Azioni Italia Stock picking intraday 28 Agosto--->1 Settembre 2006

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BUONGIORNO STOCK PICKERS!!!!


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J.K. GALBRAITH
Il bello del capitalismo è che ogni tanto vi accade qualcosa per cui il denaro viene separato dai cretini.



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Piazza Affari conferma l’impostazione rialzista nel breve. I livelli da monitorare per la nuova ottava

La settimana borsistica che ci siamo appena lasciati alle spalle è stata vissuta all’insegna delle prese di beneficio dalla maggior parte dei listini azionari internazionali. Questi ultimi infatti hanno tirato il fiato dopo la brillante performance dell’ottava precedente, vivendo delle sedute interlocutorie che non ha allontanato di molto le quotazioni dai livelli da poco raggiunti.
Giunta ormai sostanzialmente al termine la stagione degli utili societari, il mercato si è concentrato essenzialmente sulle indicazioni giunte dal fronte macro, nel tentativo di comprendere quale sia il reale stato di salute dell’economia, in particolare di quella americana. Non a caso, si è seguito con particolare interesse l’aggiornamento sul mercato immobiliare a stelle e strisce che ha confermato il raffreddamento in atto, secondo quanto segnalato dal dato relativo alle vendite di case nuove ed esistenti. La flessione oltre le attese di queste due rilevazioni ha risvegliato non pochi timori in merito al rallentamento dell’espansione economica a stelle e strisce, che potrebbe avere degli effetti negativi sull’andamento degli utili societari dei trimestri a venire.
Il mercato ha inoltre guardato con interesse anche alle dichiarazioni di alcuni membri della Federal Reserve che di fatto hanno lasciato intendere che la recente pausa nel rialzo dei tassi di interesse, potrebbe essere solo momentanea, e lasciare ben presto il posto a nuovi ritocchi verso l’alto. Questi interventi sarebbero infatti necessari alla luce dei livelli di inflazione che si mantengono ancora elevati, a causa anche del caro-greggio. Dopo la forte discesa dell’ottava precedente, nelle ultime cinque sedute i prezzi del petrolio sono tornati a salire, pur mantenendosi ancora ad una certa distanza dai massimi segnati poco al di sopra dei 78 dollari.

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L’insieme di questi fattori ha di fatto contribuito ad alimentare una certa prudenza negli operatori, che hanno preferito non sbilanciarsi, realizzando alcune prese di profitto che hanno costretto i listini a presentarsi tutti con il segno meno. Ad avere la peggio è stato il Nasdaq Composite che se ne va al week-end con una flessione dell’1,09%, dopo aver guadagnato oltre cinque punti nella settimana precedente. Non molto diversa la situazione per il Dow Jones che presenta un bilancio in rosso dello 0,86%, mentre
è riuscito a difendersi meglio il più ampio S&P500 che ha limitato i danni allo 0,48%.

Lo scenario si presenta leggermente migliore se ci si sposta sull’opposta sponda dell’Atlantico, dove anche le Borse europee non sono riuscite ad evitare una chiusura di settimana in flessione, seppure con variazioni leggermente più contenute. E’ il caso ad esempio del Dax30 che ha terminato l’ottava quasi invariato, con un frazionale calo dello 0,09%, preceduto dal Ftse100 e dal Cac40 che invece hanno lasciato sul parterre rispettivamente lo 0,42% e lo 0,48%.
A pesare sull’andamento dei listini del Vecchio continente ha contribuito nella prima parte della settimana il brusco calo dell’indice Zew che ad agosto ha subito un vero e proprio crollo, scendendo al di sotto della parità e riportandosi sui minimi degli ultimi cinque anni. Questo dato però è stato parzialmente controbilanciato dall’indice IFO che pur presentandosi in flessione, ha perso terreno in misura inferiore alle previsioni degli analisti.

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E’ più pesante invece il bilancio per il mercato giapponese, che ha visto il Nikkei 225 chiudere l’ottava con un ribasso dell’1,03%, appesantito dal rialzo dei tassi deciso dalla Banca Centrale cinese. A frenare gli investitori ha contribuito anche il nuovo scandalo finanziario che ha coinvolto Acom, tra le più importanti società di credito al consumo, finita nel mirino delle autorità di controllo per alcune irregolarità commesse nelle contrattazioni.

Ben diversa invece la situazione per Piazza Affari, che è l’unica a presentare un saldo positivo, seppure con una variazione percentuale molto contenuta. In particolare si è distinto il listino delle medie capitalizzazioni che ha visto il Mibtel mettere a segno un progresso dello 0,66% nelle ultime cinque giornate. Segue a ruota l’indice S&P/Mib che termina le contrattazioni al di sotto dei massimi registrati su base weekly, con un vantaggio però dello 0,45%.
Nelle prime due sedute della settimana, l’indice delle blue chips si è mosso all’insegna dell’incertezza, all’interno del range compreso tra i 37.300 e i 37.600 punti. Da quest’ultimo livello, nella giornata di mercoledì si è verificato un deciso ribasso che ha portato le quotazioni fin poco sopra i 37.200 punti. Il giorno successivo però si è avuta un’immediata reazione positiva che ha portato l’S&P/Mib
ha guadagnare circa 600 punti in una sola seduta, sfiorando la soglia dei 37.800 per poi chiudere circa 100 punti più in basso. L’ultima sessione infine è stata vissuta all’insegna dell’incertezza e dopo un avvio tonico, l’indice ha perso progressivamente terreno fino a passare anche in negativo, salvo poi recuperare nel finale, terminando così le contrattazioni a quota 37.718 punti, in frazionale rialzo dello 0,12%.

A favorire questa sovraperformance del mercato domestico rispetto alle altre piazze europee ha contribuito senza dubbio il fermento che ha interessato nelle ultime due giornate il comparto bancario, animato dall’attesa della fusione tra San Paolo Imi e Banca Intesa, raggiunta proprio durante il week-end con l’approvazione del progetto da parte dei rispettivi Consigli di Amministrazione. Protagonista indiscusso è stato proprio l’istituto torinese che ha portato a casa un rialzo di oltre il 9%, seguito da Intesa che ha guadagnato quasi il 6%, seguiti da Capitalia e Mediobanca, in crescita rispettivamente del 5,4% e di oltre quattro punti percentuali.
Si è distinto in positivo anche Fastweb che ha chiuso l’ottava con un vantaggio di quasi sei punto, beneficiando del giudizio positivo di Citigroup che ha risvegliato un certo interesse sul titolo, reduce da un’accentuata fase ribassista.
A pagare pegno più di tutti è stato invece Unicredito che ha ceduto ben tre punti e mezzo, dopo essere stato abbandonato dagli operatori che hanno preferito guardare agli altri temi del comparto bancario. Stessa variazione percentuale si registra per Seat Pagine Gialle, è non è riuscita ad evitare il segno meno anche STM che ha ceduto poco più di due punti, dopo il rally dell’ottava precedente.

Nel complesso, la situazione per l’indice S&P/Mib non appare molto diversa rispetto a quella della settimana di Ferragosto e il mercato si è limitato sostanzialmente a consolidare sui livelli raggiunti, senza riuscire tuttavia ad allungare ulteriormente il passo in maniera significativa. Da ricordare che i volumi si confermano ancora inferiori rispetto alla media, complice la pausa estiva che tiene ancora lontani dal mercato diversi operatori.
Senza dubbio la ritrovata positività del mercato delle ultime settimane, lascia ancora ben sperare per il breve termine, visto che ci sono le condizioni ora perassistere ad un ritorno sui massimi dell’anno, segnati poco al di sotto dei 39.000 punti. La chiusura poco mossa di venerdì scorso a Wall Street dovrebbe favorire un avvio di settimana senza particolari scossoni, ma ci sono buone probabilità che il mercato domestico possa muoversi con una marcia in più, favorito proprio dalle novità del settore bancario che potrebbe offrire un valido sostegno al listino domestico.

Da un punto di vista tecnico, l’indice S&P/Mib è riuscito proprio in chiusura di ottava a posizionarsi poco al di sopra dell’importante resistenza a 37.700 punti, che rappresenta un livello chiave per il prosieguo della salita. E’ questa l’indicazione fornita da Matteo Maggioni, analista tecnico di Banca Sella, il quale ritiene che il superamento dell’area 37.500/37.700, aprirebbe spazi di crescita in direzione del primo target fissato a 38.400/38.800.
Al contrario, nel caso in cui l’indice dovesse perdere l’area dei 37.100 punti, potrebbe accelerare il passo e cedere ulteriormente terreno, scendendo fino a quota 36.500/36.600, dove però si dovrebbe assistere al ritorno degli acquirenti.

Altrettanto positiva la view di Pietro Di Lorenzo di Sostrader, il quale ritiene che l’impostazione di breve si conferma rialzista, almeno fino a quando i prezzi saranno capaci di mantenersi al di sopra dei 36.900 punti. Questa condizione dovrebbe infatti favorire senza grossi ostacoli, il ritorno sui massimi dell’anno in area 38.900, dove avverrà il test di una resistenza chiave.
 
si ricomincia presto vedo

:) salve a tutti.
Vedo che nn sono l'unico rimasto con un pò di ctic.(leggasi cioffy2 :lol: )

Ho letto in giro su Tis che se perde i ,29 è da mettere short :rolleyes:
 
Re: si ricomincia presto vedo

felixeco ha scritto:
:) salve a tutti.
Vedo che nn sono l'unico rimasto con un pò di ctic.(leggasi cioffy2 :lol: )

Ho letto in giro su Tis che se perde i ,29 è da mettere short :rolleyes:


ciao Carro! ciao jazzy!!

anche io temo che tiscali,malgrado si vociferi debba mantenere le quotazioni e incrementarle per via del bond ad interessi zero, la vedremo a prezzi piu' bassi...nessuna reazione sui minimi praticamente storici...... i 2,12 li fece piu' per emotivita' che per reali condizioni di mercato....(vedi candela)

CTIC
le ho rimpacchettate tutte....se sara' il caso le riprendero'.... :rolleyes: nn vorrei ritrovarle da dov'è ripartita.....nn sarebbe la prima volta...

la prossima ottava spero di veder recuperare le quotazioni di APP è diverso tempo che sta da queste parti......e con la forza dei bancari......potrebbe giovarne anche il risparmio gestito come AZIMUT , APULIA e ANIMA....vedremo...

X mara: nn riesco a visualizzare il link su APP..comunque provero' a tenerle.....l'ultima volta le tenni 33 gg in PTF vendendole a 1,45€.. il 35mo gg partirono arrivando a 3,6€ roba da se..ghe alla tibetana... :D :D un giorno vi spieghero' come sono.... :lol: :cool: :lol:
 
Buongiorno a tutti. Io purtroppo son rimasta dentro CTIC con le 1000 riprese poco prima dell'asta di chiusura a 1,2 e ora vedo che stanno facendo le prove in preopen per farla ritornare da dove è partità mercoledì
 
Re: si ricomincia presto vedo

patatino ha scritto:
ciao Carro! ciao jazzy!!


la prossima ottava spero di veder recuperare le quotazioni di APP è diverso tempo che sta da queste parti......e con la forza dei bancari......potrebbe giovarne anche il risparmio gestito come AZIMUT , APULIA e ANIMA....vedremo...

X mara: nn riesco a visualizzare il link su APP..comunque provero' a tenerle.....l'ultima volta le tenni 33 gg in PTF vendendole a 1,45€.. il 35mo gg partirono arrivando a 3,6€ roba da se..ghe alla tibetana... :D :D un giorno vi spieghero' come sono.... :lol: :cool: :lol:

http://www.assofin.it/It/archiv-assofin.html

2006 - rassegna stampa 06 a pag .19 del pdf c'è un buon articolo su app
 

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