Sp mib e titoli quando sarà il momento giusto (2 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Gianca60

Forumer storico
STATI UNTI 14:30 Richieste per Sussidi di Disoccupazione Settimana Conclusasi il 26 Aprile
STATI UNITI 14:30 Reddito Personale Marzo
STATI UNITI 14:30 Spesa al Consumo Marzo
STATI UNITI 16:00 Spese per le Costruzioni Marzo
STATI UNITI 16:00 Indice ISM Manifatturiero Aprile
 

Franco52

Banned
MACROECONOMIA

1° maggio

EUROPA
- Mercati azionari chiusi in occasione della Festa del Lavoro.

GRAN BRETAGNA
- Indice PMI manifatturiero ad aprile (ore 10.30).

STATI UNITI
- Spesa per consumi (nominale) a marzo (ore 14.30). Consensus: +0,2% m/m.
- Redditi delle famiglie a marzo (ore 14.30). Consensus: +0,3% m/m.
- Deflatore dei consumi (core) a marzo (ore 14.30). Consensus: +0,2% m/m; +2,0% a/a.
- Deflatore dei consumi a marzo (ore 14.30).
- Richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione (ore 14.30).
- Spesa in costruzioni a marzo (ore 16.00). Consensus: -0,5% m/m.
- Indice ISM manifatturiero ad aprile (ore 16.00). Consensus: 48,4.
- Vendite di autoveicoli ad aprile. Consensus: 15,1 milioni.


2 maggio

ITALIA
- Indice PMI manifatturiero ad aprile (ore 09.45).
- Fabbisogno del settore statale ad aprile.

EUROPA
- Indice PMI manifatturiero ad aprile (ore 10.00).

GERMANIA
- Indice PMI manifatturiero ad aprile (ore 10.00).

FRANCIA
- Indice PMI manifatturiero ad aprile.

STATI UNITI
- Nuovi lavoratori dipendenti ad aprile (ore 14.30). Consensus: -75mila.
- Tasso di disoccupazione ad aprile (ore 14.30). Consensus: 5,2%.
- Salari contrattuali ad aprile (ore 14.30). Consensus: +0,3% m/m.
- Ordinativi industriali a marzo (ore 16.00). Consensus: +0,2% m/m.
 

ettore_61

?????????????????????
metastock x la peperina

Lulu',

La lista dei siti che avevo sono tutti dismessi.
Normale, visto che fornivano i dati gratis.
Ora tutti quelli che li danno sono a pagamento.

proseguo nelle ricerca..... ...... :up:
 

Franco52

Banned
La Fed taglia i tassi e apre ad una pausa. Economia debole, preoccupa l'inflazione


Ancora una volta la Federal Reserve ha rispettato le attese del mercato e in linee con le previsioni di quest'ultimo, ha deciso di intervenire nuovamente al ribasso sul costo del denaro. Al termine della riunione iniziata ieri, la Banca Centrale americana, a distanza di poco più di un mese dall'ultima sforbiciata, ha tagliato i tassi di interesse dello 0,25%, portando così i Fed Funds al 2%. Per la settima volta consecutiva, dallo scorso mese di settembre, è stata confermata la politica monetaria espansiva, anche se con un intervento meno significativo rispetto a quello adottato a marzo, quando il taglio era stato di 75 basis points. La Banca Centrale americana ha inoltre deciso di abbassare dello 0,25% il tasso ufficiale di sconto, sceso così al 2,25%, approvando le richieste formulate dai Comitati dei Direttori della Fed di New York, di Cleveland, di Atlanta e di San Francisco.

Mentre quest'ultima manovra è stata approvata all'unanimità, non c'è stato un consenso unanime sulla riduzione dello 0,25% dei Fed Funds. In linea con quanto già accaduto in occasione del meeting di marzo, anche questa l'azione di politica monetaria annunciata stasera non è stata votata da Richard Fisher e da Charles Plosser, che avrebbero preferito una conferma del costo del denaro sui livelli del mese precedente.
Come già anticipato in apertura, l'intervento odierno non ha riservato alcuna sorpresa, perché di fatto si è rivelato in linea con le previsioni degli analisti, anche se alcuni di loro erano arrivati ad ipotizzare anche un nulla di fatto.
Nel comunicato che ha accompagnato l'annuncio ufficiale sui tassi di interesse, la Fed ha spiegato che in base alle ultime informazioni viene confermata la debolezza dell'attività economica. La spesa delle famiglie e delle imprese ha subito un rallentamento e anche le condizioni del mercato del lavoro hanno segnalato un ulteriore indebolimento. I mercati finanziari continuano a rimanere sotto stress e le peggiorate condizioni del credito, unitamente alla contrazione del settore immobiliare, continueranno con buona probabilità ad incidere negativamente sulla crescita economica nei prossimi trimestri.
A differenza delle indicazioni fornite fino al mese scorso, nel comunicato di questa sera la Fed non ha fatto riferimento ai rischi al ribasso per la congiuntura. L'attenzione viene così riportata anche sull'inflazione, in merito alla quale si segnala che le ultime letture del dato “core” hanno mostrato qualche miglioramento. Tuttavia si è avuto un aumento dei prezzi energetici e più in generale delle commodities, e sono cresciuti così alcuni indicatori sulle aspettative inflazionistiche. I membri del Board prevedono una moderazione nei prossimi trimestri, di riflesso ad un livellamento dei prezzi dell'energia e ad un allentamento delle tensioni sul versante delle utilizzazione delle risorse. In ogni caso le incertezze sulla dinamica dei prezzi al consumo rimangono elevate, motivo per cui la Fed continuerà a monitorare con grande attenzione gli sviluppi futuri. La Banca centrale americana ritiene che la politica monetaria espansiva portata avanti sino ad ora è importante e dovrebbe contribuire a stimolare la crescita economica a stelle e strisce. La riduzione dei tassi di interesse, insieme alle altre misure adottate per sostenere la liquidità dei mercati, dovrebbero promuovere una moderata espansione, mitigando al contempo i rischi per la crescita.
Questo lascia chiaramente intendere che la riduzione del costo del denaro annunciata questa sera sarà l'ultima prima di una pausa di riflessione che servirà a valutare anche la necessità di ulteriori interventi al ribasso. La stessa Fed ha infatti chiarito che continuerà a monitorare gli sviluppi economici e finanziari, dichiarandosi pronta ad agire secondo necessità, per promuovere la crescita e garantire la stabilità dei prezzi.
Un messaggio ancora in chiaroscuro quello consegnato stasera dalla Fed, che non è riuscita ad offrire sostegno ai mercati. Gli indici azionari infatti, dopo una prima reazione positiva che ha portato ad allungare ulteriormente il passo sulla scia dei guadagni già realizzati nelle ore precedenti, hanno visto rientrare subito dopo l'entusiasmo iniziale. Nell'ultima ora di contrattazione infatti i listini hanno cambiato direzione di marcia, azzerando i guadagni e scivolando tutti in territorio negativo, anche se con variazioni percentuali piuttosto contenute.
 

Gianca60

Forumer storico
USA: ISM MANIFATTURIERO FERMO IN APRILE, MALE OCCUPAZIONE

(ANSA) - ROMA, 1 MAG - L'indice Ism manifatturiero è rimasto

stabile in aprile a 48,6, lo stesso livello di marzo e un po'

meglio delle previsioni degli analisti che lo vedevano a 48.

Male invece il sottoindice sull'occupazione, che è sceso a 45,4

dal 49,2 di marzo e si è collocato al livello più basso dal

maggio 2003.(ANSA).
 

Franco52

Banned
Che botta!!!!!!
Superati i 13.000 al DJ!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
+1,43!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
VAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
SOFFIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
:V :V :V :V :V :V
 

ariete22

Forumer storico
Re: metastock x la peperina

ettore_61 ha scritto:
Lulu',

La lista dei siti che avevo sono tutti dismessi.
Normale, visto che fornivano i dati gratis.
Ora tutti quelli che li danno sono a pagamento.

proseguo nelle ricerca..... ...... :up:
sei un tesoro sandro, grazie
smacckk
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto