A dispetto dei più pessimisti, il Ftse Mib potrà raggiungere quota 23.000-23.100 già entro la fine di febbraio. E per l'euro il target di 1,40 contro il dollaro è raggiungibile anche in meno di tre settimane. Certo dipende molto da quanto dirà la Fed oggi, perchè un recupero del dollaro - che come abbiamo visto ha testato il minimo delle ultime dieci settimane nei confronti delle principali valute - potrebbe anche riprendere fiato. Ma, anche in quel caso, il target eur/usd dovrebbe essere poi toccato, al più tardi, in tre mesi. Parola di due analisti intervistati da Class Cnbc.
Federico Dalla Bona, analista indipendente, esamina le condizioni in cui versa al momento il Ftse Mib e fa notare come importanti, per il raggiungumento dei target su citati, siano i supporti a quota 21.850-21.858 punti. Dalla Bona esamina anche il caso degli indici americani e rivolge un'attenzione particolare all'indice S&P, sui 1.300 punti. Prossimi obiettivi, prevede, sono a quota 1.303-1305 e successivamente 1.315. Detto questo, l'indice è da monitorare, in quanto "sta crescendo senza soluzione di continuità da parecchio".
Ai microfono di Class Cnbc parla anche Massimo Grazian, di Delta Forex. Tornando alla performance della moneta unica, Grazian precisa per l'appunto che una eventuale dichiarazione pro-dollaro da parte di Ben Bernanke e colleghi potrebbe sì scatenatre nel breve termine una correzione dell'euro fino a 1,34. "Ma noi saremmo ancora venditori di dollari", precisa Grazian, puntualizzando che il recupero recente dell'euro non è stato per loro affatto una sorpresa, "visto che noi continuiamo ad avere una visione debole per il biglietto verde per il primo semestre".