dan24 ha scritto:
alan1 ha scritto:
Azz...
che botta l'€/$
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,
sono di nuovo sotto 8)
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ci sono pure io...1,1916 lungo..odio i lunghi.....
pensavo fossi uscito però...
mannaggia e c'erano i presupposti per un ritorno in area 1,22 in primis e 1,24 in seconda battuta...mannaggia...vedremo..ma non sparire di nuovo...che mi sento tanto particella di sodio..solo soletto nel tritacarne Euro
ciao buon we a todos...
ps: ma perchè i mercati non li lasciano aperti anche il sabato e la domenica?
Se siete andati lunghi sull'euro venerdì ... bè allora siete più pazzi di me !!!!
Leggete un po quà .... era da giorni che questa la sapevo ....
Fonte : SoldiSette edizione altroconsumo
TASSI E VALUTE
· Sono state le parole di Greenspan, il presidente della Fed – la Banca centrale americana – a catalizzare l’attenzione dei mercati, sia Usa sia europei, durante la scorsa settimana. Dal discorso che avrebbe fatto davanti al Congresso americano tutti speravano infatti di avere maggiori delucidazioni su dove andranno i tassi di interesse nei prossimi mesi. E qualche chiarimento è in effetti arrivato. A detta di Greenspan l’economia americana sta migliorando – con occupazione e consumi in aumento – e i rischi di deflazione sono scomparsi. Tuttavia la produttività delle imprese ancora bassa frena al momento qualsiasi pressione inflazionistica. Come a dire: sì a un rialzo dei tassi, ma non nell’immediato.
· Tutt’altra aria è quella che si respira al di qua dell’Oceano. Se l’economia Usa già scommette su un prossimo rialzo dei tassi; quella della zona euro infatti si interroga sulla necessità o meno di abbassare i propri: l’economia Usa va bene, ma quella europea arranca ancora. Lo stesso Fmi – il Fondo monetario internazionale – ha ammonito la Banca centrale europea a considerare l’opportunità di un taglio dei tassi per stimolare l’economia. Così che mentre nei giorni scorsi l’ottimismo che spira negli Usa aveva influenzato anche i tassi della zona euro trascinandoli verso l’alto; nell’ultima settimana i tassi europei, a breve e a medio–lunga scadenza, sono rimasti al palo. Alla fine hanno concluso la settimana su livelli analoghi a quelli di 7 giorni prima.
· Visto che i tassi della zona euro tarderanno ancora del tempo prima di rialzarsi, la strategia prudente che vi consigliamo ci sembra ancora la migliore. Privilegiate i titoli con scadenze comprese tra i 4 e i 7 anni, la miglior combinazione rischio–rendimento al momento possibile. Affiancate ad essi qualche titolo a breve scadenza che renderà più stabile l’insieme dei vostri investimenti, obbligazionari e azionari.
· L’euro la scorsa settimana è arretrato nei confronti del dollaro Usa scendendo momentaneamente al di sotto degli 1,18 dollari per poi concludere la settimana a quota 1,19.
I movimenti del cambio euro/dollaro nelle ultime settimane sono sempre più condizionati dal differenziale, in allargamento, tra i tassi a medio–lunga scadenza Usa e della zona euro – vedi grafico. Mentre i primi salgono, i secondi faticano a stargli al passo e il loro divario aumenta.
Tassi Usa più elevati significa un maggior ritorno dagli investimenti statunitensi, il che si traduce in un afflusso di domanda di dollari.
Il biglietto verde sale e, di riflesso, l’euro scende. Il nostro consiglio per il momento rimane di privilegiare gli investimenti in euro. Tuttavia, a questi livelli il dollaro ha ampi spazi di recupero nei confronti della moneta europea. Potete dedicargli qualcosina per scommettere su una sua rimonta.
L’EURO SOFFRE SE I TASSI USA SALGONO
L’ottimismo che spira negli Usa spinge in su i tassi statunitensi; quelli della zona euro, preoccupati per la zoppicante economia europea, faticano a stargli dietro: il loro divario (in neretto, scala sinistra) si sta allargando. La domanda di titoli, e quindi di dollari Usa, aumenta. Il dollaro sale e l’euro (linea sottile) scende.
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... ergo ... dico io l'euro è destinato a scendere. I miei livelli lo darebbero a 1,15 .... e voi mi andate lunghi sull'euro !!!!
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