque ragionamento può portare a effetti contrari a quanto si auspica, magari in buona fede.
2) Soprattutto, siamo un Paese dove il 30% dei cittadini non paga tasse.
Concedere agevolazioni fiscali a chi dichiara poco sarebbe doveroso in teoria ma, in pratica, spesso significherebbe premiare ulteriormente chi ha evaso le tasse. Da questo punto di vista, tassare la casa a prescindere dal reddito significa riacciuffare l'1% delle imposte che i "furbi" hanno evaso (il ragionamento è che l'evasore investe parte delle imposte non versate nell'immobiliare).
Quindi?
Ciascuno ha la propria sensibilità (chi abita in centro in mezzo ai "veri ricchi" la vedrà legittimamente in un modo, chi viene scavalcato in ogni graduatoria pubblica dagli evasori la vedrà altrettanto legittimamente in un'altro modo)...
Parlando in modo neutro (non simpatizzo per il PD, né lo detesto, ma pago le tasse), l'idea di concepire sconti IMU in funzione del valore catastale dell'immobile anziché del reddito dichiarato, a me sembra
l'opzione meno imperfetta da proporre.
Lontana dalla perfezione, sia chiaro, ma ho la (personale e fallibile) sensazione che i "non ricchi" che abitano nelle case "da ricchi" siano una distorsione meno pesante, in un ragionamento fiscale, rispetto all'enorme massa di evasori con redditi ridicoli e case di lusso.