maria
Forumer storico
BCE: AUMENTANO DUBBI SU RIPRESA, APRE A TAGLIO TASSI/ANSA
News, Dati, Eventi finanziari - di Mister Red 24 Mar 2004
BCE: AUMENTANO DUBBI SU RIPRESA, APRE A TAGLIO TASSI/ANSA
(ANSA) - FRANCOFORTE, 24 MAR - Mentre aumentano i dubbi sulle
prospettive di ripresa economica di Eurolandia, la Bce inizia ad
aprire la porta a un taglio dei tassi di interesse. A lanciare
un segnale abbastanza chiaro in direzione di un possibile
allentamento monetario sono stati, oggi, sia il presidente
dell'Eurotower, Jean-Claude Trichet, sia il governatore della
banca centrale belga, Guy Quaden. E i mercati sembrano avere
dato credito al cambiamento di tono dei due banchieri centrali,
portando l'euro a flettere nei confronti del dollaro e a
scendere sotto quota 1,22, il livello piu' basso dall'inizio di
marzo.
La Bce e' attenta ai nuovi sviluppi sul fronte macroeconomico
ed e' pronta ad agire in caso di necessita', ha spiegato Trichet
in un'intervista pubblicata oggi su 'Handelsblatt'. ''Sotto il
profilo economico, la nostra ipotesi di lavoro e' quella di una
graduale ripresa europea'', ha dichiarato il presidente della
Bce, precisando che, come sempre, la Bce ''sta analizzando i
dati che giungono dall'economia''. ''Vigiliamo e stiamo
allerta'', ha osservato tuttavia il banchiere centrale,
sottolineando che ''nel caso in cui le nostre previsioni
relative a consumi delle famiglie piu' sostenuti e alla domanda
interna in generale non dovessero materializzarsi, ci
comporteremmo di conseguenza, pienamente in linea con la nostra
strategia di politica monetaria''.
Se Trichet ha preferito non rispondere alla domanda su
un'eventuale riduzione dei tassi di interesse, Quaden ha ammesso
invece che la Bce dispone di margini di manovra per tagliare il
costo del denaro. ''Se le prospettive di andamento
dell'inflazione lo consentiranno e l'andamento dell'attivita'
economica lo rendera' auspicabile, la Bce ha ancora 'munizioni
di riserva''', ha osservato il banchiere centrale belga, in
un'intervista a 'Le Monde', spiegando che l'Eurotower ha questa
possibilita' perche' non ha ascoltato i consigli di chi ''ha
usato ogni pretesto per invocare una riduzione del costo del
denaro, sia che l'euro salisse o che scendesse''.
Non e' detto, tuttavia, che la Bce allenti la leva monetaria
nel prossimo futuro e, ancor meno probabile, appare una
riduzione dei tassi in occasione del meeting del Consiglio
direttivo del primo aprile. Secondo la maggior parte degli
analisti, giovedi' prossimo i tassi resteranno invariati al
minimo storico del 2%. Prima di mettere mano al costo del
denaro, inoltre, l'Eurotower vorra' essere sicuro che la ripresa
rischi effettivamente di sgonfiarsi e che il clima di fiducia
dei consumatori non accenni a migliorare. Maggiori lumi su
quest'ultimo aspetto potranno giungere dopodomani, quando verra'
pubblicato l'indice Ifo di marzo. Gia' a febbraio l'importante
indicatore del clima di fiducia delle aziende tedesche aveva
segnato un inaspettato ribasso, e se la flessione dovesse
confermarsi anche a marzo, per l'economia europea si
profilerebbe uno scenario sempre meno favorevole. (ANSA)
News, Dati, Eventi finanziari - di Mister Red 24 Mar 2004
BCE: AUMENTANO DUBBI SU RIPRESA, APRE A TAGLIO TASSI/ANSA
(ANSA) - FRANCOFORTE, 24 MAR - Mentre aumentano i dubbi sulle
prospettive di ripresa economica di Eurolandia, la Bce inizia ad
aprire la porta a un taglio dei tassi di interesse. A lanciare
un segnale abbastanza chiaro in direzione di un possibile
allentamento monetario sono stati, oggi, sia il presidente
dell'Eurotower, Jean-Claude Trichet, sia il governatore della
banca centrale belga, Guy Quaden. E i mercati sembrano avere
dato credito al cambiamento di tono dei due banchieri centrali,
portando l'euro a flettere nei confronti del dollaro e a
scendere sotto quota 1,22, il livello piu' basso dall'inizio di
marzo.
La Bce e' attenta ai nuovi sviluppi sul fronte macroeconomico
ed e' pronta ad agire in caso di necessita', ha spiegato Trichet
in un'intervista pubblicata oggi su 'Handelsblatt'. ''Sotto il
profilo economico, la nostra ipotesi di lavoro e' quella di una
graduale ripresa europea'', ha dichiarato il presidente della
Bce, precisando che, come sempre, la Bce ''sta analizzando i
dati che giungono dall'economia''. ''Vigiliamo e stiamo
allerta'', ha osservato tuttavia il banchiere centrale,
sottolineando che ''nel caso in cui le nostre previsioni
relative a consumi delle famiglie piu' sostenuti e alla domanda
interna in generale non dovessero materializzarsi, ci
comporteremmo di conseguenza, pienamente in linea con la nostra
strategia di politica monetaria''.
Se Trichet ha preferito non rispondere alla domanda su
un'eventuale riduzione dei tassi di interesse, Quaden ha ammesso
invece che la Bce dispone di margini di manovra per tagliare il
costo del denaro. ''Se le prospettive di andamento
dell'inflazione lo consentiranno e l'andamento dell'attivita'
economica lo rendera' auspicabile, la Bce ha ancora 'munizioni
di riserva''', ha osservato il banchiere centrale belga, in
un'intervista a 'Le Monde', spiegando che l'Eurotower ha questa
possibilita' perche' non ha ascoltato i consigli di chi ''ha
usato ogni pretesto per invocare una riduzione del costo del
denaro, sia che l'euro salisse o che scendesse''.
Non e' detto, tuttavia, che la Bce allenti la leva monetaria
nel prossimo futuro e, ancor meno probabile, appare una
riduzione dei tassi in occasione del meeting del Consiglio
direttivo del primo aprile. Secondo la maggior parte degli
analisti, giovedi' prossimo i tassi resteranno invariati al
minimo storico del 2%. Prima di mettere mano al costo del
denaro, inoltre, l'Eurotower vorra' essere sicuro che la ripresa
rischi effettivamente di sgonfiarsi e che il clima di fiducia
dei consumatori non accenni a migliorare. Maggiori lumi su
quest'ultimo aspetto potranno giungere dopodomani, quando verra'
pubblicato l'indice Ifo di marzo. Gia' a febbraio l'importante
indicatore del clima di fiducia delle aziende tedesche aveva
segnato un inaspettato ribasso, e se la flessione dovesse
confermarsi anche a marzo, per l'economia europea si
profilerebbe uno scenario sempre meno favorevole. (ANSA)