19:13 - Italmobiliare: da Hermes nuovo affondo su governance e gestione -3-
Troppi incarichi e troppe stock option per i Pesenti
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 21 apr - Hermes nella
sua relazione muove un attacco frontale ai rappresentanti
della famiglia Pesenti ai vertici del gruppo Italcementi.
"Nonostante i loro ruoli sostanzialmente part-time in
Italmobiliare e Italcementi - si legge ancora nella
relazione - il presidente (Giampiero Pesenti, ndr) e il
direttore generale (Carlo Pesenti, ndr) assorbono insieme
quasi l'80% di tutte le stock option attualmente emesse di
Italmobiliare e circa il 30% di quelle emesse da
Italcementi" (...) "Italcementi beneficia ancora della
presenza di manager eccellenti come Ives Nanot e Rodolfo
Danielli. Hermes e' preoccupata dalla capacita' di Italcementi
di attrarre e mantenere un simile livello di talento
manageriale in futuro, data la struttura di controllo e di
direzione attuali ".
Su Italcementi la relazione prosegue: "Non e' chiaro se
l'attuale amministratore delegato(Carlo Pesenti, ndr) sia
stato selezionato e mantenuto nel tempo sulla base dei
meriti. Cio' riveste particolare importanza per Italcementi,
in quanto l'azionista di controllo, avendo un palese
conflitto di interessi nell'esercizio della supervisione
sull'operato dell'amministratore delegato, potrebbe non
avere un sufficiente grado di obiettivita' nel giudicarne la
performance. Cio' non fornisce sufficienti garanzie alle
minoranze azionarie di Italcementi (e di Italmobiliare), dal
momento che appare difficile che l'ad possa essere
sostituito anche in presenza di situazioni di
sottoperformance ripetute nel tempo.
Negli ultimi anni, il margine operativo lordo del comparto
italiano del cemento e' diminuito in maniera sensibile (dal
28% al 15%), nonostante la posizione di leadership di
Italcementi nelle vendite di cemento in Italia. La
performance appare particolarmente negativa se confrontata
con quella ottenuta da Buzzi Unicem, che ha una quota di
mercato in Italia del 40% inferiore, ma consegue margini
operativi pari al doppio di quelli riportati da Italcementi
nel 2007 (dal 2000, la differenza dei margini operativi tra
Italcementi e Buzzi e' aumentata ogni anno). I margini di
Italcementi sono anche significativamente piu' bassi di
quelli dell'altro competitor italiano, Cementir". Anche
riguardo le performances borsistiche di Italcementi, la
relazione sottolinea che la societa' "ha avuto un andamento
decisamente inferiore rispetto alle altre del settore del
cemento quotate sul mercato azionario. Nel 2007, le societa'
europee comparabili come Holcim e Lafarge hanno mostrato
un'ottima tenuta, con performance positive nonostante le
condizioni di mercato sfavorevoli, mentre gli azionisti di
Italcementi hanno sofferto perdite significative".
Sul fronte della trasparenza, il fondo Hermes chiede a
Italmobiliare di comunicare gli indicatori e i budget di
rischio, gli obiettivi di performance e la pubblicazione del
Nav. Quanto alla governance di Italmobiliare, la relazione
ricorda che Hermes ha "suggerito al presidente (in una
lettera inviata il 9 marzo 2007) di prendere in
considerazione l'eventualita' di adottare regole che
consentissero agli investitori di minoranza di nominare piu'
di un amministratore all'interno del CdA. Tale proposta
avrebbe fornito una parziale forma di bilanciamento al
dominio dell'azionista di controllo (che, come ripetuto,
detiene una partecipazione di minoranza), offrendo cosi'
maggiori garanzie agli altri azionisti. Non siamo sicuri che
i nostri suggerimenti siano all'epoca stati comunicati
all'intero CdA, ma siamo consapevoli del fatto che i nostri
suggerimenti non siano stati accettati". (...) L'azionista
di controllo non sembra infatti aver fatto alcuno sforzo per
aumentare il grado d'indipendenza del CdA (che, al
contrario, diminuisce, dal momento che solo uno dei primi
undici candidati della lista dell'azionista di controllo
soddisfa requisiti di indipendenza secondo gli standard
internazionali)".
Chiara Manzoni Chm-Y-
[email protected]
(RADIOCOR) 21-04-08 19:13:02 (0325) 3 NNNN