... ed ecco spiegato il motivo del recente rally del bund ......
Reddito fisso
TASSI E VALUTE
· Ancora il petrolio in primo piano durante la scorsa settimana. Le dichiarazioni dell’Arabia Saudita, disposta ad aumentare la produzione di greggio, non sono bastate a far raffreddarne i prezzi che hanno proseguito la loro corsa verso l’alto. La recente fiammata dei prezzi energetici ha già avuto come primo effetto il rimbalzo dell’inflazione in tutti i Paesi di Eurolandia (vedi grafico); ed è motivo di preoccupazione per l’impatto che potrà avere sulla crescita europea. A tal punto che
alcuni hanno già incominciato a pensare che la Bce – la Banca centrale europea –
possa tagliare i propri tassi nel tentativo di sostenerla.
· A nostro avviso
difficilmente la Bce deciderà di abbassare i propri tassi per contrastare gli effetti del caro petrolio, un evento del tutto eccezionale da combattere con altre armi.
Altrettanto improbabile ci sembra un rialzo dei tassi visto che l’economia si sta sì risollevando, ma molto lentamente. Ci vorrà del tempo per smuovere dagli attuali livelli i tassi a breve scadenza, quelli che di solito anticipano le decisioni di politica monetaria della Banca centrale. Quelli a lunga scadenza da parte loro, che in genere riflettono le attese economico–politiche dei mesi a venire, sono già saliti molto nel mese scorso ed è verosimile che si prendano una pausa. Cosa che hanno fatto tutti i tassi durante la scorsa settimana così che hanno concluso su livelli analoghi a quelli di sette giorni prima.
· In tale contesto preferiamo continuare a consigliarvi una strategia improntata alla prudenza: puntate sui titoli con scadenze comprese tra i 4 e i 7 anni più qualcheduno a breve. Questi ultimi renderanno più stabile il vostro intero portafoglio, oltre a esservi necessari nel caso sappiate fin da ora di aver bisogno tra non molto dei soldi investiti.
· Privilegiate i titoli in euro accanto ai quali potete affiancare qualche titolo in monete sottovalutate, ma dalle buone prospettive di recupero. Come la corona svedese, il dollaro statunitense, quello canadese e il dollaro australiano. Interessante anche l’investimento in sterline inglesi per approfittare del livello elevato dei tassi britannici e di un loro probabile rialzo – fatelo acquistando qualcheduna delle obbligazioni a tasso variabile che vi indichiamo di seguito (a pagina 14 trovate un’analisi più completa con maggiori spiegazioni sul perché di un investimento in sterline).
L’ENERGIA SCALDA I PREZZI
L’inflazione in Germania (in neretto), Italia e Francia (linea sottile) in aprile è balzata verso l’alto per effetto del caro–petrolio e facendo temere per la crescita economica. Difficilmente però la Bce deciderà di contrastarne l’effetto intervenendo sui propri tassi che si prospettano stabili ancora per un po’.