baleng
Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Da tempo Valsoia insiste sul fatto che "noi siamo quello che mangiamo". Ora lo ripete con le note di Smetana su prati verdi e deserti in cui trionfa la famigliola tipo Mulino Bianco (manca la figlia, sarà fuggita in qualche metropoli piena di smog, ma con ambiente meno ipocrita). In pratica significa dare del porco a chi mangia salame e del cornuto a chi mangia carne bovina , del pavido a chi si cucca il formaggio di pecora e del volubile a chi usa olio di girasole.
Chiaro che quell'affermazione è una fesseria, purtroppo avallata da anni di inconsulte riaffermazioni. Noi NON siamo quello che mangiamo, vivaddio, al massimo quello che mangiamo influisce sul nostro umore, sui nostri comportamenti (tipo cattiva digestione ecc) ecc. Esempio di come una frase che non significa proprio nulla, a causa di un buon effetto sonoro/sintattico, nell'insistente ripetersi possa diventare, da strunzata fantozziana, assoluta verità scientifica.
Come gli italiani, dal punto di vista umano, possono essere tra i migliori popoli del mondo, ma se diventano materialisti sono senz'altro tra i peggiori, così anche nell'ambito della cultura "verde", accanto agli idealisti, o comunque a coloro che lavorano senza troppo "fare ammuina", esistono i materialisti, che sono gli ossessionati, ma anche coloro che spingono per creare e rinvigorire queste ossessioni