TAV-Incredibile Azione Violenta di una Manifestante No TAV ai Danni delle Forze dell'

Ferrovie a rischio per ritorsioni 'No TAV'
26 marzo 2012 - 15.16Altre News

Condividi:
Torna alla ribalta la rivolta 'No TAV', che protesta contro la costruzione della tratta dell'Alta Velocità Torino-Lione, solo temporaneamente sopita negli ultimi tempi, dopo il drammatico incidente che ha provocato la morte di uno dei leader del movimento.

La scorsa notte è andato in fiamme un impianto elettrico ferroviario fra Rogoredo e Lambrate, proprio alle porte di Milano. L'incendio ha colpito una centralina che regola i meccanismi di sicurezza dello snodo ferroviario. A seguito di una prima tornata di indagini, sembra che l'incendio sia di natura dolosa, perché sarebbe stata rinvenuta una bottiglia di benzina nelle vicinanze.

Nella vicenda sono implicati i 'No TAV'. Sembra infatti che sia stata trovata, su una centralina attigua a quella incendiata, una scritta da riferire al movimento. Poi, sono state trovare altre bottiglie di benzina non incendiate nei pressi. La Digos parla di un atto di matrice anarchico-insurrezionalista. Le due scritte, vergate a vernice, dicevano 'No TAV' e "Sole e Baleno vivono', facendo riferimento a due assi portanti del movimento di protesta contro l'Alta Velocità, Maria Soledad Rosas e Edoardo Massari, accusati di atti violenti una decina di anni fa e morti suicidi dopo la carcerazione.
 
Notizie > Europa

Addio alta velocità, i treni tedeschi andranno più piano: «Inutile viaggiare a 300 all'ora, costa troppo»

:bow::bow::bow:
Addio alta velocità, i treni tedeschi andranno più piano: «Inutile viaggiare a 300 all'ora, costa troppo» - Il Sole 24 ORE


Berlino frena i treni ad alta velocità. In un'intervista al periodico «Wirtschaftswoche» il presidente delle ferrovie tedesche, Rudiger Grube, ha annunciato che la prossima generazione degli Ice - equivalenti ai TGV francesi e agli Etr 500 italiani - non viaggerà più a 300 chilometri all'ora, ma "solo" a 250. «Per la Germania la velocità di 250 chilometri all'ora è più che sufficiente - ha spiegato Grube -, tanto più che le tratte dove gli Ice possono raggiungere i 300 all'ora sono solo due: Colonia-Francoforte e Norimberga-Ingolstadt».
Costruirne di nuove costerebbe troppo. Il rallentamento da 300 a 250 della velocità massima comporta una serie di vantaggi: minor costo di produzione e di manutenzione dei treni, e minor costo di manutenzione delle linee. Grube ha inoltre ricordato che la minore velocità riduce i ritardi dovuti alle perturbazioni del traffico, e rende più facile il rispetto delle coincidenze.
Meno velocità in cambio di maggiore affidabilità, insomma. La strategia annunciata da Grube rappresenta un dietrofront rispetto a quella del suo predecessore, Hartmut Medhorn; secondo Grube, inoltre, è stata oggetto di accese discussioni all'interno della società, soprattutto con i vertici della divisione che gestisce il traffico a lunga percorrenza.
La Deutsche Bahn ha assegnato l'anno scorso alla Siemens una commessa da 6 miliardi di euro per 220 nuovi treni Ice, che dovrebbero entrare in servizio entro il 2020 in sostituzione di quelli di prima e seconda generazione e anche degli attuali convogli Intercity; la loro velocità - è già stato annunciato - sarà di 230 o 250 chilometri l'ora a seconda del tipo. Secondo «Wirtschaftswoche» anche la francese Sncf avrebbe per ora deciso di rinunciare al previsto aumento della velocità massima dei Tgv dagli attuali 300-320 kmh a 350.


Nel nostro Paese Trenitalia ha appena assegnato a Bombardier e Ansaldo Breda la commessa per i nuovi treni ad alta velocità. In quell'occasione l'amministratore delegato Mauro Moretti ha annunciato che i supertreni italiani sfrecceranno a 360 all'ora.
Ma quanto si perde davvero ad andare un po' più piano? Nel caso del nostro Paese, per esempio, le due tratte più lunghe che i treni possono percorrere a 300 all'ora sono quelle da Tavazzano (tra Milano e Lodi) a Modena (circa 150 chilometri) e tra Roma e Napoli (poco meno di 200). Su 150 chilometri di percorso la perdita di tempo rallentando da 300 a 250 all'ora è di sei minuti, che può essere compensata in parte da una maggiore accelerazione. Tenuto conto che da Bologna a Firenze la differenza è irrisoria e che da Firenze a Roma la linea è comunque limitata a 250 all'ora, la perdita di tempo da Milano a Roma sarebbe dunque compresa tra i 5 e i 10 minuti.
Clicca per Condividere
 
E adesso chi glie lo dice a Monti e a Passera? La Francia ha deciso di rinunciare alla costruzione di alcune linee ferroviarie ad alta velocità già in progetto; fra quelle con le maggiori possibilità di essere cancellate il quotidiano Le Figaro inserisce la Torino-Lione, la famosa Tav che dovrebbe passare dalla Val di Susa e che secondo il governo italiano è “un’opera strategica, importante e prioritaria”.
La Francia è mossa da ragioni di budget, di risparmio, di rapporto costi-benefici. Le stesse invocate a più riprese in Italia da voci autorevoli: centinaia di docenti universitari e ricercatori.
Le Figaro ha pubblicato una cartina delle linee ferroviarie francesi ad alta velocità candiate al ripensamento che avverrà Oltralpe. Eco la situazione.

In nero le linee già esistenti, in rosso quelle già in costruzione o la cui costruzione è confermata, in giallo quelle in progetto che, a questo punto, stanno come d’autunno sugli alberi le foglie. E per alcune, in primo luogo la Torino-Lione, il vento tira particolarmente forte.
Le Fgaro scrive che, in base a quanto ha lasciato capire il ministro del Bilancio Jérôme Cahuzac, saranno cassate le linee che costano care, che non riducono significativamente i tempi di percorrenza, che prevedibilmente saranno poco utilizzate.
Il ministro non ha detto quante linee saranno cancellate fra le molte in programma. Una commissione parlamentare dovrà classificarle in base alla priorità entro la fine dell’anno.
Tuttavia il quotidiano francese deduce dalle parole di Cahuzac che due linee dovrebbero quasi certamente salvarsi (la Bordeaux-Tolosa e quella per unire l’aeroporto di Roissy alla gare de l’Est di Parigi) mentre altre due sono in cima all’elenco delle prevedibili sforbiciate.
Al primo posto fra le candidate alla cancellazione Le Figaro mette la Nizza-Marsiglia e al secondo posto la Torino-Lione, dato che il suo costo per la parte francese, 12 miliardi di euro, è considerato troppo elevato (la parte italiana è ancor più cara, aggiungo io) e il traffico merci sulla tratta è sceso nel 2011 a 4 milioni di tonnellate, contro gli 11 milioni di tonnellate di vent’anni fa.
Resta il problema di dirlo a Monti e a Passera. Forse bisognerebbe portarsi dietro i sali…
Su Le Figaro la Francia rinuncerà alla costruzione di alcune linee ferroviarie ad alta velocità
Sul sito del Tg1 una dichiarazione del 26 aprile scorso del ministro Passera la Tav Torino-Lione è prioritaria, importante e strategica
La foto piccola è di Flickr
Grazie a Maurizio per la segnalazione
 
questa TAV andra' ad aggiungersi nelle opere inutili italiane ingrassa mafia e politici

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=qTdHpwWco7c]NoTav, scontri nella notte in Val Susa (22/07/2012) - YouTube[/ame]
 
In Spagna si profila una sommossa di popolo e questi ancora a pensare all'alta velocità.
Dovrebbero cominciare a pensare solo all'alta velocità delle loro gambe quando dovranno scappare a furor di popolo.
Qui si rischiano guerre sociali e frazionamento globale e questi non hanno ancora capito un ca.zzo.:(
 
Treno di scorie in Val di Susa
Sventati i blocchi dei No Tav


Gli attivisti tentano di bloccare il convoglio ma le forze dell'ordine impediscono l'occupazione dei binari. Duecento manifestanti identificati.

24 luglio 2012


A - A


Notte agitata in Valle di Susa in occasione del passaggio di un treno carico di scorie nucleari diretto verso la Francia. Una cinquantina di No Tav si sono raccolti in presidio a Bussoleno (Torino) e, prevedendo che volessero occupare i binari per impedire il transito del convoglio, un folto schieramento di polizia e carabinieri ha raggiunto la cittadina.

Altri 120 attivisti No Tav che volevano unirsi ai compagni hanno preso a Chiomonte un treno regionale proveniente dall'Alta Valle che, una volta a Bussoleno, si è fermato, ma non hanno ripreso la marcia. Fonti delle forze dell'ordine riferiscono che i No Tav, alla vista della polizia, «sono rimasti deliberatamente a bordo».

È cominciata una discussione durante la quale, dal movimento, è stata lanciata la richiesta di fare intervenire gli avvocati del Legal Team No Tav. Di fronte al campeggio No Tav di Chiomonte, intanto, la polizia ha messo in atto una serie di manovre che a lungo hanno fatto temere agli attivisti che si stesse preparando uno sgombero: dal cantiere sono usciti una cinquantina di agenti in tenuta antisommossa accompagnati da una ruspa e da un mezzo dotato di idrante.

Dai siti No Tav sono rimbalzati i segnali di allarme e, su twitter, il consigliere regionale Davide Bono, del Movimento 5 Stelle, ha postato questo messaggio: «Mi raccomando sangue freddo». Uomini e blindati sono però rientrati nel cantiere dopo mezz'ora, e le forze dell'ordine, ora, riferiscono che si è trattato solo di una reazione al tentativo di un gruppo di attivisti di avvicinarsi al cantiere lungo la diga sul fiume. A Borgone una ventina di No Tav si sono portati verso i binari della linea ferroviaria ma sono stati intercettati, inseguiti, bloccati e identificati dalla polizia.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto