Wall Street in castigo dopo improvvisa ondata di vendite. Baidu affossa il Nasdaq. Bene GM e Wal-Mart
Seduta a due facce per la piazza azionaria americana che nella prima parte della giornata aveva lasciato prevedere un’altra seduta di grandi guadagni, tanto da spingere il Dow Jones e l’S&P500 ha segnare nuovi record storici. A favorire inizialmente gli acquisti hanno contribuito una serie di indicazioni positive dal fronte macro, con le nuove richieste di sussidi di disoccupazione calate oltre le attese nell’ultima settimana. Un aiuto non indifferente è arrivato anche dal sensibile miglioramento della bilancia commerciale, che ad agosto ha visto il deficit in contrazione a 57,6 miliardi di dollari rispetto ai 59 miliardi previsti in media dagli analisti. Nessuna sorpresa invece per i prezzi import che sono cresciuti in linea con le attese.
A regalare inizialmente buonumore al mercato sono state anche alcune positive notizie arrivate dal fronte societario che hanno rassicurato gli investitori dopo che la stagione delle trimestrali è partita in chiaroscuro con i dati a due velocità di Alcoa.
A circa due ore dalla chiusura però i listini hanno improvvisamente invertito la rotta e non solo hanno azzerato interamente il guadagno iniziale, ma sono scivolati in territorio negativo, con una pesante flessione soprattutto per il Nasdaq Composite. Diversi i fattori che potrebbero aver contribuito a questo improvviso sell-off, a partire dal raggiungimento di alcuni livelli di prezzo da parte degli indici che hanno fatto scattare puntuali le prese di beneficio. Secondo alcuni, all’origine della correzione odierna ci sarebbe anche un affievolimento delle speranze di un taglio dei tassi da parte della Fed, specie alla luce degli ultimi positivi dati macro.
Nonostante un recupero dai minimi segnati nell’intraday, gli indici non sono riusciti a schivare una chiusura in rosso, con il Dow Jones e l’S&P500 in flessione rispettivamentedello 0,45% e dello 0,52%. Ad avere la peggio è stato il Nasdaq Composite che ha lasciato sul parterre l’1,4% a 2.772,2 punti, dopo aver segnato un minimo a 2.757 e un massimo a 2.834 punti.
Tra i titoli del Dow Jones, si muove in controtendenza General Motors che mantiene una positiva intonazione fino alla chiusura, portando a casa un rialzo del 4,88%, grazie alla ratifica dell’accordo sul nuovo contratto con il sindacato Uaw.
In denaro anche Wal Mart che ha chiuso in progresso del 2,87%, dopo aver comunicato deludenti dati sulle vendite di settembre, ampiamente compensati però dal miglioramento dell’outlook relativo al terzo trimestre. Ben intonato il comparto finanziario, con Citigroup in ascesa del 2,5%, insieme ad American Express che sale dello 0,9%, diversamente da Jp Morgan che scende dello 0,9%.
Non si fermano le vendite su Boeing che anche oggi ha lasciato sul parterre il 2,45%, sulla scia dell’annunciato ritardo di sei mesi nella consegna dei 787.
Sul tabellone elettronico del nasdaq Composite, riescono a limitare i danni Dell e Google che cedono lo 0,11% e lo 0,54%. Pesante il bilancio per Apple che è arretrato del 2,735, nonostante la promozione di Goldman Sachs che ha rivisto al rialzo il prezzo obiettivo sul titolo da 160 a 195 dollari.
Tra i big si segnala il calo di Oracle e di Yahoo che perdono rispettivamente il 2,01% e il 2,5%, ma un vero e proprio crollo interessa Research in Motion e Amazon.com, in caduta di oltre cinque punti percentuali.
Da segnalare la pesante flessione di Baidu-com che ha lasciato sul parterre il 10,02%, a causa della pessimistica nota presentata da Jp Morgan che ha rivisto al ribasso le stime sui ricavi del motore di ricerca cinese.